Da Jackie a Jill Biden, storie, stili e idee delle First Lady
Le protagoniste degli Inauguration Day sono sempre state ben più che semplici consorti. E lo hanno dimostrato anche con quello che hanno indossato nel loro primo giorno alla Casa Bianca
di Chiara Beghelli
6' di lettura
Il mistero del “First outfit” della First Lady è stato finalmente svelato: per l’Inauguration Day Jill Biden (la prima First Lady che ha dichiarato di voler continuare il suo lavoro) ha scelto un cappotto blu oceano di Markarian, marchio americano della giovane designer Alexandra O’Neill. Una creazione che la stessa designer ha commentato così: «Il colore scelto significa fiducia e stabilità. Il look è stato realizzato da un piccolo team nel cuore del Garment District di New York e finito a mano da O’Neill nel suo atelier nel West Village».
Anche la scelta di Kamala Harris, prima Madam Vice President della storia degli Stati Uniti, è stata molto significativa: il suo outfit è firmato da Christopher John Rogers e Sergio Hudson, designer neri provenienti dal Sud degli Stati Uniti, arricchito da gioielli in perle (da lei molto amate), anch’esse un richiamo politico, un omaggio alla sua appartenenza alla Alpha Kappa Alpha Sorority, una delle più antiche confraternite femminili nere degli Stati Uniti.
Designer emergenti e neri, capi realizzati a mano nei più importanti distretti della moda made in Usa, confermano che lo stile scelto durante l’Inauguration Day (che comprende anche l’Inaugural Ball, la serata di gala organizzata a Washington) è diventato un’affermazione politica, capace di evocare valori e programmi, e di rivelare, con i limiti del caso, quello che sarà lo stile in senso lato della nuova presidenza.
Prendiamo Jackie Kennedy, che la stampa dell’epoca salutò come la prima First Lady nata nel XX secolo: che il mandato del marito avrebbe aperto un nuovo corso della storia degli Stati Uniti, e della politica in generale, si evinse anche dal completo di Oleg Cassini che l’elegante Jackie scelse per il giorno del giuramento del marito, modernissimo rispetto ai classici cappotti e alle pellicce di visone delle “Flotus” che l’avevano preceduta, e soprattutto sormontato da un futuristico cappello a uovo in cui qualcuno ha intravisto la corsa allo spazio voluta da Jfk.
Ripercorriamo di seguito alcuni outfit scelti per il loro primo giorno alla Casa Bianca da alcune delle First Lady del XX e del XXI secolo (qui trovate un libro pubblicato dalla White House Historical Association sulla storia dei più recenti Inauguration Day)
Lou Henry Hoover - 1929
Unica studentessa di geologia a Stanford, proprio negli anni dell’università conobbe il marito e futuro presidente Herbert Hoover. Per la sera del suo insediamento scelse un abito di velluto nero con decorazioni grafiche, un po’ Art Deco: era nota per il suo amore per la moda e fu la prima First Lady ad apparire nelle pagine di Vogue nel maggio 1929.
Eleanor Roosevelt - dal 1933 al 1945
Attivista (fu molto attiva nella formazione delle Nazioni Unite e fu presidente della commissione che si occupò della stesura e poi approvò la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo) e nipote del presidente Theodore Roosevelt, visse alla Casa Bianca dal 1933 al 1945. Per descrivere il peculiare color giacinto-ceruleo dell’abito firmato da Arnold Constable e indossato per l’inaugurazione fu coniato il termine “Eleanor Blue”. Per la prima volta la stampa sottolineò che gli abiti di una First Lady erano stati creati interamente negli Stati Uniti.
Mamie Eisenhower - 1953
L’abito da sera, disegnato da Nettie Rosenstein, indossato da Mamie Eisenhower era in seta in pallido rosa e ricamato con oltre 2mila strass. Fra i gioielli spiccava un braccialetto di Trifari, marchio che all’epoca era molto in voga, fondato dal gioielliere napoletano Gustavo Trifari, emigrato da Napoli a New York nel 1904 e celebre per aver inventato la lega metallica Trifanium, simile all’oro, con cui realizzava i suoi bijoux.
Jackie Kennedy - 1961
Jackie, laureata in Belle Arti alla George Washington University, segnò una svolta nella storia dello stile delle First Lady. Per l’Inaugural Ball indossò un abito disegnato insieme a Ethel Frankau di Bergdorf Goodman. Il Washington Post scrisse che «la carriera della signora Kennedy come icona di moda è iniziata in modo straordinario». Il suo stile divenne davvero un’icona per l’epoca, compreso, purtroppo, il tailleur rosa di Chanel che indossava il giorno dell’assassinio di Jfk.
Lady Bird Johnson - 1965
Claudia Alta, soprannominata fin dall’infanzia Lady Bird (coccinella), con due lauree, in arte e in giornalismo, divenne First Lady in modo drammatico, dopo l’assassinio di Jfk e il subentro del marito Lyndon alla Casa Bianca. L’Inaugural Ball venne organizzato nel 1965 e Lady Bird indossò un abito acquistato da Neiman Marcus, color giallo per esprimere luce e ottimismo dopo la morte di Jfk. Fu la prima First Lady a tenere in mano la Bibbia per suo marito al momento del giuramento e fu lei ad aprire l’ufficio della First Lady alla Casa Bianca.
