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Crisi in Medioriente, dai Cinque stelle ad Amnesty, ecco chi scende in piazza oggi

Iniziative a Roma, Milano, Palermo, Trapani, La Spezia e Pesaro

Il 27 ottobre le piazze d'Italia per la pace

2' di lettura

In piazza per chiedere che in Medio Oriente torni la pace. Così come per il conflitto in Ucraina ora il fronte pacifista si muove per chiedere che si receda dalla violenza e da conflitto. Oggi, venerdì 27 ottobre Amnesty International insieme all’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi), ha organizzato iniziative in diverse città italiane con il sostegno di più di 50 realtà del terzo settore. Le associazioni hanno lanciato un appello congiunto al governo, affinché la premier Giorgia Meloni «si pronunci e si impegni perché le parti, Israele e la Palestina, accettino la cessazione delle ostilità».

Da Trapani a Roma, ecco i principali appuntamenti

L’appuntamento principale è a Roma, in piazza dell’Esquilino alle 18:30, ma altre iniziative sono programmate per lo stesso giorno a Milano (piazza Castello ore 19:00), Palermo (piazza Ruggero Settimo alle 18:00), Trapani (piazza Saturno ore 17:00), La Spezia (piazza Verdi ore 18:00) e Pesaro (piazza Lazzarini ore 18:30).

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Il sostegno dei Cinque Stelle alla manifestazione romana

Quella di Roma sarà una veglia silenziosa e senza bandiere che ha già raccolto il sostegno pubblico del Movimento 5 stelle ma Silvia Stilli, presidente di Aoi, ritiene «probabile l’adesione anche del Pd e dei Verdi». «Denunciamo i crimini di guerra e diciamo basta alle violenze e agli attacchi indiscriminati nei confronti della popolazione civile - ha detto Tina Marinari, responsabile ufficio campagne di Amnesty International Italia - vogliamo essere vicini alle vittime e dimostrare rispetto per la vita umana come non abbiamo visto fare da nessuna delle parti coinvolte».

La richiesta: subito un cessate il fuoco

Dal tavolo della conferenza è arrivato l’appello anche di Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina: «Dobbiamo chiedere perdono come comunità internazionale per quello che sta succedendo a Gaza. Chiediamo il cessate il fuoco subito, ma basta tregue che hanno portato solo altra distruzione e morte». Presente al tavolo di confronto anche l’associazione Rete Pace e Disarmo, che ha sottoscritto il documento promosso da Amnesty e Aoi “per rimettere al centro della discussione l’importanza del diritto internazionale e la necessità di alzare la voce per difendere la dignità e i diritti umani di tutte le persone coinvolte nel conflitto”. La data del 27 ottobre non è casuale: Papa Francesco infatti l’aveva già scelta per una giornata di “digiuno, preghiera, penitenza per la pace nel mondo” alla quale ha invitato anche i credenti di altre confessioni cristiane e gli appartenenti ad altre religioni. Sempre venerdì alle 18 in San Pietro ci sarà una preghiera per invocare la pace nel mondo.

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