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Da una sponda all’altra del Danubio per scovare i mille volti di Budapest

Buda e Pest sono le due anime della capitale ungherese, divise in 23 distretti dove sono moltissime le attività e le manifestazioni culturali durante tutto l’anno

di Erika Scafuro

Budapest

4' di lettura

È fra la primavera e l'inizio dell'estate che, davanti al Danubio, va in scena la stagione migliore della capitale ungherese: quando le ore di luce aumentano, la temperatura è perfetta per stare all'aria aperta e, al tramonto, dai locali affacciati sulle sponde del fiume, una gioiosa babele di lingue e provenienze rende Budapest il luogo perfetto in cui vivere la contemporaneità. Buda e Pest sono le due anime di questa città, divise, e al contempo unite, da Duna - il Danubio per gli ungheresi - su cui entrambe si affacciano.

Dall’unione di tre città è nata la Budapest odierna

Un tempo erano Buda, Óbuda e Pest, tre città indipendenti. Così come la conosciamo oggi, invece, la capitale ungherese è, dal 1873, l'unione di queste tre città di cui ha mantenuto le proprie e distinte caratteristiche. Suddivisa in ventitré kerület - distretti -, Budapest è ancora fortemente caratterizzata da ciò che rende uniche le due anime predominanti e che delimita gli spazi propri di ognuna, quella di Buda insieme all'antica Óbuda, dall'alto della sua collina sulla riva destra del Danubio e quella di Pest, la pianura della riva sinistra. Negli anni recenti Budapest ha acquisito sempre più prestigio. Nella metropoli magiara ogni stagione ha le sue peculiarità, per citarne una è la città per eccellenza dei centri termali in cui rilassarsi durante la stagione fredda, a non cambiare mai è la sua offerta culturale, con un ricco ventaglio di proposte; Budapest brulica tutto l'anno di visitatori da ogni parte del mondo a cui ha tantissimo da mostrare. Girare a piedi è il modo migliore per apprezzare ogni veduta della città, per attraversare il Danubio e osservare da una sponda all'altra i monumenti di Pest, centro amministrativo e culturale, e di Buda, la città vecchia oggi zona più residenziale.

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Buda, la varietà architettonica della città vecchia

Luogo di insediamenti umani fin dal Paleolitico e antico sito romano di Aquincum, Várnegyed – come è conosciuta agli ungheresi la città vecchia – con la sua varietà architettonica ed i suoi edifici storici è Patrimonio dell'Umanità Unesco. Ad osservarla da Pest, che le sorge di fronte, Buda sembra invitare i visitatori a salire verso la collina Gellért da cui ammirare il corso del Danubio. Giunti qui ci si incammina verso il Castello Reale che domina tutta la città. Voluto dal re Béla IV come residenza reale, le antiche fondamenta furono costruite già in epoca medievale intorno alla metà del 1200, la costruzione venne ultimata in stile rinascimentale e barocco. Nei secoli il Castello fu distrutto e ricostruito varie volte, la sua presenza oggi rimane uno dei simboli più esclusivi di Budapest. La visita prosegue nel dedalo di vie dal fascino medievale che conduce a Mátyás – templom, la chiesa neogotica costruita fra il 1247 e il 1257; il re Mattia, che regnò dal 1458 al 1490, era indissolubilmente legato all'edificio religioso in cui si sposò due volte. È dalla terrazza di Halászbástya, il bastione dei Pescatori, che la vista su Pest si fa ancora più panoramica e incantevole. Il nome si deve all'antico mercato del pesce che sorgeva in questa zona; il bastione dei Pescatori è stato costruito tra il 1890 e il 1905, in stile neoromanico e neogotico, dall'architetto ungherese Frigyes Schulek per celebrare il millenario dell’insediamento degli ungheresi.

L’esterno del Four Seasons Hotel Gresham Palace di Budapest

Pest, centro commerciale e amministrativo

Cuore pulsante della città, Pest è l'anima più vivace della capitale ungherese. Ad imporsi su tutto c'è Országház, il Palazzo del Parlamento, con la sua commistione di stili architettonici gotico, rinascimentale, barocco. Soffermatevi ad ammirare questo edificio storico e politico davvero splendido. Progettato dall'architetto ungherese Imre Steindl, ispirato dall'abbazia londinese di Westminster, il palazzo venne costruito fra il 1885 e il 1904. Emblema ulteriore di Budapest è Szent István – bazilika, la basilica dedicata a Santo Stefano, re d'Ungheria dall'anno 1000 al 1038, fondatore dello Stato ungherese. I personaggi importanti della storia della nazione vengono celebrati in Hösök tere, la Piazza degli Eroi che si apre al termine del lungo viale Andrássy, anch'esso parte del Patrimonio mondiale dell'umanità Unesco; i due colonnati, che si stringono attorno alla colonna centrale con l'Arcangelo Gabriele, ospitano appunto sculture raffiguranti gli eroi nazionali ad opera di György Zala. Progettata dall'architetto austro-ungherese Albert Schikedanz per celebrare il primo millennio della nazione nel 1896, oggi la piazza ospita ai suoi lati rispettivamente la Galleria d’arte e il Museo delle Belle Arti. Nel settimo distretto di Budapest si trova uno dei quartieri più storici, quello ebraico. Collettore di avanguardie in ambito di design e creatività, è nel quartiere ebraico che si può visitare Nagy Zsinagóga, la più grande sinagoga d'Europa e, nel cortile, ricordare le vittime ungheresi dell'Olocausto davanti alla scultura del salice piangente dallo scultore ungherese Imre Varga. Se la commerciale via Váci attira i turisti che amano lo shopping, è d'obbligo una sosta nello storico Café Gerbeaud (Vörösmarty tér, 7) per gustare la squisita torta tipica a strati farcita con noci, marmellata di albicocche, strati di pasta frolla, copertura di cioccolato fondente. L’Isola Margherita, che si estende al centro del Danubio ed è raggiungibile a piedi dall'omonimo ponte, è il luogo in cui rigenerarsi dalla frenesia della città, un parco che offre passeggiate immersi nel verde, prati su cui stendersi o sui quali correre ed un profumatissimo roseto.

I ponti che uniscono Buda e Pest

I ponti di Budapest, in totale sono nove, sono un simbolo potente della città ungherese: oltre a consentire di attraversare il Danubio, si fanno portavoce di quella unione non solo fisica tra Pest e Buda. Il Ponte delle Catene - Széchenyi Lánchíd - è il più famoso e identificabile con i leoni in pietra scolpiti ai suoi punti estremi: voluto dal politico István Széchenyi, il ponte sospeso fu progettato dall'ingegnere britannico William T. Clark ed ultimato nel 1849, simboleggiava la riunificazione di Buda e Pest, che sarebbe avvenuta ventiquattro anni dopo. Il Ponte Margherita - Margit híd – è quello che collega Budapest alla verde isola Margherita, mentre il Ponte della Libertà - Szabadság híd – si trova nel punto in cui convergono, dalla parte di Pest la zona del mercato centrale e, dalla parte di Buda, la collina Géllert con le sue terme.

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