Da Riso Gallo un premio alle aziende partner più innovative e sostenibili
Il riconoscimento intitolato a Mario Preve proprietario e presidente da poco scomparso
di Maria Teresa Manuelli
2' di lettura
Con 1,2 milioni di tonnellate nel 2022 (-17%) l'Italia garantisce il 50% dell'intera produzione di riso della Ue di cui è il primo fornitore. Il primato si estende anche alla virtuosità della filiera. Diversi sono infatti i progetti messi in atto dalle nostre aziende risicole per garantire biodiversità ed equilibrio ambientale e faunistico di interi territori.
Tra questi Riso Gallo dal 2018 ha intrapreso un percorso di sostenibilità volto a coinvolgere le realtà agricole della filiera sotto il progetto Il Riso che Sostiene. Al progetto hanno aderito finora 155 realtà dislocate tra Piemonte e Lombardia, in un raggio di circa 70km dalla sede. Aziende che sono state certificate secondo il protocollo Fsa (Farm Sustainability Assesment), tra gli standard più diffusi a livello internazionale in materia di sostenibilità agricola.
«La lavorazione del riso è già di per sé sostenibile – sottolinea Riccardo Preve, consigliere delegato di Riso Gallo – in quanto tutti i sottoprodotti vengono riutilizzati. La nostra azienda si è impegnata a trovare nuove destinazioni d'uso per valorizzare i sottoprodotti: dall'impiego della lolla in bioedilizia all'utilizzo dell'acqua di cottura del riso nero per la tintura dei tessuti». Quest'anno, lo scorso 2 marzo, Riso Gallo ha voluto incoronare con il Premio Mario Preve per un'Agricoltura Sostenibile 2023 - volutamente intitolato al proprietario e presidente da poco scomparso - le aziende partner che si sono maggiormente distinte in questo ambito.
Quattro i premiati che applicano in modo più virtuoso le principali misure dei Psr relative agli impegni agroclimatici ambientali, quali la realizzazione dei fossetti per le rane, l'utilizzo di cover crop da sovescio e le azioni previste dai programmi di lotta integrata: Petrini Renato e Pier Giorgio di Livorno Ferraris-Vc (Premio Miglior azienda agricola), Agrilomellina di Mortara-Pv (Premio Donna in agricoltura), Aina Roberto e Federico di Sant'Agabio-No (Premio Innovazione), Ma.Chi. di Cozzo Lomellina-Pv (Premio Biodiversità). In particolare l'azienda agricola Petrini Renato e Pier Giorgio ha realizzato un'oasi naturale di circa 14 ettari dove è stata ricreata una vera e propria area umida composta da laghetti e capanni per l'avvistamento delle diverse specie di uccelli che la popolano (birdwatching).
Mentre Ma.Chi. pratica l'inerbimento degli argini delle camere di risaia sia garantendo la crescita di essenze spontanee sia attraverso la semina diretta con miscugli specifici. Dal 2021 i semi sparsi nelle fasce che separano le risaie di principali corsi d'acqua sono specifici a garantire rifugio agli insetti impollinatori.
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