ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùI temi della tappa americana del Festival di Trento

Cresce la domanda di innovazione e R&S made in Italy negli Usa

Fitto programma di incontri per stendere ponti tra imprese e università dei due Paesi

di Laura La Posta

L'ambasciatrice d'Italia a Washington, Mariangela Zappia

3' di lettura

«Gli Stati Uniti apprezzano sempre di più il made in Italy, ben oltre le consuete 3F (food, fashion, furniture) già celebrate e mostrano grande interesse per le nostre eccellenze nei settori più innovativi, quelli dell’economia del domani. Inoltre nel contesto geopolitico attuale, che rende più che mai necessario rafforzare i rapporti tra “amici fidati”, come emerso anche nell’incontro tra il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani con il Segretario di Stato Anthony J. Blinken, il 4 novembre scorso in Germania, il potenziale di crescita della nostra già straordinaria partnership economica con gli Usa è enorme. Le imprese italiane possono essere certe che gli Stati Uniti costituiscono quindi un interlocutore primario ed entusiasta e un mercato ancora largamente inesplorato, dove il made in Italy può trovare opportunità di export e di partnership locali di eccezionale valore».

Ha lanciato un messaggio di grande ottimismo l’ambasciatrice d’Italia a Washington, Mariangela Zappia, nella sua ultima trasferta a Milano: una due giorni dedicata alle relazioni tra imprese e università italiane e americane, che è partita con il Transatlantic award gala dinner dell’American Chamber of Commerce in Italy (AmCham) ed è proseguita con un incontro al Politecnico.

Loading...

Del resto, l’ottimismo è più che giustificato dai dati sull’interscambio tra i due Paesi, che fotografano record continui delle esportazioni italiane di beni negli Usa, portandone il valore ben oltre i livelli pre-Covid. E la crescita continua. Secondo il Dipartimento del commercio americano, nei primi nove mesi le vendite di beni italiani negli Usa sono cresciute del 12,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo i 56,56 miliardi di euro. E l’Istat ha fotografato un forte aumento dell’export italiano negli Usa anche a ottobre, con un rotondo +34% sullo stesso mese 2021.

«Gli scambi tra i nostri due Paesi, uniti in un’alleanza atlantica che l’invasione russa dell’Ucraina ha contribuito a rafforzare, sono da record – conferma al Sole 24 Ore l’ambasciatrice Zappia – e ciò testimonia che dopo il Covid il nostro sistema era pronto a ripartire. La vitalità e la capacità di innovazione continua delle imprese, dei centri di ricerca, delle università e delle istituzioni culturali italiane sono sempre più riconosciute in America. Di grande valore, poi, l’eccellenza italiana in settori reputati strategici come la Difesa, l’energia, il biomedicale, il digitale, l’economia dello Spazio. Il Sistema Paese sta facendo la sua parte per accompagnare all’estero le imprese, attuando la visione globale della Farnesina, che attribuisce alla rete di ambasciate e consolati una funzione di coordinamento e sprone di tutti gli attori in campo: dall’Agenzia Ice agli Istituti italiani di cultura all’estero».

LA CORSA DEL MADE IN ITALY IN AMERICA
Loading...

I risultati di questo gioco di squadra e la forza del partenariato a tutto campo tra Italia e Stati Uniti sono evidenti. Eppure, anche sul “maturo” mercato nordamericano, le imprese italiane hanno ancora molti margini di crescita.

«Gli Stati Uniti sono un Paese dalle potenzialità immense, che riconosce il valore dell’innovazione e sa finanziarla e sostenerla con velocità ed efficacia - racconta l’ambasciatrice -. C’è margine di espansione ben oltre i classici approdi dell’export e degli investimenti di New York e San Francisco: in tanti Stati Usa esiste un mercato ancora da esplorare, dove i prodotti, le innovazioni, i servizi italiani potrebbero essere più presenti e le imprese e le università cogliere i vantaggi di partnership e anche investimenti locali».

Persino nella Silicon valley (culla del digitale da 50 anni), le tecnologie tricolori - in particolare nel biomedicale, nel comparto farmaceutico e in quello delle scienze della vita, nell’aerospazio, nelle energie da fonti rinnovabili - potrebbero trovare un nuovo Eldorado, grazie alla combinazione virtuosa tra venture capital e trasferimento tecnologico. Non a caso, una tappa degli eventi internazionali del Festival dell’economia di Trento, organizzati dal Gruppo 24 Ore e da Trentino Marketing per le istituzioni locali, si è svolta il 25 febbraio a San Francisco, nel nuovo hub Innovit.

«È nelle collaborazioni tra istituzioni, imprese, mondo culturale e accademico la chiave di una ripresa economica resiliente e sostenibile: il Maeci indica la rotta e la rete di ambasciate e consolati la segue coinvolgendo tutti i protagonisti del Sistema Italia», ha concluso l’ambasciatrice Zappia menzionando, in questo contesto, il recente lancio del Transatlantic investment committee quale catalizzatore di investimenti tra le due sponde dell’Atlantico nei settori emergenti.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti