Da Basilea a Parigi passando per Sanremo: ecco le nuove gallerie
La geografia dell'arte premia la capitale francese, principale destinazione del mercato europeo, ma altri centri attraggono l'attenzione delgli operatori per cercare il contatto diretto con i collezionisti
di Silvia Anna Barrilà
I punti chiave
4' di lettura
Dopo un primo semestre a rilento per il mercato dell'arte, in cui si è sentita una frenata dopo l'euforia post-Covid, le gallerie d'arte si preparano alla seconda parte dell'anno. In Italia il primo evento importante sarà la terza edizione di Panorama a L'Aquila, mostra diffusa del consorzio Italics, affidata quest'anno per la prima volta alla curatela di Cristiana Perrella dopo le prime due edizioni firmate da Vincenzo De Bellis (7-10 settembre). Con più di 60 artisti presentati da 56 gallerie, sarà l'occasione per valorizzare l'offerta delle gallerie consorziate, ma anche il patrimonio artistico, architettonico e culturale della città abruzzese, lontana dai grandi centri dell'arte contemporanea, e per creare contatti con il territorio.
Alla ricerca dei collezionisti
C'è da dire che durante l'estate l'attività delle gallerie non si è del tutto fermata: le fiere-boutique tra luglio e agosto sono sempre più numerose, soprattutto, nei luoghi di villeggiatura esclusivi e frequentati dai ricchi collezionisti, da Capri a Ibiza. In questi ultimi giorni di vacanza sulla Costa Azzurra si svolge Art-O-Rama a Marsiglia (31 agosto-3 settembre), con più di 50 gallerie di ricerca e un'offerta improntata all'arte emergente, mentre a Copenaghen il focus si concentra sulla scena artistica nordica in occasione delle fiere Chart ed Enter (24-27 agosto). Ma c'è anche chi ha cercato di creare contatti più stabili e duraturi, come Ballon Rouge Gallery di Bruxelles, che ha aperto una sede temporanea a Sanremo tra il 1° luglio e il 19 agosto con una mostra di sette artisti e artiste, tra cui Iseult Perrault, Maryam Rastghalam e Laura Limbourg, dedicata all'esplorazione della relazione tra corpo e spirito, tra ciò che è interno e ciò che è esterno a noi (prezzi 4-9.000 €). “Sono venuta a Sanremo perché mio padre vive qui e mi si è presentata l'opportunità di usare un bellissimo spazio a due passi dal Casinò” ha spiegato la cofondatrice Hélène Dumenil, che per anni ha portato avanti uno spazio nomade, da Parigi a San Paolo, passando per Londra e New York, e crede in una concezione libera della galleria e del suo rapporto con gli artisti. “La risposta è stata molto positiva e spero di poter ripetere l'esperimento, abbiamo avuto molti visitatori e interesse da parte dei collezionisti privati locali. E anche la Francia non è lontana”.
La berlinese Contemporary Fine Arts, invece, una delle gallerie che ha definito la scena artistica della capitale tedesca tra la fine degli anni 90 e i primi anni 2000, ha annunciato l'apertura di una nuova sede a Basilea il 26 agosto, durante i Kunsttage Basel, una sorta di Gallery Weekend della città svizzera. “Basilea è interessante per noi per la posizione al centro dell'Europa, tra Svizzera, Francia, Germania” ha spiegato la cofondatrice della galleria Nicole Hackert. “È una città di grande fascino, così come lo è la nostra sede in un palazzo storico. Il contesto artistico è meno competitivo di Zurigo, ma c'è un'altissima densità di musei d'importanza mondiale ed un pubblico molto educato e sensibile all'arte”. La mostra d'inaugurazione è dedicata all'artista tedesca Ulrike Ottinger, di base nella non lontana Costanza. “Ottinger è nota principalmente come filmmaker sperimentale – così Hackert – ma negli anni 60 a Parigi ha realizzato un corpus di opere pittoriche e grafiche poco conosciuto e da rivalutare. Abbiamo già venduto opere ai musei tedeschi e ora puntiamo a farla conoscere in Svizzera”. I prezzi vanno da 4.900 a 400.000 €. “Dal punto di vista economico – continua Hackert – il vantaggio per i nostri collezionisti è che non devono pagare l'Iva tedesca, per cui i prezzi sono più vantaggiosi; per noi non ci sono vantaggi fiscali nell'immediato. Dopo che nei primi anni avremo ammortizzato l'investimento per aprire la sede, avremo dei vantaggi per la nostra società svizzera, ma non per quella tedesca con cui operiamo la nostra galleria di Berlino. Questa, comunque, non è stata per noi una motivazione.”
Autunno a Parigi
Ma l'autunno appartiene a Parigi. È lì, oramai, che si concentrano gli sforzi delle gallerie, che continuano ad aprire sedi nella capitale francese dove, secondo il Comité Professionnel des Galeries d’Art (CPGA), si concentra il 50% del mercato dell'arte europeo. “Negli ultimi anni le gallerie internazionali si sono riversate a Parigi” ha commentato Clément Delépine, direttore di Paris+ par Art Basel, la fiera del gruppo svizzero Mch che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre con anteprima il 18-19, “grazie a loro e alle gallerie locali, alle istituzioni e al dinamismo della comunità artistica, si è consolidato lo status di Parigi come centro leader per l’arte moderna e contemporanea”. Dopo Massimo De Carlo, Skarstedt, Mariane Ibrahim, Galleria Continua e Peter Kilchmann, inaugurano questo autunno altre tre gallerie: Moretti, Hauser & Wirth e Mendes Wood.
La galleria fiorentina specializzata in Old Masters, che solo un anno fa ha aperto a Londra, a settembre si stabilirà in una posizione più che prestigiosa, al numero 1 di Place du Louvre, e offrirà un capolavoro barocco riscoperto non ancora rivelato ma che avrà un prezzo milionario. Hauser & Wirth, invece, aprirà il 14 ottobre con una mostra di Henry Taylor, artista americano famoso per i suoi ritratti che immortalano la condizione umana (prima di diventare artista ha lavorato come tecnico psichiatrico in un ospedale, un'esperienza che si vede riflessa nell'empatia dei suoi dipinti). “Negli ultimi 20 anni ho assistito alla crescita di Parigi come epicentro dell'arte in Europa, soprattutto, dopo l'arrivo di Paris+ par Art Basel” ha dichiarato Séverine Waelchli, Senior Director di Hauser & Wirth Paris. “I nostri artisti sono entusiasti alla prospettiva di esporre qui. Abbiamo deciso di inaugurare con Henry Taylor perché la sua arte è spesso in dialogo con il canone storico-artistico e Parigi ospita importanti istituzioni. L'artista ha trascorso qui l'estate rivisitando i capolavori degli Impressionisti, dei Fauves e altri che lo hanno ispirato”.
Lo stesso giorno Mendes Wood aprirà a Place des Vosges con una mostra collettiva intitolata “I see no difference between a handshake and a poem”, curata da Fernanda Brenner sulla capacità dell'arte di connettere le persone tra tempi e luoghi diversi. Saranno i giorni in cui si svolgerà anche Frieze a Londra (11-15 ottobre), che cerca di mantenere il suo ruolo di fronte all'avanzata della concorrente francese. La gallerista Alison Jacques ci crede, tanto che il 6 ottobre aprirà una nuova grande sede al leggendario indirizzo di Cork Street con una mostra di Sheila Hicks.
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