Da Vodafone offerte e servizi per la riduzione dei gas serra
di Gianni Rusconi
3' di lettura
Ci sono tanti modi per contribuire alla sostenibilità ambientale attraverso il riciclo di dispositivi elettronici e uno di questi, scelto da Vodafone nell’ambito del proprio programma “Tech”, consente a chiunque di recarsi in un negozio dell’operatore di telefonia e valorizzare il proprio smartphone usato rispetto a una specifica scontistica.
L’iniziativa, estesa a tutti i Vodafone Store italiani, ha due precise finalità: da un lato favorire il consumatore a un nuovo acquisto di selezionati nuovi modelli a costi competitivi (e con la possibilità di un pagamento a rate e la sicurezza di un’assicurazione che copre danni e furto); dall’altro - ed è qui che entra in gioco la componente di “circularity” del progetto - il vecchio telefono viene valutato direttamente nel punto vendita e nel caso soddisfi i requisiti necessari (apparecchio funzionante, libero da vincoli e rate pendenti e privo di dati personali al suo interno) viene inserito in un processo di riciclo responsabile su scala nazionale per assicurarne o il corretto smaltimento o, laddove possibile, il suo ricondizionamento per una sua nuova vita.
L’attenzione di Vodafone al tema “green” parte da lontano e contempla l’obiettivo di azzerare la propria carbon footprint, raggiungendo le zero emissioni di CO2, entro il 2040 (in Italia Vodafone ha anticipato gli obiettivi al 2025). Il progetto Smart Change lanciato a novembre 2021 per il ricondizionamento dei vecchi device è uno dei diversi capisaldi di questa strategia, così come lo è l’accordo siglato in febbraio (e operativo dai prossimi mesi) con Recommerce, società francese che opera nell’ambito degli smartphone rigenerati sin dal 2009, accordo che va per l’appunto nella direzione di prolungare il ciclo di vita degli smartphone usati e incoraggiare i consumatori a permutare o riciclare i loro “companion” digitali non più utilizzati. In virtù di questa partnership, nello specifico, Vodafone offrirà in tutta Europa un pacchetto di servizi (comprensivo di assicurazione, supporto tecnico e interventi di riparazione) mettendo a disposizione di tutti i consumatori anche una nuova piattaforma digitale per semplificare loro la valutazione delle varie opzioni di “trade-in” del proprio usato.
Perché programmi come quello di Vodafone hanno un’importanza sempre più rilevante nella lotta alla riduzione dei gas serra è presto spiegato. Stando a uno studio (del 2019) del Comitato economico e sociale europeo, per esempio, la possibilità di mantenere in vita per un anno in più uno smartphone può contenere nella misura massima del 29% l’impatto di CO2 prodotto dall’apparecchio nell’intero suo ciclo di vita. L’acquisto di uno smartphone ricondizionato, stando ai calcoli dei vari produttori, permette inoltre di risparmiare fino a 50 Kg di anidride carbonica (il 20% in meno rispetto a un equivalente prodotto nuovo) ed elimina la necessità di estrarre fino a 164 Kg di materie prime.
Un recente rapporto di Deloitte (con dati aggiornati allo scorso agosto) ha rilevato infine come i circa 4,5 miliardi di smartphone attivi nel mondo a fine 2022 potrebbero generare qualcosa come 146 milioni di tonnellate di CO2 ed emissioni equivalenti. Se rapportiamo le emissioni riconducibili ai telefonini alle 34 giga tonnellate immesse complessivamente nell’aria in tutto il pianeta, la percentuale è contenuta, ma questo non toglie che si tratti di un fenomeno da tenere in fortissima considerazione nell’ambito delle iniziative che mirano a ridurre l’inquinamento globale.
La stima elaborata da Vodafone ( che dal canto suo già alimenta la sua rete al 100% con fonti rinnovabili), in tal senso, parla da sola: per ogni milione di smartphone raccolti in permuta per essere ricondizionati e rivenduti, si potrebbero cancellare più di 50mila tonnellate di CO2. Ecco perché in un mercato, come quello italiano, in cui il 94% delle persone fra i 18 e i 75 anni possiede un dispositivo mobile, i risultati da poter raggiungere sono potenzialmente enormi.
Ed è di fatto il fine a cui punta anche Vodafone, affiancando al programma di ricondizionamento dei telefonini usati altre specifiche iniziative, a cominciare dall’impegno a riutilizzare, rivendere o riciclare il 100% dei propri rifiuti di rete (apparecchiature elettriche in disuso come tralicci e antenne o apparati It in eccesso) entro il 2025.
loading...