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da sostenibilità e innovazione un nuovo impulso per la moda

di Osservatorio Mira

2' di lettura

L’attuale settore del Fashion comprende due storici distretti del lusso, quello biellese popolato da eccellenze del tessile e laneria (Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Piacenza, Cerruti) e quello alessandrino dell’oreficeria-gioielleria (Damiani, Bulgari), e di aziende dinamiche di abbigliamento urban&sportwear (Kappa Basic net, Space 2000). Un comparto ibrido in cui il design della tradizione, dedito ai dettagli costruttivi e ai materiali di grande qualità, convive con il design di innovazione, attento alle nuove tecnologie e agli stili di vita dei consumatori. A questa visione contribuisce una formazione al “progetto”, di note scuole di Design, e alla “manifattura”, da parte di numerose scuole e laboratori sartoriali. Tra i settori del Core Design (progettisti) il Fashion design occupa il quarto posto (9%) sia in termini di unità impresa sia per numero di addetti attivi come stilisti, textile designer, designer di gioielli o accessori, consulenti per l’industria della moda. Nel complesso, chi opera in questo settore dell’innovazione fashion è relativamente giovane e compie percorsi sperimentali, gestiti in autoproduzione e con una particolare attenzione alla sostenibilità (47,6%). Il ricorso a materiali e processi alternativi per produrre capi a basso impatto ambientale, insieme al riciclo e riuso di materie prime come la gomma e di tessuti ecocompatibili caratterizzano infatti alcune produzioni per l’urban e lo sportswear sul territorio. Altri fashion designer esplorano nuove frontiere tecnologiche: il wearable tech (tecnologia indossabile) e il textile design, ossia il progetto funzionale e decorativo di superfici e cromie per l’abbigliamento e l’arredamento. Nel design dell’accessorio si evidenziano le aziende di occhialeria, che sulla scia di un glorioso passato locale combinano design, componenti e processi innovativi, garantiti da una consolidata rete di fornitori specializzati nel trattamento dei materiali e della digital fabrication. Una tecnologia, questa, che grazie all’impulso dato dal Competence Industry Manufacturing 4.0 di Torino e dalle università attrae sperimentatori e produttori dell’accessorio di lusso caratterizzabile: non solo occhiali, ma anche orologi, penne e gioielli. Tra i settori del Design Driven, il Fashion design nell’ultimo rilevamento 2022 guadagna il terzo posto in termini di unità impresa (18%), delle quali più della metà appartenenti al settore abbigliamento, maglieria e articoli sportivi (54,3%), seguito dalla gioielleria e dal design orafo alessandrino (31%), dal tessile di alta gamma (12%) e dagli accessori (2%). In particolare, il distretto orafo di Valenza dà ancora motivi di orgoglio per la capacità di far convivere, in modo sinergico, i numerosi laboratori dei maestri d’arte con l’industria del lusso, che qui ha operato, ancora di recente, importanti investimenti produttivi.

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