Crociere, l’Italia ha il vento in poppa: primo Paese per destinazione e ricadute
I dati: 13 milioni di passeggeri nel 2023, alle spalle la crisi pandemica. I primi quattro: Civitavecchia, Napoli, Genova e Palermo. Capoluogo ligure in flessione
di Domenico Palmiotti
I punti chiave
3' di lettura
L’Italia delle crociere ha il vento in poppa. Lo dicono, nell’Italian Cruise Day, undicesima edizione svoltasi il 27 ottobre a Taranto, compagnie del calibro di Msc e Costa Crociere, ma lo evidenziano anche i numeri presentati nel report aggiornato di Risposte Turismo. «La stagione 2023 è straordinaria per due ragioni - dice Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo -. La prima: segna il definitivo archivio delle stagioni 2020, 2021 e 2022 un po’ tribolate e torniamo a registrare il record storico della croceristica in Italia sfiorando i 13 milioni di passeggeri. Tanti porti sono cresciuti in doppia cifra. La seconda: sulla scorta del 2023, si aprirà un 2024 che porterà ad una crescita di un ulteriore 2%. Una crescita moderata, contenuta, che però significa consolidamento. Andiamo da 13 a 13,2 milioni, con alcuni porti che crescono e altri che restano stabili e qualcuno che scende rispetto al 2023».
Primato Civitavecchia
In dettaglio, nel 2023, Palermo, con un milione di passeggeri per la prima volta, diventa quarto porto, mentre Civitavecchia resta primo, cresce ancora, e da quasi 3 supera i 3,1. Genova, invece, che è terza, scende un po’ assestandosi intorno a 1,350-1,4, mentre al secondo posto c’é Napoli, che dovrebbe superare 1,650. Civitavecchia, nel 2024 raffrontato sul 2023, cresce del 4 per cento come passeggeri e del 5,7 come toccate nave, Napoli, rispettivamente, del 3,9 e del 2,7, Palermo del 7,5 e del 2,7, mentre Genova arretra, in base alle previsioni, dell’8 per cento come passeggeri e dell’11,2 per cento come toccate nave.
Bene i tre porti della Puglia che registreranno nel 2024 un aumento dei passeggeri pari al 6,1 a Bari, al 27,6 a Brindisi e all’1,4 a Taranto, porto, quest’ultimo, da pochi anni nelle crociere e che ha già all’attivo buone performance prima con Msc e ora con Costa Crociere. Ci sono poi 18 porti che superano i 100mila passeggeri.
Dalla filiera di settore 125mila posti in Italia
«Con 13 milioni di passeggeri nel 2023 - sostiene Marie Caroline Laurent, direttrice per l’Europa di Clia, l’associazione internazionale delle compagnie crocieristiche - stiamo raggiungendo e superando i livelli pre pandemia. Le prospettive sono ottime specialmente per l’Italia, che è il primo Paese di destinazione e anche quello dove c’è la maggiore ricaduta economica delle crociere, con 15 miliardi sui 60 generati in Europa. Più del doppio della Germania (6,6 miliardi) e quattro volte la Francia (3,7 miliardi)».
«Quella della crocieristica è una catena del valore assai lunga che arriva a generare, tra diretti e indiretti, 500 mila posti di lavoro in Europa e 125mila in Italia - sottolinea Laurent -. Tuttavia non possiamo dare questi risultati per scontati ma bisogna lavorare per conservare questo trend e per mantenere il ruolo di leadership dell’Italia. Le compagnie hanno investito e continueranno a farlo, ma c’è bisogno del supporto di tutti, Governo, porti, terminal, destinazioni e partner. Bisogna lavorare sull’elettrificazione delle banchine, sullo sviluppo di nuovi carburanti, sulle infrastrutture portuali, sui flussi turistici».
La soddisfazione di Msc e Costa Crociere
«Il 2023 è un anno record, siamo un’eccellenza, abbiamo fatto ripartire il turismo nell’agosto 2020, ma questo dobbiamo raccontarlo all’esterno», dice Leonardo Massa, managing director Italia per Msc Cruises, che evidenzia come la compagnia negli ultimi 12 mesi abbia varato quattro navi con circa 8mila camere complessive e un investimento di poco superiore ai 4 miliardi.
E Roberto Alberti, chief commercial officer di Costa Crociere, aggiunge: «Un anno fa avrei acceso un cero se avessi potuto celebrare questi risultati straordinari. Da gennaio 2023 c’è stata una crescita costante della domanda che si è consolidata nel tempo con un’estate molto positiva. Le performance di Costa hanno guidato quelle ottime del gruppo Carnival».
Investimenti per 1,6 miliardi in tre anni
Ci sono 1,6 miliardi di investimenti nella crocieristica, divisi tra varie opere, nel triennio 2024-2026 mentre in quello precedente (2021-2023) era meno mezzo miliardo, dice di Cesare, che chiede a politica, Governo e attori coinvolti di «prendere consapevolezza». Raccomanda Rodolfo Giampieri, presidente Assoporti: «Serve semplificazione, è importante, ma non per bypassare i controlli ma per evitarne diversi, in tempi diversi sugli stessi temi e con interpretazioni diverse. Serve poi una normativa corretta semplice e non interpretabile, così velocizzeremo gli iter autorizzativi del pubblico».
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