Cresce la spesa Ict delle imprese e il mercato vola a 39 miliardi
Un quarto delle aziende aumenterà i budget destinati alla tecnologia mentre una su dieci utilizza soluzioni basate su intelligenza artificiale e realtà aumentata
di Gianni Rusconi
2' di lettura
Il mercato dell’Information and communications technologies (Ict) in Italia raggiungerà a fine 2023 quasi 39 miliardi di euro e un quarto delle imprese aumenterà i budget di spesa rispetto allo scorso anno. Lo dice un recente rapporto elaborato da Assintel sulla base di dati raccolti da Idc e di un’indagine condotta da Istituto Ixè su un campione di mille imprese. Indicazioni importanti, che confermano una tendenza ben delineata, secondo la quale le aziende della penisola non stanno tirando il freno agli investimenti nel digitale nonostante il perdurante stato di incertezza politica ed economica. Il 90% delle imprese, infatti, fa uso di tecnologie e percepisce questo asset come imprescindibile per competere sul mercato, migliorare le performance e costruire un’organizzazione più resiliente. Non è certo un caso, del resto, che le aziende del settore It e del software pesino per l’11% nella classifica a valore delle top 500 Leader della crescita 2024 Sole 24 Ore-Statista.
Alla presenza di progetti di digitalizzazione anche complessi, per esempio nei processi di produzione nelle aziende manifatturiere, fa eco per contro un nucleo di imprese ancora totalmente refrattario all’adozione di questi strumenti: parliamo di un gruppo circoscritto (l’8,5% del totale, circa 130mila imprese) e composto prevalentemente da realtà di piccole e piccolissime dimensioni. Il quadro che descrive la penetrazione delle tecnologie più evolute ci dice inoltre che la familiarità con queste soluzioni è una prerogativa di una porzione relativamente ridotta di imprese. Più nello specifico, realtà virtuale/aumentata, robotica e intelligenza artificiale sono oggi diffuse in quasi un decimo delle imprese, mentre blockchain e Nft sono prese in considerazione solo da piccolissime avanguardie (il 3% del campione). Decisamente più avanti è invece l’adozione dell’Internet of things (interessa il 14% delle aziende), e quindi sensori, software e sistemi integrati che permettono di connettere fra loro più dispositivi e di raccogliere dati direttamente sul campo. Fra le aree maggiormente interessate da progetti di innovazione spiccano la comunicazione e il marketing, tema prioritario per il 31% delle imprese esaminate, e a seguire la gestione dei clienti (per il 22%) e la riduzione dell’impatto ambientale (per il 16%). In linea generale, due sono gli ostacoli più importanti da superare sulla strada della digitalizzazione: l’assenza di risorse finanziarie, segnalata nel 31% dei casi, e la mancanza di cultura innovativa e di competenze specializzate, che riguarda nel complesso oltre la metà (il 54%) delle imprese italiane.
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