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Crisi del gas, inverno senza contratto per migliaia di piccole aziende. È fuga verso il metano di Stato

Dal 1° ottobre, con l’avvio dell’anno termico, migliaia di Pmi sono senza contratto di fornitura

di Jacopo Giliberto

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2' di lettura

Affacciarsi alla soglia dell’autunno senza un contratto di fornitura del gas. Succede a centinaia, a migliaia di aziende: aziende che usano il metano per le loro produzioni — due casi fra decine, l’industria della carta e quella della ceramica — ma anche le aziende del gas. Le utility che acquistano il metano all’ingrosso dai grandi importatori e lo ridistribuiscono ai clienti. Alla pari di molti consumatori industriali, anche molte di queste aziende del gas sono strette da forniture rischiatutto.

La data nodale è il 1° ottobre, San Remigio, patrono dei bambini di prima elementare ma non dei consumatori di metano. Il 1° ottobre, per convenzione è il giorno d’inizio dell’anno termico che finirà il 30 settembre, cioè la fornitura energetica annuale: con i primi freddi si riempiono di gasolio i serbatoi delle caldaie, si rinnovano le clausole per il gas, si avviano i contratti elettrici.

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Il 1° ottobre tantissime aziende si sono affacciate alla stagione fredda senza la certezza di avere l’energia. Diversi grandi fornitori energetici dal nome che traspira nobiltà aziendale hanno limitato i contratti ai pochissimi clienti più affezionati, ai soli stabilimenti di taglia maggiore, ai rari consumatori industriali con le più solide garanzie di pagamento. E gli altri, spiacenti ma non abbiamo disponibilità di metano da vendervi.

Poca flessibilità

Fa notare Massimo Nicolazzi, tra i più attenti osservatori del mercato del gas, che molte imprese di consumo ma anche molte piccole aziende del gas non sanno se riusciranno a pagare il metano acquistato e soprattutto a pagare le garanzie di copertura.

«Inoltre molti contratti hanno perso la flessibilità di un tempo. Insomma — aggiunge Nicolazzi — il nostro retailer deve contrattare già adesso, per tutto l’anno a venire, i volumi che gli necessiteranno giorno per giorno; i venditori più generosi gli consentono uno scostamento nell’ordine del 3%. E se l’azienda sbaglia per difetto o per eccesso, dovrà vedersela da solo sul mercato del bilanciamento».

Approvvigionamenti sicuri

Aggiunge Simone Demarchi, amministratore delegato dell’Axpo Italia: «Ben pochi rivenditori godono il nostro privilegio di avere un canale di approvvigionamento diretto di metano con l’Azerbaigian attraverso il Tap». In questo modo l’Axpo — a differenza di altri grossisti del metano — ha la garanzia di poter rifornire con gas proprio una parte dei suoi clienti.

Un cenno di Demarchi alle politiche nazionali di tutela dei consumatori: «È urgente un intervento coordinato dell’Europa».

Caparre esose

Caldissimo anche il tema delle garanzie e delle caparre da versare nelle compravendite di gas. Gli intermediari comprano in gas con un pagamento immediato, i consumatori saldano, nei casi migliori, a 70 giorni. Molte aziende che operano nel mercato del metano hanno la difficoltà di saldare le coperture e le fideiussioni chieste dal mercato, e non a caso potrebbe intervenire una copertura allo studio della Sace.

La fuga verso il Fui

Molti consumatori industriali arrivati al 1° ottobre senza contratto scivoleranno nel fornitore di ultima istanza, cioè nella garanzia del servizio universale garantito dallo Stato. La gara per assegnare questo incarico è stata vinta, secondo le zone del Paese, da Enel e da Hera. Le tariffe e le modalità di pagamento sono decise dall’autorità dell’energia e per qualche consumatore industriale esposto a un’altissima domanda energetica la fuga verso uno Stato-paga-Pantalone potrebbe rivelarsi un salvagente industriale.

Riproduzione riservata ©
  • Jacopo Gilibertogiornalista

    Lingue parlate: italiano, inglese

    Argomenti: ambiente, energia, fonti rinnovabili, ecologia, energia eolica, storia, chimica, trasporti, inquinamento, cambiamenti climatici, imballaggi, riciclo, scienza, medicina, risparmio energetico, industria farmaceutica, alimentazione, sostenibilità, petrolio, venezia, gas

    Premi: premio enea energia e ambiente 1998, premio federchimica 1991 sezione quotidiani, premio assovetro 1993 sezione quotidiani, premio bolsena ambiente 1994, premio federchimica 1995 sezione quotidiani,

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