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Da Gucci a Prada, per i 56mila pellettieri 200 euro di aumento complessivo

Trovato l’accordo tra Assopellettieri e Filctem, Femca e Uiltec per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro pelli e ombrelli: sui minimi arriveranno 180 euro in più

di Cristina Casadei

(Adobe Stock)

1' di lettura

Arriva un aumento complessivo di 200 euro per i 56mila lavoratori delle 5mila imprese della pelletteria, dai grandi marchi come Gucci, Prada, Bottega Veneta, Ferragamo, Celine, Tod’s, solo per citarne alcuni, fino alle realtà più piccole. Ieri è stato infatti raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro pelli e ombrelli, da Assopellettieri, assistita da Confindustria Moda, e Filctem, Femca e Uiltec. La vicepresidente di Assopellettieri, Stefania Orselli, esprime soddisfazione «per la tempestività con cui si è trovata l’intesa tra le parti in un momento in cui è importante che tutti gli attori coinvolti si adoperino per la stabilità e il continuo sviluppo di un settore così prezioso e rappresentativo del made in Italy»..

L’aumento complessivo e sui minimi

Dei 200 euro complessivi di aumento (riferiti al 3° livello), 180 sono sui minimi e verranno corrisposti in 3 tranches: 60 euro da dicembre di quest’anno, del 2024 e del 2025. Il montante retributivo è stato calcolato in 3.240 euro. Le parti hanno deciso anche di rafforzare il welfare contrattuale, in linea con quanto sta accadendo un po’ in tutto il settore moda, rafforzando il contributo a Sanimoda, Previmoda e per le coperture per la non autosufficienza.

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La revisione degli inquadramenti

Per la parte normativa, l’innovazione più importante riguarda gli inquadramenti e la decisione di istituire una commissione bilaterale che se ne occuperà. Inoltre sono stati condivisi il miglioramento delle tutele per le vittime di violenza di genere, la partecipazione, l’accantonamento nella banca ore (elevato a 50 ore) e il diritto allo studio (dove le ore passano da 100 a 120).

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