Da Placido Domingo a Cecilia Bartoli, da Dudamel a Pappano: lo spettacolo comincia
Cantanti, direttori d'orchestra e i più importanti teatri d'opera, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York: il dialogo fra orologeria e musica d'autore
di Paco Guarnaccia
3' di lettura
Dove ci sono arte e cultura, Rolex non può mancare. E non da oggi. Questo perché per il fondatore Hans Wildorf sostenerle, preservarle e tramandarle alle nuove generazioni doveva essere uno dei punti fondamentali della maison. Così accadde allora. Così continua a essere oggi. Soprattutto con la musica, in particolare quella classica. Una liaison ampia e profonda che tocca un po' tutto quello che anima questa arte. A cominciare dai cantanti con cui, peraltro, tutto è iniziato quando, nel 1976, Rolex scelse come suo primo ambassador il soprano neozelandese Kiri Te Kanawa, una delle voci più importanti dell'epoca. Insignita nel 1982 del titolo di Dame dell'Impero Britannico, l'artista raggiunse una notorietà a quei tempi impensabile, e non solo tra i melomani, quando nel 1981 fu invitata a cantare alle nozze reali più importanti (e mediatiche) dell'era moderna, quelle di Carlo e Diana. Ancora oggi è legata a Rolex che sostiene la sua fondazione che dal 2004 segue le carriere di giovani cantanti della Nuova Zelanda.
Sempre nel 1982 Rolex decise di ampliare il campo dei propri testimonial mettendo in squadra un altro big della musica lirica: il tenore spagnolo Placido Domingo. Un rapporto saldissimo ancora oggi, testimoniato anche dalla sponsorizzazione della maison a Operalia, concorso operistico destinato ai giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Kiri Te Kanawa e Placido Domingo sono due capitani del parterre di ambassador di Rolex che negli anni si è ampliato con una nuova generazione di performer. Qualche nome? Il mezzosoprano italiano Cecilia Bartoli, il soprano bulgaro Sonya Yoncheva, il tenore peruviano Juan Diego Flórez, il tenore tedesco Jonas Kaufman, il basso baritono gallese Sir ByanTerfel, il tenore messicano Rolando Villazón e quello francese Benjamin Bernheim. E poi, ancora, due direttori d'orchestra superstar come l'inglese Sir Antonio Pappano e il venezuelano Gustavo Dudamel. Quest'ultimo è anche un acclamato violinista, famoso per aver diretto, fra l'altro, la Filarmonica di Vienna nel Concerto di Capodanno del 2017, ma anche per le sue incursioni su palcoscenici meno classici come quello dei premi Oscar o quello del Super Bowl di football americano, dove si è esibito con popstar di livello mondiale. Un titolo che ormai indossa bene lo stesso Dudamel, seguitissimo in tutto il mondo, tanto da aver avuto l'onore di vedere la sua vita romanzata nella divertente e premiata serie di Amazon Prime Mozart in the Jungle (quattro stagioni dal 2014 al 2018) con protagonista Gabriel Garcìa Bernal. Ancora, uniti da Rolex, diversi pianisti come Yuja Wang e Yundi (entrambi nati in Cina) e Hélène Grimaud proveniente dalla Francia e la sitarista Anoushka Shankar, figlia d'arte del famosissimo e compianto Ravi Shankar di cui con successo sta cercando di seguire le orme.
Ci sono gli artisti, ma ci sono anche i templi della musica classica e importanti manifestazioni, molti dei quali fanno parte del mondo di Rolex: la Royal Opera House di Londra, il Metropolitan Opera di New York, l'Opéra national di Parigi, il Festival di Salisburgo, il Concerto di Capodanno e il Concerto di Una Notte della Filarmonica di Vienna, l'Opéra de Monte-Carlo di Monaco, il teatro Colón di Buenos Aires e il National Centre for the Performing Arts di Pechino. E poi, ovviamente, il Teatro alla Scala di Milano, di cui dal 2006 la maison è orologio esclusivo, partner ufficiale della tradizionale serata inaugurale del 7 dicembre, del programma Grandi Artisti alla Scala e del Concerto di Natale e, dall'anno scorso, per cinque stagioni anche sponsor del Museo Teatrale alla Scala.
A queste partnership musicali Rolex può aggiungere anche la sezione musica del progetto Maestro e Allievo che, cominciato nel 2002, permette a giovani promesse di essere seguite da grandi e rinomati artisti, e il supporto a due siti web (medici.tv e opera-online.com) il cui obiettivo è quello di rendere fruibile online concerti, opere, festival di altissima qualità e allargare il campo degli appassionati. Insomma, un segno che per Rolex la musica classica è in continua evoluzione.
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