Ddl concorrenza, frenata sui saldi liberi. Dai contatori intelligenti al commercio ambulante, ecco la bozza
Sono alcune delle norme contenute nel disegno di legge sulla concorrenza, appuntamento annuale previsto dal Pnrr, che il governo si appresta a varare al consiglio dei ministri di oggi
I punti chiave
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Contatori elettrici intelligenti, disciplina del commercio ambulante, rafforzamento dei poteri Antitrust, eliminazione delle norme anticoncorrenziali sulla preparazione dei farmaci galenici. Sono alcune delle norme contenute nel disegno di legge sulla concorrenza, appuntamento annuale previsto dal Pnrr, che il governo si appresta a varare al consiglio dei ministri di oggi.
Potenziamento della rete elettrica nazionale
Non a caso il provvedimento si apre proprio con le norme per il potenziamento e la pianificazione dello sviluppo della rete elettrica nazionale, con l’obbligo di comunicare all’Arera gli interventi infrastrutturali da effettuare in dieci anni e con gli investimenti da realizzare in tre anni.
Promozione dei contatori intelligenti
Sommate alla promozione dell’utilizzo dei contatori intelligenti per favorire il risparmio energetico e il contenimento del prezzo dell’elettricità, le misure sono giudicate essenziali per assicurare il raggiungimento della relativa milestone fissata nel Pnrr.
Gare con paletti per gli ambulanti
Sempre per adeguarsi agli obblighi europei e per evitare una procedura d’infrazione viene affrontato anche l’annoso tema degli ambulanti. Si sancisce l’assegnazione tramite gara, salvaguardando però gli interessi degli attuali concessionari, delle micro-imprese e dei lavoratori. Nelle gare dovrà essere previsto un numero massimo di concessioni intestate allo stesso operatore all’interno dello stesso mercato e nei Comuni che non hanno ancora avviato i procedimenti, le concessioni in essere potranno essere prorogate fino al 31 dicembre 2024.
Saltano i saldi liberi
La novità di maggiore impatto sembrava la sottrazione alle Regioni della disciplina dei periodi e della durata dei saldi e delle vendite di liquidazione, che sarebbero diventati dunque praticamente liberi. Con vendite promozionali libere e organizzate anche a ridosso dei saldi. Ma la rivolta delle associazioni di settore ha indotto il governo a stralciare la norma. Nel testo del Ddl concorrenza che sarà portato in preconsiglio non ci sarà la norma sull’armonizzazione delle vendite promozionali, al fine di svolgere un preventivo confronto sul tema con le associazioni di categoria e con le Regioni, riferiscono fonti del Ministero dell’industria e del made in Italia.
Confesercenti: bene Mimit su rimozione intervento sui saldi
«Apprendiamo con soddisfazione, dalle agenzie di stampa, che il Ministero per le Imprese e il Made in Italy ha assicurato che nel Ddl Concorrenza non ci sarà la norma sulla deregulation totale dei saldi, per favorire un confronto preventivo con le associazioni di categoria e le Regioni». Lo sottolinea in una nota Confesercenti. «Ci sembra la scelta giusta: le vendite di fine stagione sono un evento utile ai consumatori e alle piccole imprese del commercio, dal valore di circa 8 miliardi di euro l'anno. Cancellarli avvantaggerebbe solo le attività di dimensioni maggiori, dalla Grande Distribuzione alle piattaforme on line, che hanno la possibilità di investire somme cospicue nella promozione», conclude Confesercenti.
Nessun riferimento ai limiti per il 5G
Nella bozza non compare invece alcun riferimento ai limiti per il 5G. La questione dell’innalzamento, sollevata dagli operatori in più occasioni, sarebbe tornata di attualità proprio nella messa a punto del Ddl e, secondo indiscrezioni di stampa emerse negli ultimi giorni, sarebbe entrata e poi uscita dal testo. A pesare sarebbe stato il parere negativo della Lega, contraria - soprattutto a livello locale - ad alzare gli attuali parametri.
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