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Confermato ai vertici della Fondazione Crt per altri 4 anni Giovanni Quaglia. Il nuovo Comitato di indirizzo della fondazione torinese si è insediato e lo ha confermato alla guida dell'ente. Il neo presidente è poi intervenuto, rispondendo alle domande dei giornalisti, sulla sua possibile candidatura alla presidenza dell'Acri, l'Associazione delle Casse di risparmio e delle fondazioni di origine bancaria. «Non sbarrerò la strada a nessuno», ha risposto Quaglia. Il riferimento è a Francesco Profumo, presidente designato, anche se non ancora formalmente, dal presidente uscente Giuseppe Guzzetti. La corsa di Profumo potrebbe essere ostacolata da una eventuale non conferma alla guida della Compagnia di San Paolo di cui si parla nelle ultime settimane.
La prossima riunione dell'Acri è in calendario il 21 maggio prossimo. «Non c'è nessuna competizione in corso al momento - dice Quaglia - questa inizierà a partire dal 10 maggio quando le fondazioni aderenti all'Acri daranno indicazioni per il nuovo cda». Quaglia ha parlato di un passaggio delicato dopo vent'anni di presidenza di Guzzetti. «Ho una convinzione, quando si deve scegliere il vertice di una istutuzione o di una aggregazione - ha sottolineato - è importante capire qual è la squadra proposta, e soprattutto deve esserci una proposta condivisa, coesa, autorevole e con una chiara strategia”.
Nessun cambiamento in vista, poi, in relazione alle partecipazioni di Fondazione Crt in UniCredit e Bpm. «In questi anni - sottolinea Quaglia insieme al segretario generale Massimo Lapucci - abbiamo differenziato i nostri asset piu di chiunque altro. Gestiamo il nostro patrimonio in maniera dinamica ma con criteri di prudenza ed equilibrio».
Il nuovo Comitato di indirizzo della Fondazione Crt si è insediato contestualmente alla nomina del presidente ed è stato indicato una settimana fa in occasione dell'approvazione del bilancio. Un bilancio che vanta 92 milioni di euro di avanzo d'esercizio (+7,6% rispetto al 2018), un patrimonio netto superiore a 2,2 miliardi e una posizione finanziaria netta salita a 254 milioni di euro (contro i 232 milioni del 2017). Il nuovo Cdi è costituito da 18 e non più 24 componenti e resterà in carica per i prossimi 5 anni.
Tra le novità, il nome di Ciro Cattuto, in rappresentanza della European Foundation Centre mentre i tre membri cooptati sono Caterina Bima, Davide Canavesio e Marco Giovannini. Una squadra, come sottolineato dal segretario generale Massimo Lapucci «che ben rappresenta le molte sfaccettature del territorio e rispecchia anche le evoluzioni nella mission della Fondazione Crt, sempre più orientata a coniugare un forte radicamento locale con una crescente apertura al mondo: simbolo di questo ruolo attivo in ambito internazionale è l'ingresso per la prima volta nel Cdi di un rappresentante del territorio designato da European Foundation Centre, il network globale della filantropia che raggruppa oltre 350 organizzazioni europee e statunitensi».
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