Cucinelli: «La mia Biblioteca universale a Solomeo, merito anche della Borsa»
Svelato il nuovo progetto della Fondazione Federica e Brunello Cucinelli nel borgo umbro dove l’imprenditore del cashmere ha rilevato una villa del ’700 in cui sarà allestita una biblioteca che conterrà fino a 500mila volumi classici
di Giulia Crivelli
I punti chiave
7' di lettura
Per raccontare il nuovo progetto della Fondazione Federica e Brunello Cucinelli, la Biblioteca universale di Solomeo, che sembra uscita da un racconto di Borges e avrebbe fatto gioire il suo amico ed editore italiano Franco Maria Ricci, partiamo da due spunti emersi durante la presentazione al Teatro Strehler a Milano. Il primo: «Stando a un’indagine del Washington Post, solo il 9% dei nativi digitali americani studiano sugli e-book, che infatti non hanno mai sfondato, come ben sa Jeff Bezos, proprietario del quotidiano e fondatore di Amazon, che continua a vendere centinaia di milioni di libri di carta». Secondo spunto: «Io amo i libri. Moltissimo». La prima frase l’ha detta Gianluca Vacchi, che non è un nativo digitale ma ha 41 milioni di follower su Tik Tok e Instagram, dove ammette di passare il tempo che non dedica alle sue attività imprenditoriali e, sì, alla lettura su carta. La seconda frase è di una delle due nipoti più grandi di Brunello Cucinelli: ha sette anni ed è perdutamente innamorata dei libri.
Il capitalismo umanistico di Cucinelli
La Biblioteca universale di Solomeo – a pochi chilometri da Perugia – nasce dalla passione di Cucinelli per la cultura e la trasmissione di ogni tipo di sapere, compresi quelli artigianali, e si inserisce nel percorso iniziato molti anni fa di sostenibilità ambientale e sociale, un percorso che l’imprenditore preferisce chiamare «capitalismo umanistico». Forse potremmo parlare di “finanza umanistica”: la Biblioteca è un investimento da diversi milioni. Sarà ospitata in un edificio del settecento, conterrà 400/500mila volumi e aprirà nel 2024. Ma è stata resa possibile dallo sbarco in Borsa, oltre che dalla visione di Cucinelli e – naturalmente – dagli ottimi risultati dell’azienda. Quotata dal 2012, ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con ricavi oltre i 500 milioni e, ancora più importante, ha già superato i livelli pre Covid, quelli del periodo gennaio-settembre 2019. «È stato Gianluca Vacchi ad aprirmi gli occhi sull’opportunità della quotazione» ha raccontato Cucinelli dal palco dello Strehler, dove c’erano, oltre a lui, solo un gigantesco busto dell’imperatore Adriano e Massimo De Vico (nella foto qui in alto con Cucinelli) architetto, amico, sodale da «tempo immemore» e co-autore dell’autobiografia uscita nel 2018.
La quotazione, il Parco delle bellezza e il Teatro
«Affrontare la Borsa significa darsi una ferrea disciplina finanziaria, oltre che di gestione, ma anche fare un passo indietro, aprendosi a risorse esterne – ha sottolineato Cucinelli –. Appena due anni dopo l’Ipo, proprio qui allo Strehler, nel novembre 2014, presentammo il progetto del Parco della bellezza, per trasformare i terreni (centinaia di ettari, ndr) intorno a Solomeo nell’oasi verde che erano prima della costruzione di capannoni industriali». Un sogno diventato realtà in soli quattro anni: il Parco e il Teatro al suo interno, che ha ospitato i più grandi registi europei, hanno “debuttato in società” nel 2018, in occasione dei 40 anni della nascita dell’azienda.
Anche nel 2014, dal palco dello Strehler e tre anni fa, dalla piazza di Solomeo, Cucinelli non volle dare cifre precise, come se più del costo del Parco, del Teatro e ora della Biblioteca, contasse il valore etico, per definizione non misurabile in denaro. Di etica e spiritualità ha voluto parlare Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia, invitato sul palco per «benedire» la Biblioteca universale: «Con Brunello scherziamo spesso e gli strappo molte promesse di sostegno a restauri di ogni tipo e lui le mantiene praticamente tutte. Non ha invece avuto bisogno di alcuna sollecitazione per aiutare, prima e dopo la pandemia, tutte le persone in difficoltà, a Solomeo e non solo. La sua idea di famiglia – ha concluso Bassetti – è di fatto priva di confini: comprende i parenti più stretti, i suoi dipendenti, le piccole aziende che lavorano per lui e, a guardar bene, la natura. Include il creato, posso dire da cardinale».
Cucinelli e l’emergenza sanitaria
La prima parte del 2020 non è stata facile neppure per le aziende dell’alta gamma, ma è proprio in quel periodo – come ha ricordato il prelato – che Cucinelli ha deciso di non lasciare a casa nessuno e, vista l’emergenza sanitaria, di sostenere la ricerca e poi il piano vaccinale. Tornando alla Biblioteca, a curarla nella fase iniziale sarà lo stesso Cucinelli, affiancato da esperti dei tre campi del sapere dai quali verranno scelti i testi, in italiano, ma anche inglese e lingue antiche. A patto che siano «classici» nel senso che Italo Calvino dava al termine, libri che non finiscono mai di dirci quello che hanno da dirci. O, per usare la citazione di Voltaire cara a Cucinelli: «Io sto coi vecchi libri, dai nuovi imparo molto poco».
