Ambiente

Da Giorgio Armani oltre 12 milioni di euro per l’acqua potabile nel mondo

Dal 2010 Acqua for Life ha avviato progetti idrici in 21 Paesi e ha iniziato il 2022 con altri nove tra cui due in Kenya e Sudafrica

di Marika Gervasio

3' di lettura

Il 90% di tutti i disastri naturali della terra è legato all’acqua. Inondazioni più
frequenti ed estreme stanno inquinando le fonti già a rischio e rovinando i sistemi idrici esistenti; periodi di siccità più lunghi stanno prosciugando le sorgenti. Le persone che vivono in povertà sono particolarmente esposte a questo drammatico impatto del cambiamento climatico a causa della loro dipendenza da sistemi idrici e igienico-sanitari già precari, di una protezione istituzionale più debole e di un accesso limitato al credito.

Oggi più di 2 miliardi di persone vivono in Paesi che registrano un’elevata carenza di acqua dolce. Di questi, 1 su 10 non ha accesso all’acqua pulita. Entro il 2025, metà della popolazione mondiale vivrà in aree a carenza idrica. Le persone hanno bisogno di un approvvigionamento sicuro di acqua potabile, che possa continuare nonostante inondazioni, siccità e disastri naturali. Perché l'acqua pulita mantiene liberi dalle malattie, permette di andare a scuola, di guadagnarsi da vivere e di essere pronti aqualunque evenienza presenti il futuro.

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L’analisi arriva da Giorgio Armani impegnato con Acqua for Life, iniziativa incentrata sulla fornitura di un accesso universale all’acqua potabile nelle regioni a scarsità d’acqua. Avviata nel 2010, lo stesso anno in cui le Nazioni Unite hanno riconosciuto il diritto all’acqua e ai servizi igienico-sanitari come un diritto dell'umanità, Acqua for Life è diventata da allora un impegno del brand. Ad oggi, Acqua for Life si è tradotto in un investimento di oltre 12 milioni di euro in progetti dedicati all'acqua nel mondo. Ciò ha consentito di portare acqua pulita ad oltre 437mila persone in 21 Paesi in tre continenti.

Negli ultimi anni la fotografa Viviane Sassen ha visitato il Madagascar e il Nepal perimmortalare i progetti Acqua for Life con il suo partner strategico WaterAid. Dalle sue visite ha realizzato un film e delle immagini che trasmettono l’impatto trasformativo
che l’acqua pulita ha sulla vita quotidiana delle comunità locali. Attraverso l’obiettivo gioioso e positivo dell’artista, il film e le immagini illustrano la connessione intrinseca tra l’acqua e la vita. Guardando al futuro, Acqua for Life si impegna a continuare ad espandere il proprio impegno con le comunità di tutto il mondo per fornire un accesso universale a un’acqua potabile e sicura.

Due nuovi progetti

Dal 2010 Acqua for Life ha avviato progetti idrici in 21 Paesi: Argentina, Bolivia, Brasile, Ghana, Cina, Haiti, India, Costa d’Avorio, Kenya, Madagascar, Malawi, Messico, Nepal, Nicaragua, Papua Nuova Guinea, Senegal, Sudafrica, Sri Lanka, Tanzania, Uganda e Zimbabwe. E ha iniziato il 2022 con nove progetti attivi tra cui due in Kenya e Sudafrica.
In Kenya, il 38% della popolazione non ha accesso ai servizi basilari legati all'acqua mentre il 67% non ha accesso ai servizi igienici di base. Il programma WASH di Unicef in Kenya - che Acqua for Life ha iniziato a supportare - concentra la propria attenzione sul miglioramento dell'approvvigionamento diacqua nelle zone rurali e sull'accesso ai servizi sanitari per la fetta di popolazione in maggiore difficoltà, operando all'interno delle scuole e supportando i processi di preparazione e rispostaalle emergenze.

Oggi, oltre 3 milioni di persone in Sudafrica non hanno accesso ai servizi di approvvigionamentoidrico di base e solo il 64% delle famiglie può accedere a un approvvigionamento idrico di qualità. Grazie al supporto del proprio partner strategico WaterAid, Acqua for Life ha dato vita a un nuovo progetto nel Paese. Concentrando la propria azione in due comunità, quelle di Mamburu e di Maangane il progetto aiuterà concretamente 2.800 persone. Tale iniziativa, della durata di un anno, si declina in tre azioni principali: migliorare l'accesso all'acqua potabile pulita e sicura, sia riabilitando le fonti esistentidi acqua sotterranea, sia realizzando strutture per lo stoccaggio dell’acqua; adottare buone pratiche di igiene e lavaggio delle mani grazie all’installazione distazioni per il lavaggio delle mani nei luoghi pubblici, supportando così la gestione delCovid-19; offrire formazione finalizzata a garantire servizi sostenibili di WASH (Water,Sanitation and Hygiene).

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