Crollano i tassi all'asta BTp. Per la prima volta cedola zero sui titoli triennali
Il momento per il Tesoro è particolarmente propizio considerando il recente rally dei BTp i cui rendimenti nell’ultimo mese sono scesi dall’1 al 0,66 per cento
di Andrea Franceschi
1' di lettura
Si riduce ancora il costo di rifinanziamento del debito pubblico. All’indomani di una seduta che ha visto i rendimenti a 10 e 30 anni toccare nuovi minimi storici il Tesoro ha messo a segno un collocamento di nuovi titoli a 3, 7 e 30 anni il cui costo è stato il più basso mai registrato finora.
Cedola azzerata
Per la prima volta la cedola dei BTp triennali offerti in asta è stata azzerata e il Tesoro ne ha collocati per un controvalore di 3,75 a fronte di una domanda che ha superato i 5,24 miliardi di euro. Molto solida anche la domanda per i BTp a 7 anni (3,95 miliardi a fronte di 2,25 miliardi collocati). Anche in questo caso il costo di rifinanziamento si è fortemente ridotto passando dallo 0,75% allo 0,34 per cento. Minimi storici anche per il rendimento dei nuovi BTp a 30 anni collocati per un controvalore di 1,5 miliardi ad un rendimento medio dell’1,48 per cento.
Il momento per il Tesoro è particolarmente propizio considerando il recente rally dei BTp i cui rendimenti nell’ultimo mese sono scesi dall’1 al 0,66 per cento sulla scadenza decennale con lo spread sui Bund tedeschi ritornato ai livelli pre-Covid. Il peggioramento delle prospettive di crescita dell’economia correlato alla seconda ondata di contagi ha paradossalmente favorito il rally dei BTp e dei titoli degli altri Paesi periferici perché ha alimentato la speculazione su una nuova tornata di stimoli monetari da parte della Banca centrale europea.
loading...