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Crolla Nexi, pesa la debacle di Wordline a Parigi dopo il taglio delle stime

La società francese in poche ore perde oltre la metà del proprio valore: annunciato anche un piano di taglio costi di 200 milioni

di Chiara Di Michele

A logo stands outside the Nexi SpA headquarters in Milan, Italy, on Monday, April 15, 2019. The initial public offering of payment-service company Nexi raised 2.01 billion euros ($2.3 billion), making it the biggest listing in Europe so far this year and the third major IPO of a payment-processing institution in the region in less than a year. Photographer: Alessia Pierdomenico/Bloomberg via Getty Images

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - I movimenti nel settore dei pagamenti digitali e la debacle della concorrente francese Wordline affossano Nexi che fa un tonfo in Borsa scivolando in fondo al Ftse Mib (toccando anche -13%) dopo non essere riuscita ad aprire per eccesso di volatilità.
Alla Borsa di Parigi il ribasso di Worldine è ancora più pesante (con il titolo arrivato a -57%) dopo che la società ha tagliato la guidance 2023 a causa del «deterioramento della congiuntura mondiale», in particolare in Germania. Il gruppo francese, inoltre, ha annunciato un piano di riduzione dei costi da 200 milioni: nel terzo trimestre 2023 ha registrato un giro d'affari in rialzo del 2% e del 4,8% a perimetro e cambi costanti, a 1,18 miliardi di euro; si aspetta ora una crescita organica dei ricavi tra il 6% e il 7%, contro la precedente previsione di un rialzo tra l'8% e il 10%. Il gruppo ha anche abbassato i target sui margini e di cassa. Il programma di taglio dei costi dovrebbe partire a inizio 2023 per raggiungere i 200 milioni di euro entro il 2025 e, come indicato in una nota, potrebbe anche essere portato a 250 milioni. Equita ha reagito ai conti di Worldline togliendo il titolo dai propri "top picks" e ha sottolineato come il fatturato del terzo trimestre sia del 2% sotto le stime e che il management ha ridotto in modo significativo le aspettative di mol sul 2023-24 (rispettivamente -13%/-17%); il broker si è riservato di rivedere in modo puntuale stime e target price nelle prossime ore dopo la call del management.
In ogni caso, gli analisti evidenziano il fermento generale nel settore dei pagamenti digitali: oltre all'interesse dei fondi per Nexi, c'è anche l'accordo di Bcc Pay e Pay Holding, le due società partecipate dal fondo FSI, per l'acquisto delle attività di merchant acquiring di Banca di Asti. Secondo gli analisti di Equita la notizia è «marginalmente negativa per Nexi, che era fornitore di Banca di Asti,anche se l’impatto quantitativo è trascurabile viste le dimensioni relative». Per Intermonte, «nelle prossime settimane, almeno fino al momento in cui arriveranno indicazioni più chiare dai fondi CVC e Blackstone sul dossier Nexi, ci aspettiamo il titolo ancora sotto pressione con preoccupazioni crescenti riguardo crescenti pressioni competitive e rallentamento macroeconomico che potrebbe impattare i trend di crescita previsti dal management»

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