L’intervento al G20 sul capitalismo umanistico
All’inaugurazione della biblioteca di Solomeo, nel 2024, è già annunciata la presenza di Mario Draghi, qualunque sarà in quel momento il suo ruolo. Ma tra il premier e Brunello Cucinelli ci sono già stati molti incontri, tra i quali uno in presenza alla fine dell’estate. Il “dialogo” tra Draghi e Cucinelli intanto prosegue: l’imprenditore è stato invitato dal premier a intervenire durante la giornata conclusiva del G20 che si è chiuso il 31 ottobre a Roma. Il Roma Convention Center (meglio nota come La Nuvola dell'Eur, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas) ha ospitato anche il “side event” che ha dato il via ai lavori della seconda giornata, dedicato alla “collaborazione tra pubblico e privato per la protezione dell'ambiente e la lotta al cambiamento climatico”. È stata la cornice ideale per Cucinelli, che ha parlato di “Umana sostenibilità e capitalismo umanistico”. Dopo i saluti del presidente Draghi, tra i relatori chiamati a esprimere le proprie idee ai grandi del mondo, anche il Principe Carlo d'Inghilterra, che ha poi presentato l’iniziativa della Fashion Taskforce da lui voluta e presieduta da Federico Marchetti. «Con grande commozione ho ricevuto l'invito e parlato dinanzi ai leader mondiali riuniti a Roma per il G20 – ha commentato Cucinelli –. Sono stati trattati grandi temi, come la lotta al cambiamento climatico, la pandemia e le misure a sostegno della ripresa globale. La mia testimonianza riguardava in particolare l'umana sostenibilità e il capitalismo umanistico, temi a me particolarmente cari, ai quali ho dedicato e dedico con passione il mio lavoro e la mia vita». Come dimostra il progetto della Biblioteca universale presentato quattro giorni prima a Milano.
Il testo dell’intervento al G20 di Brunello Cucinelli
Di seguito le parole che Brunello Cucinelli ha rivolto alla platea del G20:«Sono onorato di essere qui tra voi, autorevoli governanti della nostra meravigliosa terra. Provo con un po' di emozione ad esprimervi la mia idea di Umana sostenibilità e ciò che io intendo per Capitalismo umanistico. La prima parte della vita l'ho vissuta in campagna, eravamo contadini, non avevamo la luce elettrica, coltivavamo la terra con gli animali, raccoglievamo l'acqua piovana, avevamo un grande rispetto per la terra. Il filosofo e poeta greco Senofane diceva: «dalla terra tutto deriva», e noi vivevamo in armonia con il Creato. La prima balla di grano andava alla comunità per volere di mio nonno. Da lì ho appreso il grande tema della vita: l'equilibrio tra profitto e dono; quel periodo della mia vita è ancora oggi come un dono per il mio animo. Da ragazzo vidi gli occhi lucidi di mio padre umiliato e offeso sul lavoro, e ancora oggi non capisco perché si debba umiliare ed offendere, ma ispirato dal dolore che lessi in quegli occhi decisi che il sogno della mia vita sarebbe stato quello di vivere e lavorare per la dignità morale ed economica dell'essere umano. Volevo un'impresa che facesse sani profitti, ma lo facesse con etica, dignità e morale; siamo quotati in borsa, mi piaceva un'impresa che avesse una equilibrata e garbata crescita. Volevo che gli esseri umani lavorassero in luoghi leggermente più belli, guadagnassero qualche cosa in più come salario e si sentissero al lavoro come anime pensanti. Proviamo a non volgere le spalle alla povertà.Desideravo che una piccola parte dei profitti dell'azienda andasse ad abbellire l'umanità tutta e volevo che le persone lavorassero le giuste ore e fossero connesse il giusto tempo, così da armonizzare Tecnologia e Umanesimo e ritrovare un sano equilibrio tra mente, anima e corpo, perché anche l'anima ed il corpo hanno bisogno di nutrirsi ogni giorno. Cerchiamo di rispettare le leggi di ogni Stato, e grazie al mio stimato Presidente Draghi, la nostra Italia è tornata ad essere credibile. La nostra industria si trova a Solomeo, un piccolo borgo medioevale del XIV Secolo, vicino ad Assisi. Lavoriamo in vecchi opifici edificati nel passato secolo, alcuni restaurati ed abbelliti per renderli attuali, altri sono stati demoliti e la terra è tornata ad essere utilizzata per l'agricoltura, specialmente vigneti, oliveti, frutteti e grano, quindi, infine, possiamo dire di non aver consumato la nostra amata terra. Abbiamo restaurato il borgo ascoltando la parola sapiente dei nostri maestri e abbiamo edificato un Teatro che noi consideriamo come tempio laico dell'arte, poi un monumento alla Dignità dell'uomo ed un immenso parco definito “Progetto per la Bellezza”.E ora costruiremo una Biblioteca universale; per questa idea ci siamo ispirati al grande Tolomeo I di Alessandria e all'Imperatore Adriano quando dice: «i libri mi hanno indicato la via della vita; da grande, la vita mi ha fatto comprendere il contenuto dei libri. Chi costruirà biblioteche, avrà costruito granai pubblici per le future generazioni». Questa è la nostra idea di Umana sostenibilità e quello che noi chiamiamo Capitalismo umanistico. Nel salutarvi e ringraziarvi, spero che il cuore mi abbia suggerito le giuste parole per una richiesta rivolta, mi piace credere, in nome dell'umanità intera: «Oh miei stimati e potenti custodi pro-tempore del Creato, voi che siete i responsabili delle bellezze del mondo, vi preghiamo, indicateci la via della vita. Che il Creato ci protegga e ci illumini verso un nuovo Umanesimo universale».
Immensamente grazie, Brunello
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