Cronotachigrafi, sanzioni uguali tra imprese locali ed estere
di M.Cap.
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C’è anche la volontà degli Stati di proteggere i propri cittadini, dietro la difficoltà di applicare le sanzioni stradali a livello europeo. Una dimostrazione viene dalla sentenza (nella causa C-600/18) con cui il 26 settembre la Corte Ue ha bocciato una norma ungherese secondo cui le piccole e medie imprese locali possono essere punite solo con un ammonimento quando vengono colte per la prima volta a commettere infrazioni in materia di cronotachigrafi dei mezzi pesanti (previste dal regolamento europeo 165/2014). Per la stessa infrazione commessa da imprese non residenti, invece, l’Ungheria prevede normali sanzioni pecuniarie.
La sentenza ricorda che - in base all’articolo 41, paragrafo 1 del regolamento - le sanzioni devono essere «effettive, dissuasive e non discriminatorie». Perciò ogni Stato membro deve assicurarsi che il regime sanzionatorio istituito nel proprio territorio, «si applichi senza distinzioni basate sul luogo in cui è stabilita l’impresa di trasporto su strada» cui le sanzioni vanno applicate. Di qui l’illegittimità della norma nazionale che per le imprese locali non recidive prevede solo un ammonimento.
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