Calcio, così Cvc e Real Madrid vogliono creare la Superlega per squadre al top
Il gigante della finanza internazionale, già impegnato in molti settori sportivi, sta cercando di organizzare, d’accordo con il presidente del Real Madrid Florentino Perez, un campionato mondiale per squadre di club. Non del tutto sfavorevole la Fifa, decisamente contraria l’Uefa
di Carlo Festa
3' di lettura
Cvc, uno dei maggiori gruppi finanziari al mondo, già noto per i diffusi interessi sportivi che vanno dalla Formula 1 al MotoGp fino al rugby, punta a costituire una Superlega con l’appoggio di alcuni grandi club europei, tra i quali il Real Madrid. La notizia, riportata dal Financial Times e dal New York Times, ha fatto in breve tempo il giro del mondo e scatenato le reazioni contrariate di organismi come l’Uefa oltre che delle leghe nazionali.
Tutto avrebbe preso avvio dall’iniziativa del presidente dei blancos Florentino Perez, che avrebbe accelerato sull’idea di un campionato riservato alle sole big d’Europa. Ma questa volta, a differenza delle altre, avrebbe trovato l’appoggio finanziario di uno dei maggiori investitori al mondo nello sport: Cvc, gigante degli investimenti che di recente sta trattando l’acquisto di una quota nel rugby del Sei Nazioni.
Il fondo, già in contatto con la Fifa per acquistare i diritti commerciali del nuovo Mondiale per club, sarebbe stato contattato da Perez, che avrebbe spiegato il piano, che prevede due divisioni a 20 squadre, composte quasi esclusivamente da club dei cinque maggiori campionati d’Europa: Inghilterra, Spagna, Francia, Germania e Italia. Ad alcuni club è stato detto che potrebbero aspettarsi di raddoppiare i loro ricavi lasciando i rispettivi campionati nazionali. Ma i riflettori sono anche sulla Fifa che, stando alle indiscrezioni, parrebbe non essere totalmente contraria al progetto. Tanto che nei giorni scorsi, spiega il New York Times, Perez avrebbe spiegato al presidente della Fifa Gianni Infantino la sua visione: una competizione d’élite con i club più ricchi del mondo, liberi dalle loro leghe nazionali.
L’Uefa è contraria
L’appoggio della Fifa sarebbe fondamentale: nel 2018 lo stesso Infantino aveva già dichiarato che qualunque giocatore che avrebbe partecipato ad una competizione non approvata dalla Federcalcio mondiale sarebbe stato automaticamente escluso dalla nazionale. Tuttavia, il progetto resta complicato da realizzare: le leghe nazionali si sono già espresse contro la Superlega, come pure l’Uefa e l’Eca, l’associazione dei club europei.
Al riguardo c’è da dire che proprio l’Eca, presieduta da Andrea Agnelli, presidente della Juventus e anche membro Uefa, sta già lavorando a una riforma delle competizioni europee a partire dal 2024. Ma questo progetto è portato avanti in collaborazione e in sintonia con l’Uefa.
Il piano di Perez e del Real Madrid, in alleanza con Cvc, sarebbe invece alternativo e in competizione con il progetto dell’Eca. Le reazioni non si sono fatte attendere: «Ho letto di questo piano folle - spiega il presidente dell’Uefa Aleksander Čeferin -. Se dobbiamo credere a quanto riportato, tutto arriva da un singolo presidente di club (non proprietario). Sarebbe difficile pensare a uno schema più egoista di questo. Rovinerebbe il calcio in tutto il mondo; per i giocatori, per i tifosi e per chiunque abbia una connessione con questo sport - tutto a beneficio di un piccolo gruppo di persone. Per fortuna c’è ancora abbastanza buon senso in questo sport. In realtà è tutto così inverosimile che non posso nemmeno pensare che qualcuno l’abbia solo sognato».
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