ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùCrisi energetica

Riapertura centrali a carbone: ecco i siti che torneranno a pieno regime

La massimizzazione della produzione a carbone e olio delle centrali esistenti è prevista dal Regolamento pubblicato dal Mite per «realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia».

L'Austria pronta a riaprire la centrale a carbone chiusa nel 2020

2' di lettura

Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante l’inverno e per rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, il Mite ha pubblicato il Regolamento per «realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia». E la spinta alla produzione delle centrali a carbone gioca un ruolo importante.

Centrali a carbone a pieno regime

Per tagliare il consumo di gas rispetto al tendenziale, un contributo di diversificazione
ulteriore rispetto all'apporto delle rinnovabili «può essere ottenuto - si legge infatti - dalla
massimizzazione della produzione di energia elettrica da impianti che usano
combustibili diversi dal gas (carbone, olio combustibile e bioliquidi), già oggi
sostenuta dagli alti prezzi dell'energia elettrica sul mercato»

Loading...

I risparmi consentiti sul gas

La «massimizzazione della produzione a carbone e olio delle centrali esistenti regolarmente in servizio contribuirebbe per il periodo 1° agosto 2022 - 31 marzo 2023 a una riduzione di circa 1,8 miliardi di standard metro cubo per realizzare da subito risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia». Via libera dunque in Italia a una maggiore spinta delle centrali elettriche a carbone e a olio combustibile, due fonti molto inquinanti ma il cui utilizzo è reso necessario in questa fase di emergenza.

Le centrali sul territorio

Osservate speciali le sei centrali a carbone e una a olio presenti sul territorio. Quelle a carbone sono in quattro casi dell’Enel: Fusina (Venezia), Brindisi, Torrevaldaliga (Civitavecchia) e Portovesme in Sardegna. La compagnia Ep Produzione possiede la centrale a carbone di Fiume santo in Sardegna. A2a una a Monfalcone, oltre a un impianto a olio combustibile situato a San Filippo del Mela (Messina).

Impianti pronti a produrre di più

Visto che tutte le centrali italiane sono già operative, in certi casi rimesse in funzione ad hoc su invito del governo nei recenti mesi di crisi, sono tutte pronte per rispondere all'appello a produrre ancora un po' di più. Pur essendo centrali vecchie sono perfettamente a norma rispetto alle regole italiane sulle emissioni, che sono più severe di quelle europee. E tutte le centrali italiane a carbone e a olio combustibile hanno filtri ai camini.

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti