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Da febbraio -300mila occupati, ma a novembre più autonomi e contratti stabili

Scende il tasso di disoccupazione all’8,9%, ma crescono gli inattivi (+73mila unità). Male la fascia 25-34 anni: in un mese perdono 29mila occupati, 201mila sull’anno

di Cl.T.

(foto Agf)

2' di lettura

L’occupazione a novembre ha fatto un piccolo balzo avanti: +63mila occupati, soprattutto contratti stabili e autonomi. Prosegue il crollo dei rapporti temporanei, -40mila sul mese, -410mila sull’anno, specchio anche delle misure emergenziali messe in campo finora dal governo, blocco dei licenziamenti e cig, che stanno tutelando essenzialmente chi un lavoro già ce lo ha. I giovani continuano a pagare un conto salato: a novembre la fascia 25-34 anni perde 29mila unità di occupati, -201mila sull’anno. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 29,5%.

Meno disoccupati, ma più inattivi
Dai dati appena diffusi dall’Istat emerge ancora un quadro in chiaro-scuro. La crescita congiunturale dell’occupazione (+0,3%, pari a +63mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere, i dipendenti a tempo indeterminato, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 25-34enni che, insieme ai dipendenti a termine, segnano una riduzione. Nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti). Il forte calo del numero di persone in cerca di lavoro (-7,0%, pari a -168mila unità) è generalizzato sia per sesso sia per età. Il tasso di disoccupazione scende all’8,9% (-0,6 punti). A novembre, tuttavia, il numero di inattivi cresce (+0,5%, pari a +73mila unità) tra le donne, gli uomini, i 25-49enni e gli ultra 65enni, mentre diminuisce tra 15-24enni e 50-64enni. Il tasso di inattività sale al 35,8%.

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Sull’anno, -390mila occupati
Le ripetute flessioni congiunturali registrate tra marzo e giugno 2020 hanno fatto sì che, anche nel mese di novembre 2020, l’occupazione continui a essere più bassa di quella registrata nello stesso mese del 2019 (-1,7%, pari a -390mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti ( 287mila) e autonomi (-103mila) e tutte le classi d’età, fatta eccezione per gli over50, che crescono di 130mila unità per effetto della componente demografica. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,8 punti percentuali. Nell'arco dei dodici mesi, diminuiscono le persone in cerca di lavoro (-10,3%, pari a -256mila unità), mentre aumentano gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+3,6%, pari a +479mila), a testimonianza di un percorso, per molti assai difficile, nella ricerca dell’impiego.


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