Da Sotheby’s Pak “sdogana” il primo gruppo di opere native digitali
Un monocromo grigio, una forma geometrica che evolve nel tempo e un'edizione aperta di cubi aggiudicati per un totale di 17 milioni di dollari a collezionisti digitali
di Maria Adelaide Marchesoni
I punti chiave
4' di lettura
Fra un anno quale sarà l'interesse sui NFT (Non Fungible Token)? Sarà solo un ricordo o i NFT e l'arte digitale rappresenteranno un nuovo appuntamento nel calendario delle case d'aste tradizionali alle quali parteciperanno non solo collezionisti digitali o investitori di criptocurrency? La liaison delle case d'asta tradizionali con le piattaforme più evolute di NFT sarà il prossimo passo? Oggi fa sicuramente notizia che la serie di opere d'arte digitali The Fungible Collection create da un artista enigmatico che si cela sotto lo pseudonimo di Pak sia stata venduta per oltre 17 milioni di dollari, in un'asta di tre giorni, dal 12 al 14 aprile, promossa da Sotheby's, alla sua prima incursione nel mercato dei NFT, sulla piattaforma digitale Niftygateaway.com.
Dal canto suo Pak è convinto che aver “sdoganato” il primo gruppo di opere native digitali all'interno del mondo dell'arte tradizionale attraverso una casa d'aste globale svolga un ruolo culturale importante nel raccontare la narrazione del mondo digitale al mondo tradizionale in termini di definizione del mezzo e creazione di valore. Se poi si aggiunge che la vendita potrebbe essere paragonata a una performance art dei NFT le domande sorgono spontanee sul fatto se l'opera di Pak possa anche essere considerata a tutti gli effetti una performance NFT.
In un tweet Pak (@muratpak) dopo la chiusura dell'asta ha dichiarato “i NFT fungibili stanno per essere coniati” e, inotlre, ha voluto “ringraziare @niftygateway per gli sforzi tecnici estremi, @Sothebys (specialmente, @MaxMoore_Art, responsabile della vendita) per aver accettato questo grande cambiamento e tutti i collezionisti per aver intrapreso questo viaggio con noi.”
La vendita
Due i momenti: la prima parte consisteva in un tradizionale drop di NFT in cui due opere indipendenti, entrambe in edizione unica sono state offerte online.
Il primo “The Switch” è un NFT unico, “one of one”, che dimostra l'evoluzione dell'opera d'arte nel regno digitale. “The Switch”, corrisponde a una forma geometrica in bianco e nero che ruota ed è sviluppato per cambiare forma in un determinato momento del futuro, che Pak conosce. L'evoluzione è determinata e resa immutabile da contratti intelligenti, o codice auto-esecutivo sulla blockchain Ethereum. Per gli appassionati dell'arte digitale il fascino sta nel fatto che l'intera opera è progettata per cambiare forma se il suo nuovo proprietario decide di effettuarla. Una volta cambiata, non può essere annullata. Dieci le offerte in apertura il 12 aprile, che sono terminate a 1,4 milioni di dollari e l'opera è stata venduta a @damian, ovvero l'investitore californiano di criptovalute Damian Medina.
L'altro NFT “The Pixel” letteralmente un singolo pixel (1x1), un token che esprime l'unità più elementare di un'immagine digitale – un monocromo grigio medio - è stato aggiudicato per 1.355.555 dollari a etyoung (primo offerente a 1.200.683 dollari), collezionista d'arte digitale Eric Young che ha twittato che “The Pixel” aveva “occupato gran parte della [sua] mente negli ultimi giorni”. Tre gli offerenti, ma i rilanci per ottenere il monocromo grigio sono avvenuti in prevalenza da un altro utente della piattaforma che si fa chiamare 33.
Secondo round
La seconda parte della vendita è stata più complessa. Accanto alle opere indipendenti, Pak ha proposto anche una serie di lavori a forma di cubo in “edizione aperta”. Inizialmente sono stati rilasciati ad un prezzo pari a 500 dollari per singolo cubo per raggiungere fino a un'opera da 1.000 cubi per 500.000 dollari. I NFT corrispondenti sarebbero poi stati emessi a seconda di quanti cubi l'offerente aveva acquistato. Durante la finestra di vendita di 15 minuti del primo giorno, sono stati venduti 19.740 cubi in otto livelli di prezzo, per un totale di 9,8 milioni di dollari. Il secondo giorno, i prezzi sono raddoppiati, quindi un cubo costava 1.000 dollari, e sono stati venduti 3.268 per un totale di 3,3 milioni di dollari nello stesso arco di tempo. Il terzo giorno, il prezzo di un cubo è stato nuovamente aumentato a 1.500 dollari con 593 vendite. In totale, 3.080 acquirenti unici hanno speso circa 14 milioni di dollari per 23.598 cubi. Per complicare l'offerta, quattro opere non erano tecnicamente in vendita, ma erano utilizzate per incentivare gli offerenti: “Complexity”, un'edizione di 100, è stata regalata ai 100 individui che hanno acquistato il maggior numero di cubi.
La fotocopiatrice di NFT
Archiviate le vendite di Christie's e di Sotheby's, ora è il turno di Phillips, che ha avviato online dal 12 aprile la vendita, che accetterà la criptovaluta Ethereum come pagamento.
“The Replicator”, un NFT dell’artista digitale che si fa chiamare Mad Dog Jones, pare sia uno dei più venduti nel mondo NFT. Le offerte attuali sono 61 e hanno raggiunto 2,4 milioni di dollari, ma c'è tempo fino al al 23 aprile. Il NFT che Mad Dog Jones sta vendendo a Phillips raffigura una fotocopiatrice, è particolarmente unico in quanto è progettato per generare nuovi NFT su base mensile. Così l'acquirente potrebbe andare a possedere da 180 a 220 NFT unici - ognuno con il proprio valore di rivendita - sulla base di un singolo acquisto. Insomma in asta va la fabbrica degi NFT e dopo aver scoperto il valore dell’unicità dell’NFT, la sperimentazione la replica in serie. Un’arte tutta da scoprire!
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