Cresce l’economia d’impatto, investimenti a quota 5 miliardi
Dal 22 al 24 novembre Ogr Torino ospiterà il raduno annuale organizzato da Evpa, l'associazione più importante nel mondo dell'Impact Investing. L'ad Lapucci: la sfida è l'ibridazione del mondo profit
di Filomena Greco
2' di lettura
Una tre giorni di lavori, tra sessioni plenarie e tavoli tematici, con esperti e player legati al mondo della finanza e dell’economia d’impatto. L’appuntamento è alle Ogr di Torino dal 22 al 24 novembre, qui EVPA, la principale organizzazione europea attiva nel comparto, organizza la sua Impact week e qui si riuniranno circa un migliaio di Impact player tra associazioni, enti e fondi che stanno lavorando allo sviluppo di progetti e modelli economici sostenibili, guidati dall’Agenda europea 2030 e dai principi dell’ESG. «In questo momento – racconta Massimo Lapucci amministratore delegato di Ogr Torino e segretario generale di Fondazione Crt – c’è molta attenzione e molte iniziative sui temi legati all’impatto e il nostro territorio è attivo. Il fenomeno della Venture Philanthropy è cresciuto, si è ampliato e interessa economia e finanza, tanto che si parla ormai Impact Investing».
I numeri
Il mercato europeo degli investimenti “mainstream” è stimato da EVPA in oltre 17mila miliardi di euro, rispetto ai quali gli investimenti sostenibili ispirati dai principi ESG arrivano a 3mila miliardi, circa il 17%. Questa la stima contenuta nell’Accelerating Impact, studio realizzato da EVPA con il sostegno di Ue e Fondazione Crt. Per l’Europa, il mercato degli investimenti a impatto diretto, in organizzazioni che sostengono sfide sociali e ambientali, ammonta a 80 miliardi di euro mentre le attività di impact investment gestite in Europa sono cresciute del 26% dal 2020 al 2021. Con la pandemia e la crisi climatica in fase conclamata, c’è da aspettarsi una ulteriore crescita. Il mercato italiano degli investimenti a impatto rappresenta circa il 6% di quello europeo ed è stimabile tra i 3,6 e i 4,7 miliardi. I principali investitori sono le istituzioni finanziarie tradizionali e le banche etiche, che investono in specifici veicoli, seguite da investitori individuali, fondi pubblici e investitori istituzionali.
L’evento
«Il Summit di novembre è il più importante nell’impact investing in Europa – racconta Lapucci – e Fondazione Crt e Compagnia di San Paolo stanno lavorando all’organizzazione dell’evento. Festeggeremo i vent’anni dell’associazione e faremo conoscere agli investitori internazionali le iniziative del territorio». Le Ogr dunque – unica realtà italiana definita come best practice dalla Rockefeller Philanthropy Advisors – si confermano come un polo capace di attirare player e persone e accelerare l’innovazione, grazie soprattutto ai 14 programmi di accelerazione attivi, dalla mobilità ai Big Data passando per l’Aerospazio. «Il focus, quando si parla di impatto, deve essere centrato tanto sul tema ambientale che sociale – dice Lapucci – senza dimenticare il capitolo Governance».
La sfida per il comparto è duplice, sintetizza Lapucci. Da un lato affinare gli strumenti di misurazione dell’impatto sociale di policy, business e progetti, accanto all’ambiente, dall’altro attirare il mondo profit. «Il tema è proprio l’ibridazione tra enti no profit, fondi, istituzioni finanziarie, incubatori e acceleratori» aggiunge. E cita il progetto Impact deal nel quale sono le società profit a mettere a disposizione i propri dati affinché le start up possano realizzare paradigmi di innovazione in versione Data e Impact driven.
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