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Dai depositi bancari all’imposta di registro sulla prima casa, Senato approva Decreto Salva-Infrazioni UE

Il provvedimento mira ad agevolare la chiusura di 8 procedure di infrazione, di 7 casi di pre-infrazione e di un caso di aiuto di Stato, nonché ad adeguare l’ordinamento nazionale a 4 regolamenti e una direttiva

Reddito, procedura d'infrazione Ue contro l'Italia: "Strumento discriminatorio"

3' di lettura

Via libera del Senato con 79 sì, 26 no e 27 astenuti al Dl salva-infrazioni Ue. Il provvedimento, che passa ora alla Camera, mira ad agevolare la chiusura di 8 procedure di infrazione, di 7 casi di pre-infrazione e di un caso di aiuto di Stato, nonché ad adeguare l’ordinamento nazionale a 4 regolamenti e una direttiva.

Le agevolazioni in materia di imposta di registro

Le procedure di infrazione sulle quali si interviene sono relative a diverse materie, dall’agevolazione in materia d’imposta di registro per l’acquisto della cosiddetta prima casa alle misure di tutela nei procedimenti penali e nel procedimento di esecuzione del mandato di arresto europeo; dalla risposta alle censure mosse da parte dalla Commissione sotto il profilo dell'abuso del precariato e della disparità di trattamento del personale scolastico e dei Vigili del Fuoco con contratto a tempo determinato rispetto al personale a tempo indeterminato, alle misure per il miglioramento della qualità dell’aria e della prevenzione dei rischi connessi all’esposizione alle radiazioni ionizzanti.

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Le procedure di pre-infrazione

«Quanto alle procedure di pre-infrazione, - prosegue la nota di palazzo Chigi - si agevola la chiusura dei casi aperti alla Commissione europea in relazione alle disposizioni in materia di: garanzia dei depositi bancari (incrementando significativamente la tutela dei risparmiatori in caso di mancato rimborso dei depositi da parte della banca di riferimento, ndr); cumulo dei periodi di assicurazione maturati presso organizzazioni internazionali; l’eliminazione di disposizioni restrittive della concorrenza in materia di pubblicità nel settore sanitario; rilascio dei passaporti (l’intervento propone il superamento dell’attuale regime, che subordina il rilascio dei documenti validi per l’espatrio in favore di chi sia genitore di figli minorenni all’autorizzazione del giudice tutelare, salvo che vi sia il consenso dell’altro genitore, ndr); verifica dell’efficienza degli investimenti nella rete di distribuzione del gas».

Le modifiche in commissione

Sono diverse le modifiche apportate durante l’esame del provvedimento in commissione Politiche Ue, relatore il presidente, Giulio Terzi (FdI) . Disco verde alle proposte presentate dal Governo. Tra queste, le principali sono l’emendamento sull’Ilva incentrato in particolare sul programma di decarbonizzazione; l’emendamento che introduce negli accordi di ristrutturazione in caso di crisi d'impresa dei limiti quantitativi (almeno il 30% o il 40% a seconda dei casi) di recupero dei crediti da parte dell'amministrazione finanziaria e degli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbligatorie; l’emendamento di modifica alle norme sul recesso anticipato da un contratto di fornitura che consentono la possibilità per il fornitore di chiedere un pagamento in denaro solo se sono presenti entrambe le condizioni di un contratto a tempo determinato e a prezzo fisso.

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L’emendamento del Governo al Dl salva-infrazioni sull’Ilva «agevola la chiusura della procedura di infrazione pendente sullo stabilimento Ilva di Taranto (n. 2013/2177), relativa alla mancata adozione, da parte delle competenti Autorità italiane, delle misure necessarie a ridurre l’impatto ambientale dello stabilimento, in violazione della direttiva 2010/75/Ue relativa alle emissioni industriali (cosiddetta direttiva Ied)». La nota di palazzo Chigi specifica che, «nel dettaglio, l'intervento normativo consente di proseguire nell'attività di modernizzazione e di decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto (a differenza di quanto strumentalmente sostenuto da qualche opposizione) in attuazione del Piano di risanamento ambientale e delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione integrata ambientale. Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri saranno definiti i criteri per attuare progetti di decarbonizzazione, con indicazione dei termini massimi di realizzazione. Inoltre, ulteriori progetti di decarbonizzazione potranno essere presentati dal gestore con oneri a proprio carico esclusivo».

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