Dai Pink Floyd al videogioco Abandoned. Cosa sono gli alternative reality game?
Da circa due mesi gli appassionati di videogiochi sono in subbuglio? Cosa c’è dietro la ricerca spasmodica di significati nascosti nel mondo del gaming?
di Francesco Serino
4' di lettura
Da circa due mesi gli appassionati di videogiochi sono in subbuglio, il motivo? Dietro quel che sembra a tutti gli effetti un horror indipendente per PlayStation 5, pare nascondersi qualcosa di più grande e interessante: forse è il seguito di Silent Hill, uno dei giochi più terrorizzanti di sempre, forse è il nuovo gioco del visionario Hideo Kojima che spesso si diverte a camuffare i suoi progetti in modo che non vengano riconosciuti come tali fino alla fine. O forse, e questo è il dettaglio che ha fatto uscire di testa migliaia di appassionati, entrambe le cose contemporaneamente.
Il caso di Abandoned
L’horror indipendente, scintilla che ha innescato questa sorta di isterismo di massa, si intitolata Abandoned. Il suo creatore, un certo Hasan Kahraman, ha provato ad attirare l’attenzione del pubblico lasciando più volte credere che ci fosse un collegamento con il Silent Hill della giapponese Konami. Il fatto che, forse per pura casualità, le iniziali dello sconosciuto designer siano le stesse del popolarissimo Kojima, proprio lui che in passato ha lavorato davvero a un nuovo capitolo della serie poi dolorosamente cancellato, ha dato il via a una ricerca di indizi che continua ancora oggi, dopo mesi di colpi di scena e altrettante docce gelate. Siamo arrivati al punto che, se lo stesso Hasan Kahraman nega qualsiasi coinvolgimento, come ha fatto a più riprese, il pubblico invece di mettersi il cuore in pace cerca ulteriori conferme proprio in quelle parole di diniego.Questa ricerca spasmodica di significati nascosti, collegamenti impossibili, che si spera portino poi all’annuncio ufficiale del gioco dei sogni, ha però delle basi solide: è già successo in passato.
Cosa sono gli Arg?
È una sorta di marketing virale chiamato ARG, Alternative Reality Games, e affonda le sue radici negli ottanta, per attecchire davvero solo nei primi anni novanta, quando Internet ha permesso a milioni di utenti di collaborare insieme e contemporaneamente. Gli ARG sono giochi composti da indizi sparsi tra media diversi, fino ad estendersi inevitabilmente anche nella vita reale, in un contesto tangibile. Tutto può partire per esempio dal testo nascosto dentro al libretto allegato a un CD musicale, o da un messaggio anonimo su un forum in Rete, e terminare con una grossa rivelazione, dopo mille giorni di indagini, comunicata da un telefono che squilla nel bel mezzo di una città in una determinata ora di un determinato giorno. Per trovarsi nel posto giusto al momento giusto, è necessario aver seguito tutti indizi e collegato tutti i proverbiali puntini.Sembra fantascienza, o la trama di un thriller, ed effettivamente anche Hollywood si è accorta degli ARG dedicandogli l’avvincente The Game, regia firmata da David Fincher e Michael Douglas come protagonista, che merita di essere visto anche solo per il grandissimo finale.
Il caso di The Division Bell dei Pink Floyd
Non tutti gli ARG del resto ne hanno uno: quello organizzato dall’etichetta musicale EMI tra il 1993 e il 1994 per il lancio di The Division Bell dei Pink Floyd, chiamato The Publius Enigma, è infatti rimasto irrisolto. Quello dei Pink Floyd, del quale i membri sembrano esserne del tutto all’oscuro, parte da un post pubblicato sul newsgroup ufficiale della band, prosegue all’interno del cofanetto promozionale dell’album, ha a che vedere con un dirigibile fatto volare sopra alcune città americane e termina bruscamente durante la live del 18 luglio 1994, con il colossale impianto luci del palco che brevemente si illumina per mostrare le parole ENIGMA PUBLIUS.
E quello di I Love Bees
Uno dei migliori esempi di Alternative Reality Games proviene dal mondo dei videogiochi, ed è l’ARG denominato I Love Bees, creato nel 2004 dagli specialisti 42 Entertainment per spianare la strada al debutto di Halo 2, il gioco più importante di Microsoft e del suo Xbox. I Love Bees fu un successo incredibile, con gli utenti coinvolti che potevano ricevere messaggi telefonici, email, ed essere esortati a viaggiare per trovare nuove tracce in modo da portare avanti l’investigazione. Al centro della trama di I Love Bees, una misteriosa intelligenza artificiale che prova a contattare gli utenti attraverso diversi messaggi nascosti, i primi nascosti in un barattolo di miele spedito a un veterano di ARG e alla fine del primo trailer cinematografico del gioco che sembrava essere stato hackerato o danneggiato.
E adesso Abandoned
Tornando ad Abandoned, non sappiamo ancora se anche dietro a questo gioco si nasconda qualcosa di simile a un ARG, ma certamente tutte le notizie che circondano il suo annuncio presentano stranezze di diversa entità. Molte ricordano da vicino quanto fatto da Hideo Kojima con Metal Gear Solid V e la versione demo di Silent Hills, entrambi costruiti per sembrare in prima battuta prodotti indipendenti, a basso budget e sviluppati da compagnie sconosciute. Niente però giustifica l’isteria che si è venuta a creare attorno a questo prodotto, strattonata poi da una miriade di false piste create volutamente da altri utenti che oltre che a confondere, hanno dimostrato che in un’epoca di fake news anche per gli ARG non c’è più posto. Ed è un peccato, perché trasformare gli appassionati in intelligenza collettiva è stato, fin quando è durato, un esperimento interessante, utile e a dir poco esaltante.
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