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Da Valdarno al Chianti, sei store che scommettono su un'eleganza non formale

La bottega di tessuti del nonno è diventata una costellazione di boutique, dove lo storico gusto fiorentino incontra le ultime tendenze della moda. Protagonista di stagione, la giacca: maxi, micro o strutturata

di Lisa Corva

Alcuni pezzi della collezione P/E 2022 di BRUNELLO CUCINELLI.

2' di lettura

Paolo Mantovani è un uomo innamorato della sua Toscana. E ha ragione, perché la città-gioiello in cui si trova la boutique – che sono in realtà quattro – è San Giovanni Valdarno. «Siamo qui dal 1955», racconta. «All'inizio con la bottega di tessuti del nonno Pietro, dove si vendevano anche bottoni, ago e filo, per chi ricamava la biancheria. Non a caso questo è un territorio di eccellenze artigiane». Dai bottoni si è arrivati alla moda di lusso, declinata in quattro negozi: uomo, donna, street style e kids. «Nel 2004 abbiamo aperto anche a Castiglione della Pescaia, dove da sempre andavamo al mare; nel 2016 a Greve in Chianti».

Un dettaglio della ristrutturazione dello store donna, affidata alla studio Baciocchi Associati.

Una preziosità in più è la ristrutturazione degli store, affidata ad uno studio di architetti esperti in retail, Baciocchi Associati. «Roberto Baciocchi è venuto qui, dove è nato Masaccio, si è imbevuto del territorio, ha rielaborato gli elementi della fiorentinità. Per il negozio uomo abbiamo scelto l'acciaio, il grigio e il verdino del velluto fiorentino. Per quello donna, l'ottone e il rosa pallido delle vesti rinascimentali. Ogni stanza ha la sua storia».

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La boutique donna con una selezione di accessori VERSACE.

Con l'arrivo della nuova stagione si punta «sulle giacche, oversize o cortissime: mi sembra che siano uno degli elementi importanti del guardaroba post pandemia, rappresentano una virata verso il nuovo bel vestire. Io poi consiglio quelle “costruite” e raffinate di Dior (da 1.400 euro in su). E, in generale, i capi di Cucinelli, che permettono di vestirsi a strati con morbidezza. Oltre al suo cashmere straordinario, mi piace l'utilizzo magistrale dei colori chiari, che in questo momento trasmettono positività: il latte, il travertino, il cammello in toni tenui, con un tocco di lurex o di blu. Il suo lurex è meraviglioso, un glitter che non si vede, è sommesso, come tanti piccoli colpi di luce». Per l'uomo, fra le proposte dello store Mantovani segnala «Burberry, innanzitutto (da 550 euro). I capi che hanno il classico “check”, lo scozzese, anche reinterpretato; la maglieria, con il nuovo logo B voluto da Riccardo Tisci, le felpe. Per quest'estate aggiungo le camicie in seta di Casablanca (da 700 euro) che hanno stampe un po' rétro, ironiche e d'atmosfera. L'abbinamento è con un jeans bianco o délavé, ad esempio quello di Dsquared2, che ha una nuova vestibilità, con il cavallo non troppo basso e la gamba dritta (da 420 euro), o, al mare, con i pantaloncini tennis corti di Casablanca o di Dolce & Gabbana. Infine, le giacche di Tom Ford (da 2.100 euro), sia in tinta unita sia fantasia. Per un look formale ammorbidito».

Una vista dello store uomo, con pezzi BALMAIN e LOEWE.

Nella sua boutique Mantovani ama offrire ai clienti un caffè nelle tazze art collection di Illy. Uscendo, consiglia di visitare «la Basilica di Santa Maria delle Grazie, con la Madonna in maiolica di Giovanni della Robbia all'esterno, ex voto dopo la peste. E la delicata Annunciazione del Beato Angelico di inizio Quattrocento». Le ali dell'angelo, da sole, valgono il viaggio.

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