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Da “Six Underground”, la produzione cinematografica da 150 milioni di dollari di Netflix del 2018, a “Il Grande Spirito” del 2019 di Sergio Rubini e Rocco Papaleo, Taranto consolida la sua collocazione come set di produzioni televisive e filmiche. In questi giorni sono in fase di ultimazione le riprese della fiction di Rai Uno il “Commissario Ricciardi 2”. La città vecchia di Taranto è diventata la scenografia della Napoli degli anni ‘30. Protagonista di questa seconda serie l’attore Lino Guanciale. La serie - tratta dai romanzi dello scrittore Maurizio De Giovanni e realizzata da Rai Fiction e Clemart - è stata trasmessa all'inizio del 2021 da Rai Uno nelle prime sei puntate, regia di Alessandro D’Alatri. É stata anche premiata come “miglior fiction televisiva” al Premio Biagio Agnes. La seconda stagione, per la regia di Gianpaolo Tescari, dovrebbe essere trasmessa tra il prossimo autunno e gli inizi del 2023. Sempre a Taranto, si sono svolte anche le riprese, ora terminate, di “Palazzina Laf”, che ha segnato il debutto alla regia di Michele Riondino, tarantino, già protagonista della fiction di Rai Uno “Il Giovane Montalbano”. Mentre partono le riprese di un'altra fiction di Rai Uno, “Sei Donne”, per la regia di Vincenzo Marra.
La Puglia diventa un set cinematografico “allungato” in cui anche la Murgia interna, con la sua “luce” e l’affinità con i paesaggi della Terrasanta, fa la sua parte. A cominciare, nel 1964, da Pier Paolo Pasolini, ed il suo “Il Vangelo secondo Matteo”, ambientato a Massafra, a Santeramo e ad Andria. Più recenti le produzioni internazionali come “Wonder Woman” (2017), e “Not time to die” (campione di incassi 2021) con James Bond. In queste settimane un remake della favola di Cappuccetto Rosso. «Ad attrarre –spiega il presidente dell’ente Parco, Francesco Tarantini –sono i nostri paesaggi». La filiera audiovisiva cerca il rilancio dopo la stagione del Covid con quasi 200 produzioni ospitate e circa 500 professionisti occupati, in media, ogni anno. «Le imprese pugliesi o sono piccolissime o fanno da services per i grandi film o le grandi serie che sbarcano qui.Servono invece – avverte Maurizio Sciarra, presidente di Apulia Film Commission negli anni 2015-2019 – partnership con grandi produzioni estere».
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