ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùPresentate 550 proposte di modifica

Dagli extraprofitti al superbonus, pressing di Fi per cambiare il decreto Asset

Scaduto alle 12 il termine per presentare le proposte di modifica nelle commissioni riunite Ambiente e Industria del Senato

Dl asset, ok del Cdm a provvedimenti contro il "caro voli"

6' di lettura

Sono 550 gli emendamenti al decreto Asset presentati nelle commissioni Ambiente e Industria del Senato. Il termine per avanzare proposte di modifica è scaduto alle 12 di oggi 14 settembre. Nel testo, che contiene anche il nodo dell’imposta sulla tassazione degli extraprofitti bancari oltre alle soluzioni per contrastare il caro voli, è stato fatto confluire il decreto che autorizza il ministero dell’Economia a partecipare all’offerta per la rete di Tim. Il decreto è al centro del dibattito politico, non solo tra maggioranza e opposizione, ma anche tra le forze che sostengono il governo Meloni. Il decreto è nel calendario dei lavori dell’aula di Palazzo Madama dal 26 al 28 settembre.

Tempi stretti per l’esame

A questo punto per l’esame dei 550 emendamenti i tempi sono stretti. Le Commissioni si dovrebbero rivedere martedì prossimo, 19 settembre, per iniziare l’iter di esame, a partire dalle inammissibilità. L’obiettivo è di chiudere entro giovedì anche se non si esclude una “coda” entro martedì 26 mattina dato che il provvedimento è in Aula dal pomeriggio. Non si escludono neppure ipotesi più pessimistiche come la conclusione dei lavori in Commissione senza votare il mandato al relatore mentre sullo sfondo si profila la richiesta della fiducia. Dipenderà naturalmente anche dal confronto con l’opposizione. Il decreto legge dovrà poi passare alla Camera per essere convertito in legge entro il 9 ottobre.

Loading...

La stretta sugli extraprofitti delle banche

Tra le misure più contestate, quella che prevede l’introduzione di una tassa straordinaria sugli extraprofitti. Si tratta di una imposta straordinaria eccezionale una tantum a carico delle banche. È un'aliquota del 40% sull'incremento del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico rispetto al margine di interesse nell'esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2022. L'una tantum non può andare oltre la soglia dello 0,1% del totale dell'attivo relativo all'esercizio antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023. Il tributo va versato nel 2024. La stretta fiscale, prevista dal Governo, è finita nel mirino di una delle forze politiche che sostiene l’esecutivo: Forza Italia.

Paletti di FI in 11 emendamenti

Gli Azzurri hanno messo nero su bianco le proprie richieste di modifica della tassa sugli extraprofitti delle banche in 11 proposte emendative. La proposte vanno dall’esclusione delle banche «di minori dimensioni e complessità operativa» al rafforzamento del concetto di una tantum («si applica esclusivamente all’anno 2023»). C’è la richiesta di escludere i titoli di Stato dal calcolo dell’extraprofitto e si alza la percentuale dell’attivo che costituisce il tetto massimo del prelievo. Prevista anche la deducibilità.

Fratelli d’Italia, con la premier Giorgia Meloni, e la Lega con il segretario Matteo Salvini hanno invece difeso la misura. «Sì a correttivi su extra-profitti ma a parità di gettito», ha chiarito la leader di Fdi.

«Abbiamo presentato gli emendamenti ma siamo pronti al dialogo e al confronto con una posizione chiara: non poniamo diktat - ha chiarito il segretario di Fi Antonio Tajani -. Vogliamo solo che la norma sia scritta bene nell’interesse dei risparmiatori. Troveremo una sintesi» in maggioranza, «sono convinto che una soluzione si troverà».

Superbonus, FI rilancia: proroga a giugno per i condomini

Un altro dossier è quello del superbonus. Anche qui Forza Italia rilancia. Nonostante infatti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, intervenuto nelle ultime ora al question time alla Camera, abbia chiarito che il Governo «non ha intenzione di procedere alla proroga delle misure relative agli interventi nelle forme finora conosciute», chiudendo così la porta alle ipotesi di una riapertura dei termini per le ristrutturazione avviate con il Superbonus, con un emendamento al dl Asset Fi ha chiesto di prorogare ancora di sei mesi, fino a giugno 2024, il Superbonus al 110% per i condomini se sono stati effettuati lavori per almeno il 30% entro dicembre di questo anno. Nel testo della proposta di modifica si prevede che «la detrazione continui ad operare per le spese sostenute sino al 30 giugno 2024, nella percentuale spettante al 31 dicembre 2023, a condizione che, alla medesima data del 31 dicembre 2023, siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo».

