Cybersecurity in nove tappe, investimento da 623 milioni
Il piano prevede 623 milioni di sussidi così articolati nel tempo: 170 milioni nel 2021, 190,4 nel 2022, 174 nel 2023, 88,6 nel 2024. L’investimento 1.5 appartiene alla Missione 1, Componente 1, Asse 1
di Giorgio Santilli
I punti chiave
2' di lettura
Fra qualche mese - se la congiuntura internazionale non imporrà prima una radicale modifica dell’impianto del Pnrr o un «piano B» di progetti - del Piano nazionale di ripresa e resilienza si stempereranno gli aspetti politici (legati all’attuazione delle riforme fondamentali per il Paese), mentre cominceranno a emergere in modo sempre più evidente gli aspetti pratici “verticali” di attuazione delle singole misure, dei singoli investimenti, delle singole riforme.
I progetti verticali
Questa “verticalizzazione” estrarrà dal grande scatolone di meraviglie del Pnrr un grande numero di progetti verticali in cui sarà rilevante il ruolo degli attuatori, enti gestori e imprese appaltatrici. Senza mai perdere di vista gli obiettivi e gli impatti che ogni singolo investimento produrrà sul sistema economico e sociale e sempre ricordando che dalla tabella di marcia di target e milestones, dal loro concreto raggiungimento, dipenderà il trasferimento dei fondi da Bruxelles.
Cominciamo giovedì 17 marzo, con l’Osservatorio del Sole 24 Ore, l’esercizio di prendere un investimento specifico e vedere qual è il percorso”verticale” in tappe che svolgerà da oggi al raggiungimento degli obiettivi finali. Via via nelle prossime settimane potremo farlo con tanti altri investimenti (e anche riforme). Oggi partiamo da un tema di grande attualità: la Cybersecurity. La tabella qui sotto racconta le nove tappe (concentrate in realtà nelle due sole date del dicembre 2022 e del dicembre 2024).
Per la Cybersecurity dal Pnrr 623 milioni di sussidi
Per leggere al meglio la tabella va ricordato che per la Cybersecurity il Pnrr prevede 623 milioni di sussidi così articolati nel tempo: 170 milioni nel 2021, 190,4 nel 2022, 174 nel 2023, 88,6 nel 2024. L’investimento 1.5 appartiene alla Missione 1, Componente 1, Asse 1. L’obiettivo è «rafforzare le difese dell’Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica, a partire dall’attuazione di un Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) tramite il rafforzamento delle capacità tecniche nazionali di difesa cyber in materia di valutazione e audit continuo del rischio». La misura prevede «lo sviluppo di un sistema integrato all’avanguardia fra le diverse entità del paese e lo collega a livello internazionale con partner e fornitori di tecnologia affidabili».
Le quattro aree
Gli investimenti sono organizzati su quattro aree: 1) rafforzamento dei presidi di front line per la gestione degli alert e degli eventi a rischio intercettati verso la Pa e le imprese di interesse nazionale; 2) costruzione o consolidamento delle capacità di valutazione e audit della sicurezza degli apparati elettronici e delle applicazioni utilizzate per l’erogazione di servizi critici da parte di soggetti che esercitano una funzione essenziale; 3) immissione di nuovo personale nelle aree di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria dedicate alla prevenzione e investigazione del crimine informatico; 4) irrobustimento di asset e unità cyber incaricate della protezione della sicurezza azionale e della risposta alle minacce cyber.
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