ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùIntervista a Cristina Balbo

«Cresce chi investe su transizione green, innovazione, welfare e capitale umano»

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di Barbara Ganz

3' di lettura

«I distretti del Triveneto, per mantenere un buon posizionamento e rafforzare la competitività sui mercati esteri, devono continuare ad investire in progetti sostenibili, certificazioni ambientali, brevetti e autoproduzione di energia rinnovabile». Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo, commenta così i risultati dell’ultimo Rapporto annuale dell’economia e finanza dei distretti industriali curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo: nella ripresa post pandemica - è il dato che emerge - i distretti del Triveneto si sono aperti a mercati sempre più lontani. Nel 2022 le merci del Veneto hanno percorso mediamente più strada (in media 3.260 km) sia rispetto all’Italia (3.200 km), che al Trentino-Alto Adige (2.700) e al Friuli Venezia Giulia (2.780), anche se è proprio quest’ultima regione che ha segnato l’aumento più significativo della distanza media percorsa dalle esportazioni tra il 2022 e il 2018 (rispettivamente FVG +16%, TAA +7% e Veneto +6%).

Cristina Balbo. Direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo

Qual è la strada per il futuro?

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Le aziende che si stanno muovendo nella giusta direzione hanno incrementato il fatturato e la marginalità. La banca le sostiene con i 410 miliardi destinati a sostenere progetti e investimenti in linea con gli obiettivi del Pnrr, di cui 76 miliardi dedicati all’autonomia energetica delle imprese italiane e allo sviluppo di Comunità Energetiche Rinnovabili.

In un tessuto produttivo fatto prevalentemente di Pmi qual è il ruolo delle filiere?

Si tratta di uno dei principali fattori di resilienza nelle fasi di crisi e ora può diventare un propulsore della diffusione della tecnologia, della digitalizzazione, dei percorsi di trasformazione verso la sostenibilità. La propensione a investire negli ultimi anni è stata direttamente correlata con le dimensioni aziendali, ma per cogliere le nuove sfide è cruciale che vi sia una ripresa degli investimenti anche tra le imprese minori, trainate dai capo-filiera con cui spesso hanno partnership strategiche. Intesa Sanpaolo investe da tempo sulle filiere con un programma ampio di misure che mirano ad agevolare le piccole imprese nell’accesso al credito, grazie alla forza e alla solidità dei cosiddetti champion . Nel Triveneto la nostra banca sostiene circa 180 filiere, 2.350 fornitori, con un giro d’affari complessivo di oltre 20 miliardi di euro.

Centrale per la competitività per le imprese del territorio è il tema del capitale umano.

È un tema che riguarda sia la governance sia le maestranze. Nei livelli apicali delle aziende esiste un tema di ricambio e/o affiancamento generazionale da affrontare: in Veneto solamente nel 19% dei board delle aziende distrettuali è presente un componente con meno di 40 anni di età, mentre nel 12% delle aziende tutti i componenti del board hanno più di 65 anni di età. In prospettiva andrà poi affrontato il turnover generazionale della forza lavoro: le aziende non solo incontrano difficoltà di reperimento di manodopera specializzata in grado di applicare competenze “artigianali” all’interno di processi produttivi più tecnologici ed automatizzati, ma devono anche attirare e trattenere nuove risorse qualificate, attingendo dal bacino di giovani che si diplomano e si laureano nel sistema educativo locale.

Come si diventa imprese
attrattive?

Osservo una sensibilità e una consapevolezza sempre più forte nelle imprese del nostro territorio sulla centralità del capitale umano per lo sviluppo futuro. È sempre più chiaro che il benessere delle persone si traduce in maggior produttività e redditività per l’azienda. Sono infatti molte le aziende con cui abbiamo avviato programmi di welfare che offrono protezione e tutela per i dipendenti e le loro famiglie, in un momento in cui la sensibilità verso il tema salute è sempre più forte.

Il welfare aziendale ha un legame con i risultati aziendali?

Sì: l’adozione di misure di welfare che offrono agevolazioni di tipo economico e maggiore flessibilità lavorativa rende più attrattive le aziende, agevolando la conciliazione tra vita privata e professionale, con evidenti benefici per l’impresa. A livello distrettuale le aziende venete che hanno adottato misure di welfare hanno rafforzato i livelli di produttività per addetto
negli ultimi tre anni.

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