Classifiche

Da Winelivery a Pinsami, la top ten del food italiano che cresce di più (ma meno di altri settori)

Nella classifica «Top 1000» di Ft e Statista si è dimezzato il numero di aziende ad elevata crescita censite nell’agroalimentare italiano

di Manuela Soressi

Pinsami è tra le aziende italiane del food che sono cresciute di più negli ultimi anni

3' di lettura

In Italia il business corre veloce. Ma meno nel food&beverage. Con 235 imprese, siamo il Paese con il maggior numero di new entry nella classifica delle prime mille aziende europee con il maggior tasso di crescita nel periodo 2017-2020 stilata dal Financial Times in collaborazione con l'istituto di ricerca Statista. Ma se guardiamo al comparto alimentare ci fermiamo a una decina, la metà di quelle presenti nella classifica 2020.

1) Winelivery

La posizione migliore – la nona – se l'è conquista Winelivery, grazie a un tasso di crescita del 6480% e a un tasso annuo di crescita composto (Cagr) del 303%. Fondata nel 2015, questa start up di ecommerce specializzata in vini e alcolici che consegna in mezz'ora e alla temperatura perfetta per il servizio è passato dai 111mila euro di fatturato 2017 ai 7,3 milioni di euro del 2020.

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2) Everli

Di delivery si occupa anche la seconda azienda italiana in classifica (68esimo posto): è Everli, il principale marketplace europeo per la spesa online con circa 3 milioni di ordini consegnati, che è cresciuta a un tasso del 1637% e con un Cagr del 159%, arrivando a sfiorare i 110 milioni di euro

3) Pinsami

Per trovare un'azienda di produzione bisogna arrivare al 137esimo posto, guadagnato da Pinsami, grazie a una crescita del 975% e un Cagr del 120%: risultati considerevoli se si considera che il tasso minimo medio di crescita per entrare nella classifica era del 36,5%. «Pinsami è nata proprio nel 2017 e da subito si è imposta con le sue basi pinsa, facendo leva sulla qualità degli ingredienti, sulla velocità di risposta e sull'adattabilità a un mercato in evoluzione e in gran fermento», commenta Fabio Grillo ceo dell'azienda emiliana, che ha chiuso il 2021 raddoppiando il fatturato dell'anno precedente (10 milioni di euro) e che prevede di crescere di un altro 40% quest'anno anche grazie un piano di investimenti, che prevede anche l'apertura di nuovo stabilimento di 10 mila metri quadrati a Reggio Emilia.

4) Serre

E dopo la pinsa, il vino, con il 212esimo posto di Serre, azienda vitivinicola trevigiana della famiglia Pederiva, con 65 anni di storia alle spalle, cresciuta in quattro anni del 695% arrivando a superare i 9 milioni di euro di ricavi. Una cifra destinata a crescere anche grazie al nuovo stabilimento e polo logistico, inaugurato a fine 2021, che permetterà all’azienda di aumentare di circa il 25% il numero delle bottiglie prodotte.

5) Blife

È il biologico, invece, il core business di Blife (516esimo posto), importatore, esportatore e distributore di frutta e verdura fresca, frutta secca e materie prime biologiche, con oltre 4,1 milioni di euro di fatturato e che, tra 2017 e 2020, è cresciuto del 306% e ha ottenuto un Cagr del 59%.

6) EmiliaFoods

È orientata all'export la EmiliaFoods (695esimo posto), azienda che sviluppa prodotti alimentari per i principali retailer mondiali, e li fa realizzare da una rete di aziende italiane. Fondata nel 2013, cresciuta del 230% nel quadriennio e con un CAGR del 49%, ha sfiorato i 27 milioni di euro di fatturato nel 2020, che dovrebbero diventare 37 nel 2022.

7) Armonie Alimentari

Con Armonie Alimentari (737esima posizione) si passa a un altro protagonista del food made in Italy: il Parmigiano Reggiano Dop, che l'azienda usa anche come base per snack e stuzzichini, oltre a valorizzarne le produzioni da prato stabile. Nata nel 2014, tra 2017 e 2020 l'azienda è passata da 879mila e 2,8 milioni di euro di fatturato, evidenziando un tasso di crescita del 218% e un Cagr del 47%.

8) Caffè Barbaro (Nutis)

Al 768esimo posto ecco un altro testimonial del made in Italy: il caffè. Quello di Nutis, azienda specializzata da oltre 50 anni nella produzione di qualità realizzata nella tradizione napoletana e di tè e tisane, con il brand Caffè Barbaro, e che ha sviluppato una rete di store in franchising.

9) Reveg Fruit

 In 909esima posizione troviamo Reveg Fruit, azienda milanese specializzata nell’import-export nel settore ortofrutticolo, che ha messo a segno una crescita del 170% e ottenuto un Cagr del 39%, e che ha superato nel 2020 i 2,3 milioni di euro di ricavi contro gli 870mila euro del 2017.

10) Arte&Passione

A chiudere la top ten delle aziende italiane del food&beverage è Arte&Passione, che si occupa di ristorazione collettiva e commerciale, e che nel periodo 2017-2020 ha ottenuto un +161% e un Cagr del 37%, riuscendo più a triplicare il fatturato, arrivato a 1,6 milioni di euro.

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