Tamponi, le proposte a 48 ore dall’obbligo di green pass sul posto di lavoro
Il ministro del Lavoro Orlando ha chiuso ai tamponi gratuiti ma ha aperto alla possibilità di calmierare il prezzo
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A 48 ore dall’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass sul luogo di lavoro arrivano nuove proposte in materia di tamponi. Da Grillo e Salvini che propongono tamponi gratis, registrando il no di Forza Italia e del ministro del Lavoro Andrea Orlando, alle Regioni che avanzano la soluzione del tampone “fai da te”, che a sua volta registra il no degli scienziati.
Asse Salvini-Grillo sui tamponi gratuiti, stop di Orlando
Orlando ha chiuso ai tamponi gratuiti per i lavoratori in vista della data del 15 ottobre. «Se ci sono delle risorse da mettere in campo per il lavoro in questo momento andrebbero utilizzate soprattutto per gestire gli effetti che ancora la pandemia produce» ha detto a margine dell’iniziativa dell’Inas Cisl. Il ministro ha aperto però alla possibilità di calmierare il prezzo: «Se c’è da far scendere il prezzo dei tamponi va fatto in modo uniforme per tutto il mondo del lavoro», ha chiarito. Orlando ha risposto indirettamente alla proposta del leader della Lega Matteo Salvini, che ha chiesto di estendere l’utilizzo del tampone rapido salivare e gratuito a carico dello Stato, non del lavoratore o dell’impresa. Una mossa che secondo il leghista «aiuterà milioni di Italiani». Sulla stessa linea il fondatore di M5s Beppe Grillo. «I lavoratori senza vaccino - ha scritto sul suo blog - potrebbero essere 3-3,5 milioni, su 23 milioni di lavoratori, il 13%-15% circa. Se lo stato decidesse, come auspicabile, di pagare i tamponi per entrare in azienda, per questi lavoratori, servirebbe circa 1 miliardo di euro fino a dicembre 2021». Grillo ha poi proposto uno scambio di dati tra Sogei che detiene i dati sul Green pass e Inps per individuare i lavoratori no green pass e fare in modo che «il costo del tampone sia solo anticipato dall’azienda ma pagato a conguaglio da Inps, come succede per la cig ordinaria sui versamenti dei contributi aziendali».
Regioni propongono tamponi fai da te, no della scienza
E se Salvini e Grillo premono per tamponi gratuiti, le Regioni chiedono di utilizzare non solo i tamponi rapidi o molecolari, ma di ricorrere anche a quelli in autosomministrazione, ovvero ai test “fai da te”. Una posizione che nasce dal timore che il 15 ottobre, quando il green pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori, si possa registrare una crescita della domanda di tamponi da parte dei milioni di italiani non ancora vaccinati. Una domanda che sarà però difficilmente sostenibile da parte del sistema e per questo le Regioni propongono di utilizzare, appunto, anche i più immediati test fai da te. La proposta vede però contrari gli scienziati, che sottolineano la ridotta affidabilità di questi esami e considerano “rischiosa” pure l’idea di estendere la validità di tutti i tamponi a 72 ore.
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