Da New York alle Alpi, guida allo shopping nei nuovi pop up dell’inverno
Non solo d’estate: le metropoli e le località turistiche sono sempre più affollate di negozi temporanei anche d’inverno, anche grazie agli acquisti di Natale
di Chiara Beghelli
3' di lettura
In attesa dell’annuncio dell’arrivo di Chanel sulle nevi di Courchevel, ormai un pop up di tradizione (e versione invernale di quello estivo di via Camerelle a Capri), il resort francese ha accolto un nuovo indirizzo, quello della boutique - non temporanea, però! -di Malo, il marchio di cashmere che celebra così il rilancio iniziato con successo proprio quest’anno.
L’inverno, compresa la stagione natalizia, sta incalzando l’estate in quanto a nuove aperture e, appunto, pop up localizzati in aree strategiche: che siano metropoli o ski resort, a unirle è la loro attrattività turistica.
Proseguendo questo ideale viaggio nei negozi fra la neve, bisogna andare fino ad Aspen, in Colorado, per trovare il primo pop up store che Christian Louboutin abbia mai aperto negli Stati Uniti: si trova nel centro di Victoria Square, sarà aperto per tutta la stagione fino a marzo e, oltre alla collezione invernale e a quella PE 2020, vi si può acquistare in esclusiva la preziosa capsule After Ski donna.
Ancor più di nicchia il pop up di Varana, marchio superlusso di cashmere sostenibile, nella sontuosa Spa del Palace di Gstaad, in Svizzera. Mentre l’abbigliamento da montagna di Rossignol scende in città con un pop up a SoHo, New York, e quello di Moncler , ma in versione Genius, è disponibile nelle tre “House of Genius” aperte a Milano, Parigi e Tokyo fino alla fine di gennaio 2020.
Sempre a New York, 10 Corso Como, che ha aperto su Fulton Street la sua versione statunitense nel settembre 2018, ha dedicato un pop up ai brand della bellezza made in Italy, da Proraso a Marvis, che resterà aperto fino al 3 gennaio. Ed è a SoHo che i nostalgici di Lord & Taylor, il più antico department store della città, aperto nel 1826 e chiuso l’anno scorso per bancarotta, potranno ritrovarlo: dall’11 dicembre al giorno della Vigilia, Lord & Taylor tornerà, infatti, con un pop up, versione ridottissima con appena 225 metri quadrati dei quasi 63mila della vecchia location sulla Fifth Avenue. Che peraltro pare sia nelle mire di Amazon, in cerca di una sede adeguata in città dopo aver abbandonato il progetto del campus nel Queens.
Un altro simbolo di New York, Tiffany, appena rilevato per 15 miliardi di euro da Lvmh, ha appena inaugurato un pop up dedicato alla sua nuova collezione maschile: le creazioni di Tiffany Men sono in vendita fino al 6 gennaio al 6 di East 57th Street, dove si può avere anche un assaggio di come stanno proseguendo i lavori nello storico edificio, a due passi, sulla Fifth Avenue.
Dove fa molto più caldo, a Riyad, Luisaviaroma ha aperto un pop up store, accessibile per tutto il mese di gennaio 2020. E non c’è un pop up, ma se si è a Singapore vale la pena vedere l’allestimento natalizio di Bulgari al mall Ion Orchard.
Per chi non è in vena di viaggi, Milano offre due indirizzi da non perdere: il Winter Fashionland di Rinascente Duomo, area dedicata allo sportsware e activewear fra marchi amati dai Millennials e tocchi vintage (fino al 30 dicembre), e il pop up store di pezzi d’archivio di Marco De Vincenzo nel negozio di menswear di Cavalli & Nastri, storico indirizzo per lo shopping vintage in città (fino al 20 dicembre).
Il premio del pop up più innovativo ci porta invece a Londra, dove Instagram ha aperto il primo store “fisico” da Selfridges: fino al 15 dicembre, nell’area di Instagram Edit sarà possibile fare shoppign social di otto marchi nati sulla piattaforma, come l’abbigliamento di The Frankie Shop o i gioielli di Ammé, direttamente tramite la app.
Per approfondire:
● La promessa di Arnault: «Tiffany brillerà di più»
● Fila davanti al pop-up shop di Banksy, in attesa degli acquisti
● Vestiaire Collective apre un pop-up a Bologna e indica l'evoluzione dei siti di «re-selling»
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