CVA acquista Sistemi rinnovabili per 340 milioni di euro
Il gruppo valdostano punta sull’eolico e anticipa i target di crescita: arriverà ad avere 514 MW di capacità installata al 2024
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CVA (Compagnia Valdostana delle Acque) acquisisce Sistemi Rinnovabili. Il gruppo valdostano ha siglato recentemente un contratto preliminare per l'acquisizione dai fondi Pioneer Point Partners e DavidsonKempner European Partners del 100% di Sistemi Rinnovabili, società che detiene 42 MW di impianti fotovoltaici operativi, 194 MW di progetti autorizzati e 846 MW di progetti in corso d'opera, a cui si aggiunge un potenziale ulteriore sviluppo in arrivo per ulteriori 1.200 MW.
L'operazione permetterà al gruppo valdostano di consolidare ulteriormente la posizione di operatore italiano di primo piano per le rinnovabili: raggiungerà infatti al 2024 514 MW di capacità installata eolica e fotovoltaica, grazie ai 292 MW apportati da Sistemi Rinnovabili che saranno operativi per quella data.
Strategia di diversificazione
«L'acquisizione consentirà a CVA di giocare un ruolo da protagonista nella sfida della transizione energetica. La crescita nel fotovoltaico si affianca alla storica e radicata presenza del gruppo nell'idroelettrico e ne consolida ulteriormente il profilo di primario operatore rinnovabile italiano, in coerenza con la strategia di diversificazione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica», ha affermato il presidente di CVA Marco Cantamessa.
Investimento da 340 milioni
Il corrispettivo pagato per l'acquisizione di Sistemi Rinnovabili è pari a 340 milioni di euro. L'operazione, che genererà un contributo all'Ebitda stimato per il quinquennio 2022- 2026 pari a 492,3 milioni di euro, si inserisce nel percorso strategico delineato nel Piano Industriale 2026, che prevede circa 650 milioni di euro di investimenti, di cui oltre 410 milioni per nuovi impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, di cui 383,6 milioni entro il 2024.
Accelerazione sui target
«L'operazione riveste una particolare valenza industriale poiché consentirà a CVA di raggiungere in anticipo i target fissati dal piano strategico 2022-2026. Consentirà inoltre a CVA di valorizzare il proprio importante know-how tecnologico e la propria capacità di gestione degli impianti, consentendole di garantire un contributo rilevante alla costruzione di un mix energetico finalizzato al miglioramento dei prezzi per famiglie e imprese oltre che per una maggiore autonomia e sicurezza energetica. CVA potrà altresì conseguire obiettivi di diversificazione e di espansione nella generazione di energia green, con la prospettiva di un ulteriore sviluppo con la messa a terra di progetti autorizzati e in pipeline e la conseguente rilevante ricaduta sul tessuto socioeconomico valdostano», ha affermato l'amministratore delegato di CVA Giuseppe Argirò.
Tra i primi operatori per rinnovabili
«C’è stata un’accelerazione significativa. Siamo operatori al 100% pubblici, e al 100% rinnovabili. Primi in Italia con queste caratteristiche. Terzi o quarti per valore assoluto. Fino a oggi avevamo fatto piccole acquisizioni, piccoli impianti. Ora siamo riusciti a sbloccare le condizioni normative che vincolavano lo sviluppo con bond quotato: essere assimilati a una società quotata ci ha consentito di operare come azienda industriale anche se pubblica. E quindi abbiamo lavorato aggiudicandoci questo importante asset. Abbiamo portato avanti una grande scommessa sulla transizione, pur in un quadro complessivo non facile».
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