Pat Nixon - 1969
Studentessa della Columbia University di New York e prima First Lady laureata (alla University of Southern California), per il ballo inaugurale la moglie di Richard Nixon indossò un abito di satin di seta color mimosa, disegnato da Karen Stark per Harvey Berin, ricamato in oro e argento e con cristalli Swarovski. Il giorno del giuramento, Pat Nixon indossò un paio di scarpe con la data incisa sulla suola della scarpa destra. Durante la presidenza del marito si impegnò per far eleggere una donna per la Corte Suprema, e per questo si fece anche fotografare in pantaloni (che Richard odiava) sulla cover di un magazine.
Rosalynn Carter - 1977
La mattina del 20 gennaio 1977 Rosalynn Carter sfilò su Pennsylvania Avenue con un cappotto color turchese e stivali in cuoio, per poi vestire la sera un abito di Mary Matise per Jimmae e comprato in Georgia. Il suo fu il primo caso di “riciclo” di un abito, poiché si trattava dello stesso indossato in occasione dell’elezione del marito Jimmy a governatore della Georgia nel 1971. Quella che oggi giudicheremmo una scelta sostenibile, all’epoca venne considerata una mossa poco felice.
Nancy Reagan - 1981 e 1985
Con l’ex attrice Nancy Reagan alla Casa Bianca giunse un inedito stile “Hollywood”, ben espresso dal cappotto rosso del giorno del giuramento e dall’abito monospalla di satin di seta bianca e pizzo dell’Inaugural ball, disegnato da James Galanos. Il suo costo, 10mila dollari, venne giudicato eccessivo per l’epoca di crisi in cui versavano gli Stati Uniti. La stampa le diede il soprannome di “Evita di Santa Barbara”, e il suo inizio non fu dei migliori.
Barbara Bush - 1989
Diventata First Lady dopo essere stata Second Lady, la sera del 20 gennaio 1989 indossò un abito blu con corpetto in velluto di Arnold Scaasi, che la definì «la nonna più glamour degli Stati Uniti».
Hillary Clinton - 1993 e 1997
L’avvocato laureato a Yale accompagnò il marito Bill lungo Pennsylvania Avenue indossando un tailleur in tweed e un cappello blu, uno stile molto meno sofisticato del cappotto rosa con spilla indossato per l'inaugurazione del secondo mandato nel 1997. Per il primo Inaugural Ball Hillary scelse un abito piuttosto vistoso, in pizzi e strass, disegnato da Sarah Phillips, stilista di Little Rock, Arkansas, dove abitavano prima i Clinton, e realizzato da una sartoria teatrale di New York, Barbara Matera Ltd. Le scarpe erano dell’italiano Bruno Magli. Anche per la seconda serata inaugurale la scelta dell’abito fu molto più elegante e virò su un color champagne firmato Oscar De La Renta, arricchito da una cappa color oro.
Laura Bush - 2001 e 2005
Laureata in scienze librarie all’università del Texas e bibliotecaria, come nel caso di Hillary Laura Bush espresse degli stili totalmente diversi per il primo e secondo mandato: nel 2001 osò un total red dello stilista texano Michael Faircloth, mentre nel 2005 optò per un elegante bianco per la passeggiata su Pennsylvania Avenue e un argento Oscar De La Renta per l’Inaugural Ball.
Michelle Obama - 2009 e 2013
L’avvocato laureato ad Harvard Michelle Obama, prima First Lady afroamericana della storia degli Stati Uniti, scelse nel gennaio del 2008 un vitaminico set giallo, colore segno di rinascita, della stilista cubana Isabel Toledo per sottolineare l’attenzione della nuova presidenza verso le minoranze. Toledo disse poi al New York Times di aver scelto «un colore molto ottimistico, che avesse in sé il sole». Per il primo Inaugural Ball la scelta di Michelle ricadde sempre su un giovane stilista americano d’adozione, Jason Wu, che grazie a quella serata avrebbe sviluppato il suo marchio. Per il secondo mandato Michelle indossò un sofisticato cappotto dell’americano Thom Browne, abbinandovi una delle sue amate cinture, e confermò Jason Wu per l’Inaugural Ball.
Melania Trump - 2017
Quello di Melania è stato di certo uno degli outfit più eleganti che la storia degli abiti dell'inaugurazione ricordi. Il suo ensemble color uovo di pettirosso in cashmere, firmato Ralph Lauren, fu annunciato così dal suo portavoce: «La First Lady vestirà un abito di un designer americano che ha trasformato la moda americana». Per il ballo di inaugurazione l’ex modella e terza signora Trump indossò un abito frutto di una collaborazione con il designer Hervé Pierre, stilista francese all’epoca direttore creativo di Carolina Herrera.
L’articolo, originariamente pubblicato alle 8.30 del 20 gennaio, è stato aggiornato alle ore 17
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