Da Berlusconi a Calenda: 13 eurodeputati (su 73) in fuga da Bruxelles
In caso di elezione al Parlamento italiano per il divieto di doppio mandato dovranno dimettersi. Ecco chi li potrebbe sostituire
I punti chiave
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Sono tredici (su un totale di 73) gli eurodeputati candidati alle elezioni politiche del 25 settembre: l’esito delle urne è destinato a cambiare gli equilibri interni alla pattuglia italiana al Parlamento europeo visto il divieto del doppio mandato che porterebbe alle dimissioni anticipate di due anni (la legislatura si concluderà nel 2024) chi verrà eletto al Parlamento italiano.
Fratelli d’Italia: verso il ritorno di Fitto a Roma
Fratelli d’Italia potrebbe perdere il capodelegazione, dato che Raffaele Fitto: candidato nelle liste di Giorgia Meloni, stando alle indiscrezioni, potrebbe ambire ad un ministero in un eventuale governo a guida FdI. A subentrare a Fitto sarebbe Denis Nesci, commissario del suo partito a Reggio Calabria.
Forza Italia: l’addio di Tajani a Bruxelles dopo 28 anni
Cambi radicali in casa Forza Italia che schiera alle elezioni il leader Silvio Berlusconi (il parlamentare più anziano), il capo delegazione Antonio Tajani (già vicepresidente del Parlamento europeo al quinto mandato ed ex commissario europeo) e Antonio Caroppo. Nel probabile caso di elezione dei primi due entrerebbero all’Eurocamera rispettivamente Lara Comi e Alessandra Mussolini ma dovrebbero scegliere se iscriversi o meno alle liste del Ppe. Più complicato per Caroppo, invece, eletto nelle liste della Lega e che, se eletto, lascerebbe il posto ad un leghista decretando la riduzione degli eurodeputati azzurri.
Tre candidati della Lega
Tre candidati invece in casa Lega: due alla Camera dei deputati - Annalisa Tardino in Sicilia e Marco Dreosto in Friuli-Venezia Giulia - e Mara Bizzotto all’uninominale per il Senato a Vicenza. In caso di elezioni per il partito di Salvini sarà una sostituzione interna al partito con Igor Gelarda, quasi sicuro di prendere il posto di Tardino, e Paola Ghidoni e Matteo Gazzini in lista per i posti di Bizzotto e Dreosto.
Calenda in uscita, il Pd riprende un seggio
Cambiamenti anche in casa Pd. La delegazione dei socialisti e democratici dovrebbe riprendere un seggio con la probabile elezionedi Carlo Calenda (ex Pd che ha fondato poi Azione) e riportarlo in delegazione con l’ingresso di Achille Variati. Probabile anche l’elezione alla Camera di Simona Bonafè, candidata come capolista al collegio plurinominale in Toscana, a cui subentrerebbe Alessandra Nardini.
Quanto a Caterina Chinnici, candidata alla presidenza della regione Sicilia, se eletta Chinnici lascerebbe il seggio all’attuale sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, e decreterebbe un ritorno alle urne nel comune sardo.
Da M5S nessuna candidatura
Nessuna candidatura nel Movimento 5 Stelle che però potrebbe guadagnare un eurodeputato grazie alla corsa dell’ex pentastellata Eleonora Evi, oggi iscritta al gruppo dei Verdi e candidata alla Camera con i Verdi-Sinistra Italiana e che in caso di elezione potrebbe lasciare il posto a Maria Angela Danzì.
Scarse infine le chance di abbandonare il Parlamento europeo per le due candidate ex-M5s Daniela Rondinelli e Chiara Gemma, che corrono con Impegno Civico, la lista di Luigi Di Maio.
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