Da Scajola a Sgarbi: la carica dei candidati alle comunali di maggio
Si chiude oggi la presentazione delle liste per le amministrative di Amministrative del 14-15 maggio
di Andrea Marini
2' di lettura
Si chiude oggi la presentazione delle liste per le amministrative del 14-15 maggio. In queste ore si ufficializzerà la carica di aspiranti amministratori locali per rinnovare quasi 800 comuni, di cui 17 capoluoghi di provincia per quasi 6milioni di elettori coinvolti. Tra i casi da segnalare, a Imperia il commissario Ivan Bracco (centrosinistra, senza M5S) sfiderà l’attuale sindaco ed ex ministro Claudio Scajola (questa volta sostenuto dal centrodestra unito). Bracco, nella veste di commissario, ha più volte indagato l’attuale sindaco.
Sgarbi lascia Sutri per Arpino
C’è poi il caso di Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura del Governo Meloni, che da sindaco uscente di Sutri non si ricandiderà nella città in provincia di Viterbo (il centrodestra ha preferito l’esponente di FdI Matteo Amori). Tuttavia, correrà per la carica di primo cittadino di Arpino, un centro della provincia di Frosinone con circa 6.700 abitanti. Il sottosegretario si è innamorato di Arpino nel pieno dello scorso inverno. Ci capitò per caso, iniziò a girarla a piedi: il parroco non lo riconobbe e non volle aprirgli le chiese perché ormai si era fatta sera. Tornò nelle settimane successive: fu amore a prima vista.
A Latina il civico Coletta ci riprova
A Latina c’è il caso di Damiano Coletta che farà il tentativo di battere per la terza volta la destra alle elezioni comunali. L’esponente civico, già due volte sindaco del capoluogo pontino, ha vinto le primarie del centrosinistra grazie a 1.628 voti - contro i 1.007 di Daniela Fiore, candidata del Partito Democratico, e i 125 dell’indipendente Filippo Cosignani - e concorrerà per ricoprire la carica di primo cittadino per la terza volta consecutiva, la seconda alla guida della coalizione di centrosinistra (stavolta anche con il M5S). Nel 2016, Coletta diventò a sorpresa primo cittadino “civico” di Latina. Cinque anni dopo si ricandida, sostenuto anche dal Pd. Anche in questo caso vince a sorpresa. Ma nel luglio 2022 il Tar del Lazio annulla parzialmente il voto di primo turno dell'anno precedente, riscontrando irregolarità in 22 sezioni, e ridecretando il voto in queste 22 sezioni. Coletta viene sconfitto, ma i voti non sono sufficienti per ribaltare l’esito complessivo nel comune. Ma Coletta non può nulla, qualche mese dopo, contro la decisione del centrodestra (che ha la maggioranza del consiglio) di andare dal notaio e sfiduciare il sindaco. Ora Coletta ci riprova.
La rottura del M5S a Pomigliano
Bufera M5s a Pomigliano d'Arco (Napoli), dove, a poche ore dalla presentazione ufficiale delle liste e dei candidati a sindaco per il rinnovo del Consiglio comunale, i pentastellati hanno ritirato l'appoggio alla coalizione di centrosinistra della quale fanno parte anche Pd, Europa Verde, Per e Cittadinanza attiva. Lo ha reso noto lo stesso candidato a sindaco, Marco Iasevoli, che «alla luce dei mutati equilibri politici» ha deciso di ritirare la propria disponibilità. Una coalizione che solo ieri sera aveva sancito la candidatura di Iasevoli su spinta proprio del M5s.
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