Da Florence a Joe Jackson: pop sofisticato da oltremanica
di Francesco Prisco
3' di lettura
Pop britannico di quello squisitamente sofisticato, ieri come oggi. Da un lato Florence and the Machine, icona barocca degli anni Duemila, dall’altro Joe Jackson che nel cuore degli anni Ottanta impastava jazz e New Wave con rara raffinatezza. Sono loro i protagonisti di una settimana della musica dal vivo particolarmente ricca di appuntamenti con artisti internazionali. Partiamo dalla signora Florence Welch di ritorno con il singolo Moderation, bluesy ma alla sua maniera. Domenica 17 marzo si esibirà alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno, lunedì 18 al Pala Alpitour di Torino.
Semplicemente Florence
Moderation e Haunted House arrivano a meno di un anno di distanza da High as Hope (2018) e forse fanno pensare all’imminente uscita di un nuovo album, forse no: c’è da lavorare di immaginazione, come spesso succede quando ci si ritrova a che fare con la band esplosa ormai dieci anni fa intorno al successo del singolo You’ve got the Love. Il tour che li porta alle nostre latitudini resta in ogni caso quello di High as Hope, quarto lavoro in studio che ha rappresentato una sorta di ritorno verso le radici. Florence ha iniziato a scrivere questo disco (che è anche il primo che lei ha ufficialmente coprodotto) da sola nel Sud di Londra, pedalando ogni giorno verso lo studio di Peckham. A Los Angeles, con il suo amico e coproduttore Emile Haynie, ha ultimato le tracce con le collaborazioni di Kamasi Washington, Sampha, Tobias Jesso Jr, Kelsey Lu e Jamie xx. Florence ha poi mixato il disco a New York, dove la quotidiana e rassicurante vista dell’iconico Skyline, spesso in contrasto con il caos del mondo, ha ispirato il titolo del disco. Per quanto riguarda Bologna e Torino, lasciate ogni speranza o voi che non avete il biglietto: le due date sono sold out. A salire sul palco prima di Florence + The Machine, saranno The 1975, band fresca di pubblicazione dell’ultimo disco A Brief Inquiry Into Online Relationships.
Il ritorno di Joe Jackson
Graditissimo ritorno quello di Joe Jackson, artista capace tra gli anni Settanta e Ottanta di infilare perle come She Really Going Out With Him? e Steppin’ out. Il 19 marzo sarà all’Auditorium Conciliazione di Roma, il 21 al Manzoni di Bologna, il 22 al Teatro Dal Verme di Milano e il 23 al Teatro Colosseo di Roma. Il tour prende le mosse da Fool, ventesimo album in studio registrato tra luglio e agosto 2018. «Non ho mai in mente un tema generale quando inizio a provare a scrivere canzoni per un album, ma a volte si sviluppa da solo», racconta Jackson. «In questo caso è Commedia e Tragedia, il modo in cui sono intrecciate in tutte le nostre vite. Le canzoni parlano di paura, rabbia, alienazione e perdita, ma anche di cose che rendono ancora la vita degna di essere vissuta: l’amicizia, le risate, la musica o l’arte stessa. Non avrei potuto farlo nel 1979. Non avevo vissuto abbastanza».
Tra Fatboy Slim e Xiu Xiu
Per gli appassionati di musica elettronica, venerdì 15 marzo ai Magazzini Generali di Milano e sabato 16 al Rivolta di Venezia, si balla con Fatboy Slim, producer britannico profeta della scena Big Beat e icona della club culture. Soddisfazione garantita. In ultimo gli amanti dell’indie rock più sperimentale guarderanno con interesse in direzione dei californiani Xiu Xiu, martedì 19 marzo allo Spazio Aereo di Marghera (Venezia), mercoledì 20 al Loop Live Club di Ancona, giovedì 21 all’Ohibò di Milano e venerdì 22 al Covo di Bologna.
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