Criptovalute: nel 2021 transazioni illegali per 14 miliardi di dollari, è record
Valore quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente, anche se la quota rispetto al mercato complessivo, in forte espansione, si riduce
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Le transazioni di criptovaluta legate all’attività criminale hanno raggiunto un nuovo record nel 2021 e sono quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente anche se la loro quota si sta riducendo in un mercato in forte espansione. Secondo uno studio della società di analisi Chainalysis, nel 2021 infatti è passato attraverso conti legati ad attività illegali l’equivalente di 14 miliardi di dollari, una cifra quasi doppia rispetto ai 7,8 miliardi nel 2020. Secondo lo studio, le transazioni illegali rappresentano tuttavia solo lo 0,15% dell’utilizzo totale delle criptovalute che lo scorso anno hanno movimentato transazioni per 15,8 trilioni.
Nel dettaglio le truffe da sole sono hanno movimentato transazioni per 7,8 miliardi, in particolare con operazioni come quella che ha riguardato lo “squidcoin”, il cui valore è stato pompato lo scorso novembre dai suoi creatori dopo il successo della serie televisiva fino a un massimo di 2,85 dollari, attraendo nuovi acquirenti prima di determinare poi il crollo totale del prezzo. Lo studio rileva tuttavia come le autorità di controllo stiano aumentando sempre di più il livello di attenzione a un mercato fino ad ora ampiamente non regolamentato.
Nel frattempo, nella giornata del 6 gennaio sono continuate le vendite sul Bitcoin, dopo lo scivolone della sera e della notte precedente che ha riportato la critovaluta al livello del flash crash del dicembre scorso. A fine mattinata del 6 gennaio, ora italiana, la principale criptovaluta per valore di mercato è scambiata in calo dell’8,5% a 42.882 dollari.
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