In marcia

Da Canterbury a Roma: il viaggio slow per mezza Europa sulla Via Francigena

L’itinerario, 3.200 km a piedi e in bicicletta sulla via dei pellegrini verso la città eterna, quest’anno segna voglia di ripartire dopo la pandemia

di G.Rus.

2' di lettura

Una marcia a staffetta, che toccherà cinque nazioni europee e 637 Comuni e si svilupperà lungo 3.200 km di strade e da percorrere a piedi e in bicicletta per celebrare il 20esimo anniversario della fondazione dell'Associazione Europea delle Vie Francigene. L’iniziativa, denominata Via Francigena – Road to Rome. Start again e realizzata in collaborazione con Enit (l’Agenzia Nazionale del Turismo), ripropone il classico itinerario dei pellegrini verso la città eterna con l'intento di mettere in rete i territori e di segnare simbolicamente la voglia di ripartire dopo l'annus orribilis della pandemia.

Ultima tappa a Santa Maria di Leuca a metà ottobre

Il viaggio è partito il 16 giugno da Canterbury, città dell’Inghilterra sudorientale nota per le sue antiche mura di origine romana e per la sua cattedrale, già luogo di pellegrinaggio nel Medioevo e poi sede della Chiesa d’Inghilterra e della Comunione Anglicana. Qui si trova la pietra simboleggiante il km 0 della Via Francigena. Al posto della fiaccola olimpica, il simbolo di questa staffetta transfrontaliera a cui si uniranno blogger internazionali e videomaker e associazioni per raccontare il viaggio con immagini e racconti, sarà il bordone del pellegrino, che sarà portato lungo tutto il cammino verso Roma, dove l’arrivo è previsto il 10 settembre, e quindi Santa Maria di Leuca, l’ultima delle 148 tappe del viaggio, segnata in calendario per il 18 ottobre.

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Il turismo lento fa rete

Oggi la Via Francigena costituisce uno degli itinerari culturali europei più attrattivi ed è frequentata ogni anno da migliaia e migliaia di persone che scelgono questa particolare forma di turismo culturale e sostenibile e votato alla scoperta dei territori. Proprio il dialogo interculturale e interreligioso tra la comunità di chi cammina e le comunità che accolgono è uno dei capisaldi del progetto “Start again”, che ha ricevuto il patrocinio del ministero della Cultura francese, del ministero della Cultura italiano, dell’Ufficio Federale della Cultura svizzero, del Visit Kent e del progetto Interreg Green Pilgrimage.

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