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Da Sotheby’s in primo piano la pittura del ‘900 e le artiste

Il doppio catalogo supera le incertezze economiche anche grazie a garanzie e molti lotti ritirati. Mercato stabile ma milionario per artisti già affermati, più dinamico sulle nuove scoperte al femminile

di Giovanni Gasparini

4' di lettura

Il doppio catalogo serale proposto da Sotheby's il 14 ottobre a Londra ha riportato in totale con la commissioni 96 milioni di sterline, a metà della stima di 81-105 milioni senza commissioni, uno dei migliori risultati per le vendite durante la settimana dell'arte legata alla fiera Frieze in corso. La mancata trasparenza circa le garanzie non permette di comprendere adeguatamente quanto questi risultati siano il prodotto di operazioni finanziarie a tavolino o il genuino interesse di più di un compratore. Ma questo per il momento non sembra interessare molti, come accadde prima del disastro legato all'abuso delle garanzie per oltre un decennio fa.

Il catalogo ‘The Now'

Il primo catalogo di arte recentissima è stato battuto in meno di tre quarti d'ora nello sala trasformata in studio televisivo con tanto di ‘gobbo' per far recitare il banditore, evidentemente scelto per le sue qualità sceniche più che per la capacità di condurre un'asta. Oramai il mercato si svolge sempre più al telefono e online e i risultati sono sempre meno trasparenti, con buona pace degli illusi che pensavano che portare il mercato fuori dalla realtà fisica avrebbe migliorato la sua leggibilità. I 17 lotti proposti, dopo un solo ritiro, hanno tutti trovato un compratore per un totale di 11,4 milioni di £, oltre la stima alta di 10,8 milioni che, però, non includeva le commissioni. Due lavori di Banksy, entrambi aggiudicati ben al di sotto delle stime, forse ai garanti, hanno portato 4,3 milioni di £: ‘Love is in the Air' del 2006 ha raggiunto la stima bassa di 3,4 milioni grazie alle commissioni e ‘Girl with Balloon Diptych' si è fermato a 900mila £, da una stima rivista al ribasso di 1,2-1,8 milioni. Forse il mercato speculativo per questo street artist sta cambiando di segno?

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«Nobody Puts Baby in the Corner», 2019, di Flora Yukhnovich

Prosegue, invece, la forte spinta speculativa sulle artiste giovani con opere, spesso, fresche di pittura, grazie anche al traino della fiera londinese e per alcune della presenza in Biennale a Venezia, se qualcuno si fosse mai illuso che le decisioni curatoriali fossero indipendenti dalle spinte del mercato. Flora Yukhnovich con l'enorme decorazione ‘Nobody Puts Baby in the Corner' del 2018 è passata di mano a 1,6 milioni, oltre tre volte la stima bassa, ma molto più vicino ai prezzi dei dipinti nuovi in vendita presso la sua galleria a Frieze.

Indoor Outoor Artist’s», 2015 di Caroline Walker

Un'altra gara di rilanci ha portato al record in asta per Caroline Walker con ‘Indoor Outdoor' del 2015, tela figurativa di certo gusto per un interior designer che quasi ha decuplicato la stima bassa fermandosi a 529mila £, superando così il precedente record ottenuto da Phillips poche ore prima.

« The Misguided Thrill of Frills», 2017 di Jadé Fadojutimi

Anche l'artista di Gagosian Jade Fadojutimi ha superato la stima a 554mila £ con un lavoro coloratissimo e ovviamente di grandi dimensioni del 2017, appena oltre i prezzi a cui sono venduti i suoi lavori recenti in fiera. È passato, invece, sotto la stima Jonas Wood con un lavoro figurativo enorme del 2015 a 640 mila £.

I grandi vecchi milionari

Ma sono i grandi nomi già affermati della pittura del secondo dopoguerra a portare i risultati milionari del secondo catalogo. È rimasto invenduto solo uno dei 33 lotti rimasti, dopo il ritiro di ben 9 lotti rispetto al catalogo iniziale (sempre che siate riusciti a prenderne una copia fisica), che hanno aggiudicato un totale di 84,7 milioni di £. Sembrerebbe che grazie anche ai cataloghi digitali che permettono ampie modifiche in corso d'opera il ritiro appena prima dell'asta abbia sostituito il rischio dell' invenduto, evitando quindi che esso venga riportato nei database dei risultati e permettendo di ottenere statistiche di invenduti assai contenute.

« Three Studies for Portrait of Henrietta Moraes», 1963 di Francis Bacon

Ben metà del realizzo è dovuto ai due lotti aggiudicati oltre i dieci milioni. Il trittico di Francis Bacon del 1963 che ritrae Henrietta Moraes, tre lavori di dimensioni ridotte venduti dopo un solo rilancio, ben al di sotto della stima a richiesta di 30-35 milioni, a 24,3 milioni con le commissioni, con ogni probabilità finiti al garante; e uno studio astratto sui colori di Gerhard Richter del 1966 ‘192 Farben' di 2 x 1,5 metri, conteso fino a 18,3 milioni da una stima di 13-18 milioni di £, grazie anche alla provenienza museale.

«192 - Farben», 1966 di Gerhard Richter,

La pittura figurativa inglese continua la sua corsa con il record per Frank Auerbach con un ritratto ‘Head of J.Y.M.' dai toni scuri del 1984-85 conteso fino a 5,6 milioni, da una stima 3-4 milioni di £, e un coloratissimo ‘Big Landscape' del 1987-88 di Hockney che ha superato la stima a 4,2 milioni di £. Contesa fino a 1,9 milioni di £, oltre la stima alta di 1 milione, anche una tela non finita di Lucian Freud del 1993 ‘And the Bridegroom', rivelatrice della tecnica compositiva dell'artista, oggetto di ben tre mostre museali a Londra in questo periodo.

«Head of J.Y.M.», 1984-85 di Frank Auerbach

In ambito Pop si è salvato grazie, probabilmente, alle garanzie la composizione di Andy Warhol ‘Nine Multicoloured Marilyns' ferma a 5,2 milioni con le commissioni, da una stima di 6-8 milioni di £.

«Listening One», 1947 di Louise Bourgeois

Ottimi risultati per le artiste storicizzate

Prosegue, invece, il buon momento per l'arte al femminile con un lavoro recente (2010) di Yayoi Kusama della serie ‘Infinity-Nets' di grandi dimensioni aggiudicato a 3,4 milioni da una stima di 1,8-2,5 milioni di £, mentre un bronzo di Louise Bourgeois del 1981 di oltre due metri d'altezza ‘Listening One' ha superato la stima di 1,8 milioni a 2,3 milioni di £ con le commissioni. Record per il debutto in asta dell’austriaca Kiki Kogeknik, probabilmente legato alla sua presenza in Biennale, il cui lavoro Pop del 1964 ‘Siempre Por Tio' ha raggiunto 208mila £ da una stima di 70-100mila £. Fra i ritiri spiccano lavori di Cy Twombly (stima 4-6 milioni di £), John Currin (1,5-2 milioni) e Pistoletto (700mila - 1 milione di £).

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