Caro voli

Nel decreto si vieta la fissazione dinamica delle tariffe a opera delle compagnie aeree, in riferimento a rotte nazionali di collegamento con le isole, in determinati periodi di picco di domanda. Questo accade in tre condizioni: se la fissazione dinamica sia applicata a rotte nazionali di collegamento con le isole, se essa inerisca a periodi di picco di domanda dovuto alla stagionalità o al verificarsi di uno stato di emergenza nazionale, se il prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori sia superiore del 200% rispetto alla tariffa media della tratta. La soluzione è finita nel mirino delle compagnie aeree, in particolare di quelle cosiddette “low cost”. In particolare Ryanair ha tagliato le rotte invernali per la Sardegna e ha annunciato una riduzione del 10% dei voli verso la Sicilia.

Giovedì 14 settembre si è svolto un tavolo collettivo presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy con le compagnie, con le regioni, con le associazioni che rappresentano i gestori degli aeroporti, con le autorità di controllo, e con il sistema ferroviario. «È iniziato un confronto importante - ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, al termine dell’incontro -, significativo e costruttivo con tutti gli attori del sistema aereo del Paese, assieme al ministero delle Infrastrutture e trasporti, che servirà eventualmente a migliorare il contenuto del decreto legge in esame in Parlamento sia per quanto riguarda i diritti dei consumatori più deboli sia per quanto riguarda il conferimento alle Autorità competenti di maggiori e più significativi poteri per garantire massima trasparenza e per garantire un mercato davvero più equo».

Taxi

Il decreto interviene sulla disciplina delle licenze per i taxi. Viene consentito ai comuni di rilasciare in via sperimentale licenze aggiuntive a carattere temporaneo per l’esercizio del servizio taxi in favore di chi sia già titolare di licenza. Per i comuni capoluogo di regione, sede di città metropolitana o di aeroporto internazionale, invece, è consentito incrementare il numero delle licenze non più del 20% rispetto alle licenze già rilasciate, per fronteggiare lo strutturale incremento della domanda. Per il rilascio delle nuove licenze è previsto un concorso straordinario. Per ottenere la licenza è, comunque, necessario che la vettura utilizzata sia a basso livello di emissioni. Inoltre, è stabilito che le nuove licenze siano soggette a un contributo, determinato sulla base della ricognizione del valore locale di mercato delle licenze in essere. Per quanti risultino vincitori del concorso per le nuove licenze è, altresì, riconosciuto un incentivo finalizzato all’acquisto di veicoli a basso livello di emissioni. Sul provvedimento parere favorevole è stato espresso anche all’Antitrust che ha ricordato come «da molti anni invochi il superamento nel settore del sistema delle licenze “a numero chiuso”». I sindacati frenano e chiedono di dimezzare le licenze aggiuntive che potranno essere rilasciate dai comuni con concorsi straordinari, dal 20% previsto dal decreto Asset al 10%.

Emendamento FdI, mutui under 36 fino al 2024 ma con stretta reddito

Rinnovare fino al 31 dicembre 2024 le agevolazioni per i mutui prima casa degli under 36 ma abbassando la soglia di reddito a 30mila euro annui, anziché 40mila. È quanto prevede un emendamento FdI a prima firma Gianpietro Maffoni che modifica anche la destinazione del fondo prima casa. La garanzia del Fondo concessa nella misura massima del 50 per cento della quota capitale non andrebbe più «con priorità» ma «esclusivamente» per l’accesso al credito «da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, da parte dei conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, nonché dei giovani che non hanno compiuto trentasei anni di età».

Emendamenti FdI-FI per assunzioni polizia municipale

Due emendamenti identici presentati da Sigismondi (FdI) e Paroli (FI) al decreto asset chiedono di potenziare la dotazione di polizia municipale dei comuni «nella prospettiva del raggiungimento, nei limiti delle risorse disponibili, di un adeguato livello di servizio per la Polizia municipale definito da un rapporto tra operatori nei servizi di Polizia municipale e popolazione residente pari a 1 a 1.000 in ogni comune o sua forma associativa». A tale fine si propone di attribuire ai comuni un contributo di 35mila euro l’anno «per ogni operatore di polizia municipale assunto a tempo indeterminato o determinato dall’ente locale fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 2.000” e un contributo pari a 20mila euro all’anno per ogni operatore di polizia municipale assunto a tempo indeterminato o determinato dall’ente locale “nel caso di rapporto tra operatori e popolazione residente eccedente il valore di 1 a 2.000 e fino al raggiungimento del rapporto di 1 a 1000».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti