REINVENTING CITIES

Da Loreto a Bovisa, Milano mette a bando 7 aree

Milano (con 7 siti) e Roma (con 5) sono le uniche due città italiane rappresentate in questa edizione di Reinventing Cities. In tutto, 9 città internazionali e 25 siti complessivi.

di Paola Pierotti

(Claudia Greco / AGF)

4' di lettura

Una piazza a Loreto (26mila mq di superficie), un nodo di interscambio a Bovisa (91mila mq), un’area oggi adibita a parcheggio da convertire in un piano di edilizia sociale a Crescenzago (13.300 mq), l’ex macello (165.300 mq) e le vicine sei palazzine storiche in stile liberty (10mila mq), un piano inattuato nella zona dei Monti Sabini (52mila mq) e poi ancora uno scalo ferroviario, quello di Lambrate (70.187 mq). Sono le sette aree che il Comune di Milano ha messo a bando per la seconda edizione dell’operazione Reinventing Cities, promossa dal network internazionale C40: 43 ettari di superficie (contro gli 8 della prima edizione) da rigenerare con progetti che tengono insieme creatività e sostenibilità economica, con una risposta decisa in termini di impatto ambientale e come contributo attivo ai cambiamenti climatici. Resilienza e impatto sociale, architettura e design innovativi, ma soprattutto basse emissioni, mobilità sostenibile, valutazione del ciclo di vita (con politiche mirate sui rifiuti) e gestione delle opere: queste le sfide per i partecipanti.

Competizione in due fasi
La prima è una manifestazione di interesse (che scade il 4 maggio 2020) con una proposta “leggera” che include la descrizione del team interdisciplinare, la presentazione dello sviluppo concettuale e dell’assetto legale-finanziario proposto. Tre (o al massimo 5) gruppi – scelti a luglio 2020 – saranno ammessi alla seconda fase e le proposte più strutturate dovranno essere presentate entro dicembre 2020. I vincitori saranno scelti a febbraio 2021.

Loading...

Prima applicazione del Piano di Governo del Territorio
Sabato 25 gennaio, alla Triennale, l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran ha ribadito che «si tratta della prima applicazione concreta del Piano di Governo del Territorio appena approvato – che verrà pubblicato a giorni –, non solo dal punto di vista delle norme, ma anche per gli obiettivi: incrementare l’offerta di case accessibili in affitto e rigenerare il territorio con interventi di elevata qualità ambientale. Loreto e Bovisa – ha proseguito Maran – si svilupperanno a partire dall’idea che il progetto batte la regola se si interviene attraverso un lavoro di ricucitura territoriale e in una logica che vuole concentrare la densità urbana in prossimità delle metropolitane. In via Monte Sabini, Crescenzago e all’ex Macello dovranno essere realizzati alloggi in edilizia residenziale sociale, in particolare in affitto, per rispondere alla domanda di casa a prezzi accessibili. Anche a Lambrate, come previsto dall’Accordo di Programma per la rigenerazione degli scali ferroviari, arriverà edilizia residenziale sociale in affitto e in vendita e alloggi per gli studenti a prezzi accessibili. Infine, nelle Palazzine Liberty potranno nascere servizi per tutto il quartiere e la città. Con i progetti Reinventing Cities 2, stimiamo di arrivare ad avere circa 1.600 alloggi nuovi alloggi in edilizia residenziale sociale e circa 120 in edilizia popolare, da destinare a giovani famiglie, studenti e persone in difficoltà».

Milano e Roma tra le 9 città coinvolte
La Triennale, che ospita anche il nuovo Urban Center della città di Milano, ha accolto la presentazione di questo bando che coinvolge quest’anno 9 città internazionali e 25 siti complessivi. L’Italia è l’unico paese ad essere rappresentato da due città e al lancio ha partecipato anche l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori: 5 i siti in gara a Roma, da quello ferroviario della Tuscolana all’ex Miralanza, compresa una scuola in un’area periferica della città. La presentazione delle aree della capitale è in programma il 7 febbraio alla Casa dell’Architettura e anche in questo caso sarà coinvolto FS Sistemi Urbani che è partner attiva dell’iniziativa avendo incluso in questa partita uno scalo a Milano e un’area a Roma.
Il contesto. Gli obiettivi chiave di questa competizione riguardano la riduzione delle emissioni dagli edifici, promuovono una pianificazione urbanistica innovativa con servizi sostenibili, incentivano soluzioni smart, e riproducibili, e catalizzano una rivoluzione ecologica che è anche un cambio di paradigma nello sviluppo urbano.
«Nella prima edizione di Reinventing Cities – racconta Costanza De Stefani della rete C40 – si sono creati anche nuovi modelli del costruire e del vivere, con numerose costruzioni in legno e altre che utilizzano materiali di scarto dai siti di demolizione, si sono incentivati progetti di co-housing, è stata promossa la condivisione del surplus di energia pulita prodotta. Ampia creatività sul fronte delle attività green con fab labs, negozi e ristoranti a zero rifiuti, start up ecologiche. Alcuni progetti vincitori – commenta De Stefani – hanno stabilito nuovi standard nazionali: in Italia, a Milano, è stato proposto il primo social housing a emissioni zero, in Islanda il più grande edificio in legno, a Parigi il primo quartiere zero carbon, in Texas la più grande fattoria solare urbana».
Sfida aperta anche per gli investitori, anche se in occasione dell’incontro si è ribadito che «la qualità del progetto, con risposte puntuali agli obiettivi prefissati dalla rete C40, sarà più determinante dell’offerta economica”. “L’architettura è per eccellenza uno strumento in grado di trasformare grandi sfide in fatti e azioni concrete – ha commentato Simona Collarini, direttore dell’area Pianificazione Urbanistica generale del Comune – i temi della mobilità pubblica e dell’edilizia sociale sono inclusi nelle sfide ambientali della nostra città: non c’è vittoria sul fronte ambientale, se non c’è equità».
Conclusa la prima edizione di Reinventing Cities, «un contratto è già stato stipulato, dopo l’aggiudicazione dello scorso mese di luglio, e via via si procede con gli altri accordi – spiegano i tecnici del Comune di Milano – a seguire la parte attuativa per ottenere i titoli edilizi presumibilmente entro l’estate. E poi il via ai lavori». Per l’edizione 2020 si privilegia l’alienazione di diritti di superficie. Sono in vendita, però, lo scalo di Lambrate, il sito di Monte Sabini e l’immobile di via Porpora nell’area di Loreto (tutti i dettagli e le specifiche sono sul sito dell’iniziativa).

Reti di professionisti
Per spronare la partecipazione, a partire dal mese di febbraio l’Ordine e la Fondazione degli Architetti di Milano riattiveranno anche la piattaforma Team Mi Up per favorire un’attività di networking tra i diversi attori coinvolti sui temi della progettazione urbana.

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter RealEstate+

La newsletter premium dedicata al mondo del mercato immobiliare con inchieste esclusive, notizie, analisi ed approfondimenti

Abbonati