liberalizzazione mercato elettrico

Crippa: «Allo studio un sistema di sanzioni per i venditori di energia scorretti»

di Celestina Dominelli e Carmine Fotina

Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Davide Crippa

4' di lettura

Con un occhio alla completa liberalizzazione del mercato elettrico, che dovrebbe andare a traguardo nel 2020, salvo ulteriori proroghe, annuncia un meccanismo di ammonizione-espulsione per i venditori che incorrono più volte in sanzioni dell’Antitrust. E sul percorso verso il deposito unico per le scorie nucleari , il sottosegretario allo Sviluppo economico, Davide Crippa, non esclude, in questa intervista con il Sole24Ore, un «piano B» che passa attraverso accordi con paesi dell'Est Europa per l’invio dei rifiuti.

Quando era all’opposizione, il suo movimento è stato molto critico sulla fine del mercato tutelato che ora, arrivati al governo, avete posticipato al 2020...
«Ho sempre detto che si rischiava di giocare una partita con regole non chiare a svantaggio anche dei piccoli operatori. L’elenco fornitori serve a fare chiarezza: chi sono, quali caratteristiche hanno. Perché non ci siano pessime operazioni di socializzazione delle perdite. I ricorsi hanno fermato le garanzie fideiussorie che l'Autorità aveva richiesto alle società di vendita, ma ora pensiamo di intervenire sul tema con una norma. Sull’elenco fornitori potrebbero poi esserci novità per chi incappa più di una volta in sanzioni Antitrust. Penso a un sistema a cartellini: dopo qualche giallo potrebbe arrivare il rosso dell'espulsione».

Loading...

Si è molto parlato nei mesi scorsi dello stallo sulla Cnapi, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Quando sarà pubblicata?
«Stiamo facendo un’ulteriore valutazione dei profili di sismicità di alcune aree. La pubblicazione comunque non dipende solo dai ministeri ma è un tema che investe anche le Regioni e che richiede a monte un'attività di informazione sui territori per scongiurare ogni timore».

Si parla anche di trasferimento delle scorie nei paesi dell'Est come Slovacchia e Russia. È un’opzione sul tavolo?
«Questa possibilità è prevista dalle direttive Ue. È chiaro che bisogna valutare tempi e costi di qualsiasi soluzione, ma io vorrei avere un'opzione B se dovessimo avere difficoltà nell'individuazione del sito. Ci sono impianti in costruzione all’estero e, se compartecipiamo nella fase iniziale, potremmo avere dei vantaggi di prezzo».

Nel programma M5S ci sono grandi ambizioni sulla mobilità elettrica. Ma c'è oggettivamente un tema di costi ancora troppo elevati per le auto. State pensando a qualche forma di incentivo?
«Ci sono emendamenti alla manovra con diverse opzioni (incentivi o bonus/malus). Personalmente preferisco il secondo meccanismo che sostanzialmente si autofinanzia, vedremo se si riesce a trovare la quadra sulle risorse anche con il Tesoro».

Passiamo a un altro dossier, quello del capacity market: il governo ha deciso di prendere una pausa di riflessione rispetto alla soluzione ventilata dall'Europa. Come intendete procedere?
«È una situazione che abbiamo ereditato e che avremmo voluto rivedere, ma non c'è tempo perché il tema è caldo e deve essere sciolto. Ad ogni modo, per noi non è accettabile l’assetto proposto dal trilogo che tiene dentro il carbone e che risulta incompatibile con l'obiettivo del phase out delle centrali che dovremmo raggiungere a fine 2024».

Veniamo al fronte rinnovabili, gli ambientalisti sono delusi per la decisione di fissare al 30% l’asticella al 2030 sotto il 32% indicato invece dall'Europa...
«In realtà, il 30% è la trasposizione del target Ue in Italia sulla base dell'algoritmo di calcolo che è imperniato su diversi fattori. Bisogna essere realisti e tenere conto delle condizioni da cui partiamo e da alcune problematiche che ci stanno a cuore, come quella dell’occupazione del suolo pubblico nella costruzione degli impianti. Ad ogni modo, il meccanismo prevede la possibilità di rivedere i target per andare al rialzo».

Nel parere dell’Authority sul decreto Fer, si suggerisce di adottare un approccio nella localizzazione che tenga conto, tra l’altro, della disponibilità delle tecnologie e dell’allocazione efficiente delle risorse. Qual è la sua opinione al riguardo?
«Penso sia un auspicio di buonsenso anche perché è chiaro che bisognerà fare in modo di non annullare i benefici legati alla produzione di energia rinnovabile.Il rischio è quello di creare scompensi sulla rete che andrebbero a scaricarsi sugli oneri di dispacciamento e che genererebbero ulteriori costi infrastrutturali per Terna con riverberi sulla bolletta».

Uno dei temi caldi del momento è la riforma dei Ppa con molti addetti ai lavori che lamentano soprattutto l’assenza di particolari garanzie per chi punta su tale strumento. Pensate a dei correttivi?
«C’è sicuramente un ostacolo normativo da superare rispetto alla possibilità di avere due fornitori sullo stesso Pod (punto di prelievo), stiamo valutando se si può intervenire. Quanto al tema del rischio, andrebbe affrontato soprattutto riguardo al possibile fallimento dell'acquirente-fornitore che mette in discussione l’intero business plan del produttore. La risposta potrebbe essere una soluzione tra privati oppure un percorso di gestione pubblica della produzione che preveda a monte una “qualificazione” degli operatori».

Quale soggetto potrebbe gestire la piattaforma?
«È prematuro parlarne, ma potrebbe essere, per esempio, il Gse (Gestore dei servizi energetici) con le sue società satelliti».

Ci sono state diverse proteste di settori esclusi dal decreto sulle fonti enegertiche rinnovabili (Fer), a cominciare dalla geotermia. Come replica?
«Entro la fine del mese contiamo di mettere a punto una bozza del nuovo decreto Fer 2 in cui ci saranno sicuramente geotermia, biomasse e biogas, ma mi piacerebbe estendere il documento anche alle maree e, in particolare, alle turbine sui fondali dello stretto di golfo. E qui si aprirebbe un tema di riconversione industriale dell’eolico offshore e galleggiante con Saipem che potrebbe avere un ruolo importante».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti