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Crolla L’Occitane a Hong Kong, il socio di controllo rinuncia all'Opa

Il titolo ha chiuso la giornata in calo di oltre il 17% e torna sui minimi di luglio, dopo essere arrivato a perdere quasi il 30% nel corso della seduta

di Giuliana Licini

(Afp)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Martedì nero per L’Occitane alla Borsa di Hong Kong dopo che l’azionista di controllo ha deciso di abbandonare il progetto di un’offerta per salire al 100% della società. Il titolo del marchio francese di cosmesi, riammesso alle contrattazioni dopo la sospensione di lunedì 4 settembre, ha chiuso la seduta con una flessione del 17,3% a 23 dollari di Hong Kong, ai minimi da luglio, dopo essere arrivato a perdere quasi il 30% nel corso della giornata. La capitalizzazione di Borsa è scesa a 34 miliardi di dollari Hk, pari a circa 4 miliardi di euro.

Con un comunicato, diffuso nella serata di lunedì 4 settembre, L’Occitane ha reso noto che «il cda è stato informato il 3 settembre dall’azionista di controllo che ha deciso di non procedere con la possibile transazione» di cui era stata data notizia l’11 agosto. In quella data il presidente esecutivo Reinold Geiger, detentore del 72,7% del capitale de l’Occitane, aveva informato la società che stava valutando «un’offerta volontaria in base al codice delle acquisizioni» sui titoli non ancora in suo possesso. Le voci di una possibile Opa con successivo delisting in realtà circolavano già da tempo ed erano state riprese da Bloomberg a luglio. Da allora il titolo era salito di circa il 40%, prima della sospensione di lunedì «in attesa di un comunicato».

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Secondo i rumour dei mesi scorsi l’offerta sarebbe potuta avvenire a 35 dollari per azione, ma l’ipotesi era stata smentita seccamente. L’intenzione – era stato comunicato ad agosto dalla stessa società – era di una proposta ad «almeno 26 dollari», ma con l'avvertimento che non era stata ricevuta alcuna offerta definitiva, né vi era certezza che l’offerta venisse presentata. Geiger, 76 anni, di nazionalità austriaca, è presidente esecutivo della società dal 2000. L'Occitane, fondata nel 1976, ha raccolto più di 700 milioni di dollari (648 milioni di euro) quando si e' quotata a Hong Kong nel 2010, sulla spinta dell'ottimismo innescato dalla forte espansione del mercato cinese. Il portafoglio del gruppo comprende 8 marchi, tra cui L'Occitane en Provence, Melvita, la linea coreana di prodotti per la cura della pelle Erborian ed Elemis, un marchio britannico di prodotti per la cura della pelle. Nell'esercizio 2023 il gruppo ha realizzato un fatturato di 2,13 miliardi di euro, con un utile operativo di 239 milioni, segnando una crescita del 13,4% a valute costanti. E' presente in 90 Paesi, con 3.000 punti vendita al dettaglio e oltre 1.300 negozi di proprietà e un totale di oltre 8.500 dipendenti.

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