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Da Joint Lab biopolimeri di ultima generazione

Intercos e Bicocca

di Marika Gervasio

Ad Agrate Brianza. Dal 1972 il gruppo Intercos sviluppa e produce make-up, skincare e prodotti per la cura personale a livello globale con 15 fabbriche in 12 Paesi

2' di lettura

«La ricerca ha portato alla messa a punto di materie prime alternative e sostitutive alle microplastiche e la caratterizzazione, con tecniche di microscopia avanzata, di strutture liposomiali in grado di agire come materie prime e come ingredienti attivi allo stesso tempo». Così Patrizia Valsesia, Intercos raw material laboratory director, racconta i progressi portati avanti da Joint Lab, progetto di collaborazione tra l’azienda terzista di cosmetica Intercos e l’Università di Milano Bicocca, creato nel 2021 con l’obiettivo di sviluppare programmi di ricerca per impiegare materie prime e tecniche di lavorazione sostenibili, comprendere e sfruttare i delicati equilibri che si instaurano tra la pelle e l’ambiente che la circonda, creare effetti nuovi per una cosmesi che coniughi estetica e benessere.

«Nuovi interessanti filoni di ricerca si sono aggiunti negli ultimi mesi – aggiunge –. Tra questi la creazione di nuovi biopolimeri attraverso cui saremo così in grado di creare cosmetici dalle texture innovative e inimitabili, caratterizzati dalle proprietà di estrema tenuta e alto indice di naturalità senza comprometterne le performance. Tali caratteristiche ci permettono di rispondere alla domanda, sempre più pressante, di avere indici di naturalità elevati».

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L’industria cosmetica si sta muovendo ad un ritmo sostenuto verso obiettivi di sostenibilità, spinta non solo dalle normative del settore, ma anche dalle preoccupazioni delle consumatrici sull’impatto delle sostanze chimiche che compongono ciascuna formulazione (come i siliconi), sui composti utilizzati durante la produzione (come l’ossido di etilene utilizzato per i derivati del Peg, polietilenglicole), sull’origine etica (olio di palma e derivati dell’olio di palma, mica, talco), sull’origine naturale degli ingredienti, sul consumo di energia per la fabbricazione di ingredienti e prodotti. «Per soddisfare tali necessità, le formulazioni cosmetiche devono basarsi su materie prime sostenibili, biobased e biodegradabili, garantendo le stesse prestazioni cosmetiche», continua Valsesia. Obiettivo non di facile realizzazione visto che è difficile ideare biopolimeri che riescano a mantenere le performance dei comuni polimeri cosmetici con origine petrolchimica frutto di anni di ricerca. «In questo quadro – racconta Valsesia –, la ricerca del Joint Lab si sta focalizzando sull’ideazione di biopolimeri che traggano origine da componenti di origine naturale e siano contemporaneamente biodegradabili a fine vita a differenza delle tante proposte presenti sul mercato. Tali biopolimeri verranno messi a punto grazie alla stretta collaborazione tra gli scienziati universitari e gli esperti ricercatori di Intercos».

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