Cunial, la no-vax ex M5S fermata a Pasquetta mentre andava verso il mare
Ai vigili avrebbe detto di trovarsi fuori per motivi di lavoro. Poi nuovo attacco contro le vaccinazioni: «Ho chiesto sia approfondito il legame tra il virus e i vaccini»
di Mariolina Sesto
2' di lettura
Le vaccinazioni? Un genocidio gratuito. La parlamentare ex M5S Sara Cunial non ha mai usato mezzi termini per argomentare le sue tesi No vax. E il giorno di Pasquetta, fermata vicino al mare di Ostia dai vigili di Roma impegnati a controllare l’osservanza delle norme restrittive anti-coronavirus, manda una nota in cui attacca ancora una volta gli scienziati promotori delle vaccinanzioni: «Ho chiesto sia approfondito - incalza - il legame tra il virus e i vaccini visto che già oggi esiste uno studio relativo alla stagione influenzale 2017-18 che ha dimostrato come la
vaccinazione anti-influenzale aumenti il rischio di essere infettati da coronavirus del 36% e che proprio nelle province di Brescia e Bergamo queste vaccinazioni sono state ampiamente somministrate nei mesi precedenti all’emergenza».
Il controllo e la sanzione
Sara Cunial, deputata attualmente iscritta al gruppo Misto, è stata
fermata dai vigili il giorno di Pasquetta mentre era in auto sulla via del Mare, nei pressi di Ostia e avrebbe detto di essere in zona per lavoro,
qualificandosi come parlamentare. Una spiegazione che non sarebbe stata ritenuta valida dagli agenti per giustificare lo spostamento nel giorno di Pasquetta. Cunial conferma di essere stata fermata ma non di essere stata sanzionata. «Mi trovavo a Roma e questo ho dichiarato quando sono stata fermata dalle autorità» che, è la sua versione, «si sono guardate bene dal multarmi ma che non hanno perso tempo a divulgare i miei dati sensibili alla stampa. Un fatto gravissimo - conclude - che non mancherò di denunciare a chi di dovere. La Verità non si può multare».
I trascorsi tempestosi con il M5S
Nata a Roma ma di origini venete, Cunial - di professione imprenditrice agricola - è stata un’attivista M5S un po’ sui generis. A inizio 2018 viene momentaneamente sospesa dal Movimento 5 Stelle in seguito ad un post pubblicato su Facebook dove paragona le vaccinazioni ad un «genocidio gratuito». Ma qualche mese dopo viene riammessa alle liste ed eletta alla Camera. Passa un anno e Cunial torna al centro delle polemiche per aver organizzato alla Camera dei Deputati una conferenza stampa sulla pericolosità dei vaccini senza aver prima informato il partito. Infine l’epilogo: Il 17 aprile 2019 viene avviata la procedura di espulsione da parte del M5S che accusa la Cunial di aver affermato, esprimendo la propria contrarietà ad un provvedimento sull'agricoltura, che il movimento favorisce le agromafie.
L’atto di accusa a Pasquetta
Dopo essere stata fermata vicino a Ostia il giorno di Pasquetta dai vigili di Roma, Cunial scrive in una nota quello che appare un atto d’accusa contro le politiche restrittive di contenimento del virus: «Dopo anni di politiche scellerate che hanno portato al collasso la sanità italiana, gli stessi
aguzzini della Cosa Pubblica si auto-investono salvatori di quella patria che hanno contribuito a distruggere. Così, con il pretesto dell’emergenza, danno il colpo di grazia alla vera economia di questo Paese, ai diritti dei cittadini e alla nostra già fragile democrazia».
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