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Dai cloni di Harry Potter ai videogiochi in 8 bit. Quanto è creativa l’Ai generativa?

Ecco alcuni dei progetti più sorprendenti e divertenti realizzati con software come Midjourney o Stable Diffusion

di Antonino Caffo

3' di lettura

Un giorno guarderemo indietro e la possibilità di creare un'opera digitale da zero, usando una tavoletta grafica o un pennino, ci sembrerà qualcosa di antico e superato. Lo stesso scatto di una foto, alla vecchia maniera, è stato già superato come apice nell'offrire il miglior contenuto scelto da una giuria, nello specifico quella di una sezione dei Sony World Photography Awards, che ad aprile avevano scelto un'immagine creata dall'intelligenza artificiale come vincitrice della sezione Creative. Nessuno se ne era accorto, fin quando Boris Eldagsen, l'autore, ha rivelato il trucco. Un punto di non ritorno, che pone le basi per una profonda riflessione su quanto dovrebbe valere l'arte generata dall'IA rispetto a quella che nasce, esclusivamente, dalla mente umana. Un problema di second'ordine quando gli algoritmi più famosi del momento vengono usati, magari senza volerlo, per ingannare, per mostrare la realtà come non è, per confondere e creare stupore. Che è un po' l'obiettivo dell'arte stessa, alla vecchia maniera.

A fine marzo, fa il giro dei social “Balenciaga Pope”, una foto di Papa Francesco in uno stilosissimo piumino bianco, in stile Balenciaga appunto. Una foto generata con uno dei software più conosciuti del campo, Midjourney, e postata sul forum di Reddit. Se si guarda da vicino, l’immagine può essere facilmente identificata come una creazione artificiale: l’orecchio del Papa è deformato, gli occhiali si fondono nell’ombra sul suo viso e la mano, che stringe una tazza di caffè, è deformata. Ma nel mondo del fugace, essere ingannati è molto semplice. Persino la statunitense Chrissy Teigen, modella e personaggio televisivo, aveva ammesso di essere stata colta alla sprovvista: «Pensavo che il piumino del Papa fosse reale e non ci ho pensato due volte a condividerlo. Non sopravviverò al futuro di questa tecnologia».

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Qualcosa di simile, per il coinvolgimento di un personaggio famoso, è accaduto a Donald Trump. Qui il “fake” è molto più evidente ma la potenzialità dell'IA, o meglio di chi l'ha manovrata, per cogliere le opportunità della cronaca, sono davvero alte. Sempre a marzo, l’ex presidente degli Stati Uniti aveva scritto su Truth Social che nel giro di qualche giorno sarebbe stato arrestato a Manhattan, esortando i suoi sostenitori a “protestare”. La previsione non ha avuto successo, ma una marea di immagini generate dall’intelligenza artificiale ha soddisfatto la sua profezia, diventando virali come uno scherzo, sebbene erroneamente interpretate da non pochi come foto vere. Anche alla base del falso Trump che fugge dalla polizia c'è Midjourney, che is è dimostrato tra gli strumenti più semplici e creativi per realizzare “meme” di successo.

Passando alla finzione nuda e cruda, ad aprile Midjourney ha permesso a Ben Mornin, musicista e illustratore molto attivo su Instagram, di ritoccare i protagonisti principali della saga di Harry Potter per trasformarli in bebè. Il risultato è esilarante ma, scendendo nel tecnico dei risultati, anche tremendamente realistico. Merito della versione 5 del programma, che secondo alcuni utenti è arrivata a produrre immagini “inquietanti”, nel senso di quasi indistinguibili dalla realtà. E ancora Harry Potter è al centro della rivisitazione eseguita dall'IA nella trasposizione del personaggio della Rowling in varie nazionalità: dal Messico al Brasile, passando per Giappone, India e anche Italia. A diffondere le creazioni è AI Dreams su Instagram.

Le opportunità della generazione digitale tramite IA aprono anche a rivisitazioni nostalgiche nel campo dei videogame. E così è possibile chiedere a Bing Image Creator, la piattaforma costruita su tecnologia Dall-E, di sfornare cosiddetta “digital art” in stile 8-bit, partendo da titoli videoludici odierni. Basta digitare nel campo di ricerca qualcosa come “Halo videogame in 8 bit style” per ottenere quattro file a tema. Lo stesso esperimento si può fare con altri franchise molto conosciuti, da Call of Duty a Fortnite. Strumenti per mettere l'IA al servizio dell'uomo, non per sostituirne la creatività ma per adoperarla in maniera alternativa, quasi illimitata.

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