Crociere, tornano a crescere i passeggeri
Nel 2022 previsti 38 milioni di crocieristi in Europa, che saliranno a 48, 6 milioni nel 2023
di Raoul de Forcade
I punti chiave
4' di lettura
Arrivano segnali positivi dal mondo delle crociere che, dopo la crisi determinata dalla pandemia, torna a macinare alti numeri di passeggeri in Europa, anche se il traguardo di recuperare la quantità di clienti del 2019, anno precedente al Covid, potrà essere raggiunto nel 2023 in Italia ma difficilmente prima del 2024 in area Euromed.
Si profila, inoltre, all’orizzonte, un rallentamento generale degli ordini di nuove navi da crociera, rispetto al boom degli anni scorsi. Per quanto riguarda i passeggeri, i numeri provengono dal report commissionato a Risposte Turismo da Clia, la Cruise lines international association, che ha tenuto il proprio European summit a Genova. Un meeting durante il quale ha avuto grande risalto il tema della sostenibilità.
Nel 2023 previsti 48,6 milioni di crocieristi
Il traffico di crocieristi atteso in Europa nel 2022 ammonta a 38 milioni di passeggeri, che segnano un +299% rispetto al 2021 ma ancora -27% sul 2019. Nel 2023, invece, il numero di passeggeri dovrebbe crescere ancora a 48,6 milioni.
Cifra che, afferma Francesco di Cesare, alla guida di Risposte Turismo, «rappresenterà ancora un -10% circa rispetto al 2019. Se le condizioni di difficoltà presenti in Europa (anche a causa della guerra in Ucraina, ndr) dovessero cambiare nei prossimi mesi, non mi stupirei di vedere, già nel 2023, un dato uguale o superiore al 2019 (53,3 milioni, ndr). Se questo non dovesse accadere, però, sarà il 2024 l’anno in cui si raggiungeranno i numeri di passeggeri prepandemia. In Italia, invece, «le condizioni potrebbero esserci nel 2023, dove stimiamo un possibile movimento passeggeri di 12,7 milioni, superiore al 2019 (12,3 milioni, ndr)».
In consegna 78 navi
Da parte sua, Pierfrancesco Vago, global chairman di Clia (nonché presidente esecutivo di Msc Crociere), ha ricordato che la flotta crocieristica sta crescendo velocemente. «Attendiamo la consegna di ben 78 navi tra il 2022 e il 2027. Il 93% di queste verrà costruito in Europa, grazie a un investimento complessivo, da parte delle compagnie, pari a 47 miliardi di euro, che avrà una ricaduta economica superiore a 200 miliardi sull’economia continentale”.
Vago ha però anche spiegato, a margine del summit, di ritenere che, nel prossimo futuro, «non si continuerà a commissionare navi in maniera massiva. Nel momento del boom siamo arrivati a ordinare tre unità l’anno. Ora sicuramente ci sarà un riaggiustamento. Stiamo parlando di un mercato, quello delle crociere, che ha bruciato cassa in maniera importante nell’ultimo triennio, con interessi che crescono e un debito che si dovrà ripagare. Penso che questo rallenterà un po’ la logica e torneremo a un mercato meno drogato. In Borsa lo chiameremmo Bear, un po’ in difesa».
Nuove unità a Gnl
Ma questo trend, ha proseguito Vago, farà sì che le compagnie si concentrino anche sulle nuove tecnologie di sostenibilità. Nei prossimi sei anni, in effetti, saranno varate ben 24 navi da crociera alimentate a Gnl (gas naturale liquefatto).
«Msc, ad esempio - ha detto Vago - sta entrando nel settore del lusso, lanciando il marchio Explora. Abbiamo ordinato a Fincantieri le prime due navi, che avranno motori diesel. Ma per le due successive, il 30 maggio scorso ho bloccato gli ordini, dicendo a Fincantieri: fermatevi e fatele diventare a Gnl. Sembra semplice ma per un’industria come Fincantieri, che ne ha già iniziato la realizzazione, non lo è».
«Stiamo poi parlando - ha aggiunto Vago - di una spesa in più, per noi, di 115 milioni circa a nave (che ne costa già 500 senza Gnl, ndr). E non lo si fa per un ritorno immediato, perché certo non si può far pagare il triplo al passeggero per aver dotato la nave di motori a gas. Lo facciamo perché l’azienda vuole investire per andare verso il l’obiettivo net zero nel 2050».
Motori a idrogeno e fuel cell
Per la quinta e la sesta nave di Explora, previste in ordine, afferma Vago «vogliamo spingerci ancora più in là, puntando su motori a idrogeno e fuel cell. Di questo stiamo parlando, al momento, con Fincantieri».
Vago ha poi sottolineato, parlando in qualità di chairman di Clia, «che l’industria crocieristica condivide una visione comune con i governi europei. È la visione per una Blue economy pienamente sostenibile». Ma, ha aggiunto, «è necessario che le autorità definiscano una strategia chiara e uniforme per la decarbonizzazione dello shipping: occorrono sia infrastrutture adeguate e pienamente accessibili, sia incentivi finalizzati allo sviluppo di carburanti green».
Poche banchine elttrificate
Un esempio su tutti: «Molte nostre navi - ha chiosato Vago - sono predisposte, ormai da anni, per l’utilizzo dell'elettricità in banchina, una soluzione in grado di ridurre in maniera significativa le emissioni durante le soste nei porti. Nel giro di cinque anni, almeno due terzi delle navi da crociera in servizio sarà in grado collegarsi alle banchine per alimentare elettricamente il proprio funzionamento».
Oggi, tuttavia, ha concluso, «appena lo 0,6% delle banchine in Europa è attrezzato per offrire tale servizio. E questo contrasta con l’obiettivo europeo di garantire l'elettricità in banchina a tutti i porti Ten-T entro il 2030».
Costa crea un dipartimento per la decarboizzazione
Che la sostenibilità si l’obiettivo di tutte le grandi compagnie lo dimostra il fatto che il gruppo Costa Crociere abbia annunciato, in occasione del summit Clia, la creazione di un dipartimento dedicato alla decarbonizzazione all’interno della sua unità Carnival Maritime di Amburgo.
Il nuovo dipartimento, che riunisce le competenze scientifiche e tecniche del gruppo sotto un’unica entità, sarà responsabile dello sviluppo e dell’attuazione della strategia per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione delle flotte Costa e Aida entro il 2050.
Silversea punta sul dual fuel
Sempre in tema di protezione dell’ambiente, Roberto Martinoli, presidente e ceo di Silversea Cruises (gruppo Royal Caribbean) ha sottolineato che «tecnologia e attenzione al pianeta sono alla base delle nuove riflessioni del settore crocieristico e Silversea si sta muovendo proprio in questo senso, in particolare con Silver Nova, nave da crociera (la cui consegna è prevista nel 2023, ndr) caratterizzata da un modello di propulsione multi-ibrido dual fuel con fuel cell»
La neutralità in termini di emissioni entro il 2050, ha detto Martinoli, «è sicuramente un obiettivo di valore per il settore e risultano determinanti gli investimenti, in questo senso, in una più ampia prospettiva, che deve coinvolgere anche le istituzioni e le comunità locali».
- Argomenti
- Fincantieri
- nave
- Italia
- Genova
- Ucraina
loading...