EMERGENZA CORONAVIRUS

Da Bruxelles secondo via libera al deficit aggiuntivo da 20 miliardi

L’ok (scontato) di Bruxelles arriva dopo che il Parlamento ha approvato la relazione del Mef sul disavanzo

di Gianni Trovati

(Afp)

1' di lettura

Ogni spesa una tantum per fronteggiare l’emergenza Coronavirus sarà «esclusa per definizione» dai calcoli sul deficit strutturale, e tutte le richieste di impegni finanziari aggiuntivi saranno valutate sotto la clausola degli «eventi eccezionali» utilizzando il massimo della flessibilità previsto dalle regole Ue.

Arriva da Bruxelles anche il secondo via libera alla richiesta di deficit aggiuntivo avanzata dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha dovuto aggiornare in fretta la prima proposta portando da 6,5 a 20 miliardi il disavanzo extra per combattere le ricadute economiche dell’emergenza sanitaria.

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Un’emergenza che è avanzata troppo rapidamente anche per le liturgie contabili europee. Perché in una singolare sovrapposizione dei piani temporali, l’ok (scontato) di Bruxelles arriva dopo che il Parlamento ha approvato la relazione del Mef sul disavanzo. E soprattutto ricalca fedelmente le ragioni del primo sì, giunto sabato mattina da Bruxelles, mentre la commissione sta per rilasciare le linee guida che prevedono la sospensione del Patto di stabilità e delle regole fiscali la cui “flessibilità” è richiamata nella lettera. È da questa seconda mossa, e soprattutto dalla rapida messa in campo di aiuti diretti, che potranno arrivare le leve reali per superare l’emergenza.

Per approfondire:
La scelta di Bruxelles sul Patto di stabilità
Il decreto Coronavirus può salire a 15-16 miliardi senza sfondare ancora il 3% di deficit

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